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martedì 16 settembre 2014

SPINAZZOLA : “Vendola apre discariche per tamponare emergenze anche in barba a Corte Ue”

“La discarica di Grottelline è un delitto per il territorio, poiché sorgerebbe in una zona ad alto interesse paesaggistico, archeologico e naturalistico, ed è comunque contraria alla sentenza della Corte Ue che ha già dichiarato l’Italia inadempiente per il numero di discariche inquinanti e non bonificate”. Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Marmo.
“La futura discarica andrebbe a nascere in una vecchia cava, le cui attività estrattive sono avvenute sopra una falda acquifera. Se la discarica dovesse sorgere su questo sito, il percolato rischierebbe di finire nella suddetta falda ed inquinerebbe invasi, oltretutto non presenti nella nostra Regione. Si assisterebbe, inoltre, ad una vera e propria cementificazione della zona: infatti, oltre alla realizzazione della discarica, dovrebbero nascere un biostabilizzatore e un deposito dei rifiuti nei pressi del sito neolitico e della  chiesa rupestre.
Vendola, per affrontare l’emergenza rifiuti, causata dalla chiusura di Conversano, Giovinazzo ed ora Trani, spinge per l’apertura della discarica di Grottelline per tamponare l’emergenza soprattutto barese. In buona sostanza, la Giunta Regionale affronta l’emergenza rifiuti con la realizzazione di nuove discariche oppure con il conferimento fino allo stremo in siti già operativi come quello di Brindisi. Tradotto, i pugliesi pagano per una programmazione inesistente. Vista la perenne situazione emergenziale in cui versa la Puglia, sarebbe più che lecito e opportuno mettere in discussione la scelta della discarica di Grottelline, tuttora oggetto di indagini della Direzione Investigativa Antimafia.
A questo va aggiunto che alcune autorizzazioni sono scadute e prontamente prorogate dagli enti preposti, viaggiando così in evidente stato di precarietà. Il Comune di Spinazzola, inoltre, dopo il Comune di Poggiorsini, ha presentato ricorso al TAR, ancora pendente, e pertanto anche sul piano della giustizia amministrativa regna l’incertezza. In questa Regione, ormai nel caos più totale anche sul fronte dei rifiuti, si continuano a moltiplicare le discariche in barba anche alla sentenza della Corte Europea che aveva dichiarato l’Italia inadempiente proprio per il crescente numero di discariche non bonificate. A questo punto invito Vendola a presentare un dossier in Procura sulla scia di quanto da lui minacciato per il resort di Nardò. Sono certo che - conclude - visto anche il cartellino rosso dell’Ue, avrà poco da raccontare”.

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