Presidente,
Le
siamo grati per il riscontro alla nostra lettera aperta contenente l’”invito”
rivoltoLe affinché scendesse in campo in prima persona candidandosi alla guida
della città di Andria, che tutti amiamo. Quando i componenti del Consiglio
Direttivo dell’Associazione che mi onoro di presiedere, moltissimi dei quali
giovani e giovanissimi, hanno sottoposto all’attenzione pubblica l’idea di un
Suo “coinvolgimento” lo hanno fatto pensando, inconsapevolmente, guarda caso,
proprio ad alcuni contenuti della Sua nota di riscontro, che abbiamo tutti
molto apprezzato.
Loro
per primi, infatti, hanno paragonato il successo del gruppo Megamark ottenuto,
proprio come Lei afferma, grazie al positivo protagonismo di tutti i
dipendenti, meritevoli quanto Lei, che hanno sancito il successo dell’azienda,
all’azione politica che deve raggiungere l’obiettivo primario del Bene Comune
riconoscendo tale sforzo in primis ai propri Cittadini. Questo significa
“coinvolgimento” e questo, in politica, è un obiettivo ancora non raggiunto,
almeno nella realtà locale. Per questo avevamo pensato a Lei.
Avevamo
pensato a Lei anche quando abbiamo ritenuto che Andria avesse bisogno di una
guida caparbia ed energica per alimentare l’orgoglio cittadino proprio come Lei
ha fatto con la Sua realtà imprenditoriale tanto apprezzata.
Lei
afferma di essere “troppo innamorato del Suo lavoro e dell’idea di creare
sviluppo e occupazione”. Ebbene è proprio questo che soprattutto i giovani
della nostra Associazione vedevano nella Sua eventuale discesa in campo, che
siamo certi sarebbe stata vincente. Paragonare la gioia dell’apertura di un
nuovo punto vendita per assumere nuove persone significa, in politica, aprire
nuovi orizzonti quindi nuove opportunità e nuova e buona occupazione nel solco
delle pari opportunità garantite a tutti i cittadini, indiscriminatamente,
premiando, oggettivamente, i migliori.
Le
riunioni quotidiane, cui Lei si riferisce nella Sua nota, Cav. Pomarico, sono
quegli incontri che, in politica, ormai fanno parte di stagioni dimenticate ma
dei quali i cittadini ne sentono estremo bisogno perché il confronto diretto
con i propri amministratori è diventata cosa assai rara e ristretta alle stanze
chiuse dei palazzi impenetrabili.
“Trovare
nuovi percorsi volti a soddisfare i nostri clienti, a migliorare i nostri
supermercati o a rispondere alle istanze del territorio”: questo che Lei ha
scritto, Cavaliere, e in politica, significa l’essenza dell’impegno al servizio
di una Comunità per dare le risposte, certe, che i Cittadini attendono.
Lei,
Cavalier Pomarico, ha augurato alla città di Andria il miglior sindaco
possibile auspicando che sia “una persona giovane, piena di energia, innamorata
della città e degna del prestigioso ruolo che andrà a ricoprire. Espressione
del mondo politico o della società civile”. Sono d’accordo con Lei, Cavaliere
e, proprio come Lei, sono certo che la nostra amata città e soprattutto noi
Cittadini sapremo far tesoro di questi Suoi “suggerimenti da buon padre di
famiglia” e, nelle prossime elezioni, dare fiducia a chi dimostri di amare
questa città e soprattutto abbia costruito, nel tempo, percorsi virtuosi
guardando ai legittimi interessi di tutti, al di la delle appartenenze, e che
soprattutto rappresenti una novità, un’estrema novità per il rinnovamento che
Andria merita per trasformare lo sviluppo in progresso e il favoritismo in
merito.
Per
raggiungere tutti questi obiettivi, insieme, avevamo pensato a Lei quale
miglior candidato sindaco ma preso atto della Sua decisione di rinunciarvi,
facciamo comunque tesoro dei Suoi preziosi auspici.
Cordialissimi
saluti.
Il
Presidente pro-tempore
Savino Montaruli
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