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martedì 22 ottobre 2013

TRINITAPOLI : Aumenta la tassa sui rifiuti anche nel 2013. Maggioranza rinchiusa nel fortino

La settimana scorsa c’è stato l’aggiornamento del consiglio comunale di martedì scorso. Due punti in discussione: il regolamento della Tares e il piano economico finanziario che individua il costo complessivo di gestione del servizio rifiuti.

Documenti arrivati in ritardo cosmico all'attenzione del consiglio comunale, però in perfetto orario per l’amministrazione comunale. Molti miglioramenti sono stati apportati dalla minoranza al Regolamento, sia in sede di commissione sia in aula ieri sera: dall'introduzione del sistema della compensazione per chi ha diritto al rimborso, al pagamento di multe e sanzioni per le occupazioni abusive per quanto riguarda la tariffa giornaliera, all'introduzione di sostanziali modifiche che rendessero più semplice il lavoro degli uffici e più chiaro ed efficace il quadro per il contribuente soprattutto per esenzioni, riduzioni e variazioni in merito o all'abitazione o al nucleo familiare.

Capitolo su cui si è aperta una ampia discussione è stato quello delle agevolazioni soprattutto per alcune categorie più deboli: anziani, nuclei familiari con portatori di handicap, redditi bassi. La giunta non è stata in grado di prevedere una apposita copertura in bilancio comportando così che le misure previste all’interno del regolamento saranno certe solo con l’approvazione del bilancio di previsione 2013 che permetterà poi la pubblicazione di un bando per l’assegnazione delle risorse e lo sgravio sulla bolletta dei rifiuti.

Bocciati due nostri emendamenti per agevolare chi acquista pannolini ecologici e le attività commerciali che si disfano di slot machine e macchinette d’azzardo.

A sbloccare la situazione è stata la mia dichiarazione diretta ad accelerare l’iter di approvazione del bilancio derogando ai tempi previsti per il deposito degli atti. Non c’è tempo da perdere anche se la scadenza è prorogata al 30 novembre: è necessario intervenire con tempestività. Pensavamo che potesse avvenire nel giro di pochi giorni, invece, non arriveremo a prima del 5 novembre, per approvare un bilancio, più che preventivo, consuntivo e, quindi, molto più che ingessato: scontato.

I gruppi di minoranza si sono astenuti sul voto al regolamento, approvato a maggioranza.

Acceso il dibattito sul piano economico finanziario della Tares che vede aumentare i costi rispetto allo scorso anno e l’ulteriore aumento delle tariffe che si vedrà non appena arriverà il conguaglio. Ma quando arriverà il conguaglio? Non si sa. Per non parlare del fatto che un principio sacrosanto non viene nemmeno preso in considerazione: premiare e incentivare chi fa la raccolta differenziata e nessuno tra gli amministratori capace di rispondere ad una domanda semplice, perchè i costi aumentano invece di diminuire e il servizio non migliora?
Già non aveva molto senso portare in consiglio comunale solo il piano dei costi senza la determinazione delle tariffe consequenziale, figuriamoci adesso che il punto…non è stato approvato. Perchè? Arrivati a tarda ora, con la presidenza che permetteva all’assessore Tedesco di pontificare sui risultati raggiunti (ormai li vede solo lui) e di bacchettare l’operato del passato (caso conclamato di sdoppiamento della personalità quasi lui fosse estraneo mentre è assessore in maniera continuativa da quasi 13 anni), i gruppi di minoranza uniti hanno chiesto la verifica del numero legale.

La maggioranza non aveva più la maggioranza. Erano solo in 8. Nel fortino sono rimasti in pochi e devono ringraziare la consigliera Filannino che, restando in aula per la discussione del regolamento, ha permesso che si potesse andare avanti. Il punto sul piano economico della Tares, su cui ha responsabilità solo l’amministrazione di Feo, non poteva essere votato con i numeri determinanti dell’opposizione.
Il consiglio è stato sospeso alle 00.30 per mezz’ora e, al secondo appello, la maggioranza non aveva ancora i numeri. Fine del consiglio comunale dopo otto ore di discussione e rinvio ad una prossima convocazione. Intanto il tempo passa e la situazione del comune affonda sempre più.
Ho lanciato un appello: qui bisogna applicare il principio della riduzione del danno. Però servono due cose: la consapevolezza dei propri limiti e l’interesse generale da salvaguardare prima che i guasti diventino irreparabili.

Donato Piccinino Consigliere comunale PD
Fonte : http://donatopiccinino.wordpress.com

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