Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

venerdì 23 gennaio 2015

ANDRIA : Un’Amministrazione che non tutela il personale

Resoconto redatto dalla 2^ Commissione Consiliare permanente della  “Struttura”

circa la condizione in cui trovasi il personale comunale e sulle politiche attive del lavoro in atto al Comune di Andria


Il Presidente della Commissione, Francesco Cannone, con i consiglieri comunali Pasquale Colasuonno, Luigi Del Giudice ed Agostino Troia hanno incontrato ripetutamente i componenti  della Rappresentanza Sindacale Unitaria del Comune di Andria.

           Una situazione analizzata a 360 gradi, dove sono emersi più punti oscuri, molte zone d’ombra e purtroppo poche situazioni chiare.
L’apporto fornito dai rappresentanti sindacali alla 2^ C.C.P. è stato decisivo e fondamentale ed a loro va il ringraziamento dell’intera commissione. Sono intervenuti per relazionare, dopo regolare invito i Sigg.ri Giuseppe Cagnetti, Presidente della RSU, con i rappresentanti Francesco Porro, Pasquale Pagano, Marco Pastore, Matteo Cassetta, Fabio Attimonelli, Riccardo D'Ettole ed Antonio Falcetta.

            Il Presidente della 2? CCP, rag. Francesco Cannone, sul punto ritiene sintetizzare quando emerso dall’articolato e fruttuoso dibattito svolto rilevando «ob torto collo, come il dialogo tra amministrazione e rappresentanze sindacali , specie in quest’ultimo anno,  si è oltremodo inasprito tanto da diventare contrappositivo e non anche propositivo e, comunque, in contrapposizione alla ricerca del dialogo per  l’acclaramento delle numerose pendenze contrattuali».
            «Quello che desta maggiormente preoccupazione- prosegue Cannone- è la presa d’atto che, ad oggi, il personale del Comune di Andria non ha ancora ricevuto alcun compenso per i c.d. “progetti obiettivi” relativi all’anno 2013 e nulla ancora si parla sul fondo di produttività 2014».

            Ed infine, «in un contesto temporale di disoccupazione giovanile ormai alle stelle, si deve  prende atto amaramente  che l’Amministrazione comunale, che pur vanta successi ma solo visionari, non è riuscita ad avviare alcuna procedura concorsuale  depauperando del 50% l’ormai  anemico organico comunale».

Circa la definizione della performance per l'erogazione del restante 60% dei compensi accessori per il personale comunale, il Presidente delle RSU Cagnetti ha informato la Commissione che, dopo tante difficoltà, finalmente solo nell'ultimo incontro di delegazione trattante con la pubblica amministrazione si è giunti alla definizione di tale vicenda, che si trascinava ormai lungamente da lunghi mesi.
Ma altra questione che attende di essere risolta è quella relativa ai Piani di rientro dei fondi di incentivazione della produttività per tutti i Comuni. Cagnetti ha voluto sottolineare che, ai sensi delle ultime novità legislative, è intendimento della Parte Pubblica accertarsi che la costituzione di Fondi di Produttività collettivi pregressi siano stati costituiti regolarmente.  
Pertanto il Comune di Andria ha dato avvio al Piano di rientro così come stabilito dal D.l.16/2014 e, in via precauzionale,  una somma pari a circa 60mila euro, rinveniente da economie del 2012,  è stata riportata nel fondo del 2013.
La Parte Pubblica ha motivato ai rappresentanti sindacali che, qualora a seguito di verifiche, vengano riscontrate irregolarità, potrà dare avvio al Piano di Rientro e ad  una relazione in tal senso si avrà entro maggio 2015.
Ma la RSU ha espresso categoricamente il proprio disaccordo nella speranza che a livello nazionale la questione venga diversamente definita.
La Rappresentanza sindacale del Comune di Andria, in varie occasioni ha evidenziato la scarsa considerazione che la Parte Pubblica ha avuto ed ha nei confronti dei dipendenti, che, attraverso le RSU, lamentano quotidianamente i propri disagi. Tali mancanze hanno portato, nel giro di un paio di anni, ritardi notevoli nella erogazione di spettanze ai dipendenti.
Purtroppo nel Comune di Andria, si sono riscontrate mancanze da parte degli organi preposti al completamento dell'iter, in particolare l'Organismo Indipendente di Valutazione (che dovrebbe valutare l’operato dei Dirigenti) che non ha inteso accelerare i tempi. Questo Organismo, nato nel 2011, non ha minimamente preso in considerazione la ventina di osservazioni che la RSU ha sottoposto alla sua attenzione.
In merito al Piano della performance, ad esempio, sono state evidenziate alcune lacune soprattutto sull'interpretazione dell'attribuzione di incarichi di responsabilità. Il Dirigente del Settore Personale ha ritenuto di quantificare le assenze in massimo di 66 giorni per i dipendenti amministrativi e 72 per la P.M.,  senza considerare i giorni di congedo ordinario ed altri istituti garantiti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
Il consigliere Colasuonno ha ritenuto che la P.A., sorda alle richieste delle RSU, con l'erogazione ai dipendenti di quanto dovuto da circa due anni, abbia concesso un contentino lasciando invariata tutta la problematica evidenziata dalle RSU. Quindi ha chiesto come le RSU abbiano risposto alla deliberazione di Giunta che ha affidato ad una agenzia interinale l'assunzione di personale a tempo determinato e quali i criteri adottati per l'assegnazione di dipendenti e non dipendenti all'ufficio del Giudice di Pace.

Il Presidente Cagnetti ha risposto evidenziando che appresa la notizia la RSU ha immediatamente sollevato le proprie perplessità sulla procedura adottata che invece avrebbe dovuto passare attraverso il regolamento di mobilità interna. Tale passaggio non è avvenuto e le RSU lo hanno fatto rilevare con una nota esplicita.

Attimonelli, della UIL ha sottolineato come, in varie occasioni, il Comune ha omesso di cercare tra i propri dipendenti il personale cui assegnare incarichi particolari provvedendo diversamente. Il problema di fondo è, secondo Attimonelli, la mancanza di una buona e corretta relazione sindacale perché alle ripetute richieste di confronto da parte delle RSU, non si sono avute risposte. Sono tante le situazioni anomale segnalate dai dipendenti tra cui anche progetti realizzati e, non si sa come, mai ufficialmente autorizzati e, ad oggi, non ancora retribuiti.

Porro della CISL ha spiegato che i progetti obiettivi sono strettamente legati agli obiettivi del Piano Economico Gestionale del Comune. Poiché oggi viene pagata la produttività 2013, a seguire saranno evasi anche i progetti obiettivi, per la parte che compete ai Settori che hanno formalizzato nel PEG, nella performance, gli obiettivi strategici.

Attimonelli ha altresì lamentato i ritardi con cui vengono evasi tali compensi.

Cagnetti ha fatto emergere come le relazioni sindacali, in quest’ultimo anno, sono peggiorate al Comune di Andria. La RSU ha sempre dimostrato di essere partecipativa, di contribuire al miglioramento delle condizioni lavorative, benché non sempre concordi con la P.A. . A tal proposito, proprio in una recente assemblea sindacale, che ha visto grande partecipazione, sono state individuate soluzioni, compresa la diffida alla parte pubblica, ma risposte non se ne sono ancora avute.

Il consigliere Colasuonno ha rilevato se non fosse il caso di ricorrere legalmente su tali atteggiamenti.

Secondo i rappresentanti sindacali si ha l’impressione che le RSU siano viste come un impiccio.  Pagano, della CGIL ha aggiunto che, specialmente quest’ultimo anno, i lavoratori siano stati particolarmente colpiti. Basti pensare all’ultima novità circa il piano di rientro a partire dal 1995 ad oggi su premialità, a detta del Governo, indebitamente percepite. Tante le proposte che sono pervenute dalle RSU in quest’ultimo anno, ma tutte ignorate.

Pastore della USB ha tenuto ad aggiungere che l’assurdo è che il calcolo del fondo accantonato in via precauzionale, di circa 60mila euro, venga fatto in danno dei lavoratori, perché in sostanza vengono tolte  risorse ai dipendenti ed incrementato il Bilancio stesso. Se tali fondi sono stati erogati erroneamente, qualcuno ne è responsabile.

Ad esempio, Cagnetti precisa che l’Organo che avrebbe dovuto valutare, l’O.I.V., è stato già retribuito prima dei dipendenti. Una autentica anomalia.

Attimonelli ha posto all’attenzione della CCP un’altra problematica circa la formazione del personale, ferma non si sa a quanti anni fa. La macchina amministrativa procede con efficienza grazie al personale che lavora con grande professionalità nonostante le dicerie sul dipendente comunale fannullone. Tutto quanto la P.A. produce è opera dei dipendenti che, dietro le quinte, lavorano, si formano da soli, senza ricevere gratificazioni. Attualmente i dipendenti si sono ridotti a circa 400, un organico ormai risicato del 50% della dotazione organica. Il personale va invece formato e va considerato.

Porro, proprio in merito al personale, ritiene che ben venga un maggior dialogo tra le RSU e la parte politica, al fine di porre l’attenzione su alcune vicende. Basti considerare che il Comune di Andria, che conta più di 100mila abitanti, viene portato avanti egregiamente e con grande competenza da circa 300 dipendenti che si formano da soli e sui quali non si discute mai. Il consigliere Colasuonno, ha evidenziato che, paradossalmente solamente un collasso del sistema porterebbe finalmente l’attenzione sul problema.

Cagnetti, in conclusione ha ritenuto che, dopo questi ultimi anni di duro lavoro delle RSU, l’attuale regolamento sulla performance non sia adeguato alla nostra realtà ma vada modellato alla situazione locale. Il Comune di Andria è sotto organico ma il livello medio-alto dei dipendenti consente la prosecuzione senza intoppi della macchina amministrativa.

           Pertanto, sia i Consiglieri della 2^ Commissione Consiliare Permenente che i Rappresentnati sindaclai dei dipendenti comunali, ritengono sia avvenuto il momento di una positiva inversione di tendenza e che finalmente venga rivisto il modello organizzativo e, in base alla condizione economica, avviate nuove assunzioni dall’esterno e progressioni verticali tra il personale dipendente.

           Ci auguriamo che quest’ultimo breve segmento di vita amministrativa, venga utilizzato quanto meno per la sistemazione dei tasselli mancanti in favore del personale che aspetta da anni di vedere soddisfare le più che legittime aspettative di vita lavorativa


Resoconto trasmesso dal Presidente

della 2^ Commissione consiliare permanente

della “Struttura”


Cannone Rag. Francesco

Nessun commento:

Posta un commento