Ulteriori dettagli sul programma della “Festa della Madonna della Fonte e delle Primizie”, nei giorni
di sabato 11 e domenica 12 aprile a Canosa di Puglia(BT), organizzata dalla
Cattedrale di San Sabino e dall’Associazione “Imprenditori d’Arte e Cultura”, con
la collaborazione del Comitato Feste Patronali, dell’Associazione Madonna della
Fonte e della Pro Loco e patrocinata dal
Comune di Canosa. Una ricorrenza pregna di significati, cristianamente molto sentita dai canosini
perché “in Lei hanno sempre riposto le speranze di un ricco raccolto agricolo”.
Nella Basilica Cattedrale di S. Sabino di Canosa di Puglia(BT) è custodita una
antichissima icona mariana, che secondo la tradizione è stata portata da
Costantinopoli a Canosa da S. Sabino, Patrono della città. In merito, la XX Edizione del
calendario “Il Campanile” al mese di
aprile 2015 riporta: “La seconda Domenica di Pasqua, la Comunità Ecclesiale
di Canosa celebra la memoria della Madonna della Fonte Primizia dell’Umanità.
Maria è primizia, il primo frutto dell’umanità nuova che rinasce dalla Pasqua. L’icona
Bizantina della Madonna(XII sec.) diventa oggetto di grande venerazione a
partire dalla fine del 1500. Il Prevosto
Tortora ci consegna delle note importanti, infatti scrive: « I canosini (La) salutano con
venerazione come quelli che ricorrono a lei nelle loro difficoltà,
eccezionalmente da Dio, per intercessione di Maria invocata e venerata in
quella Icona così antica, ottengono grazie…Per
questo i canosini celebrano ogni anno, nel mese di aprile, una festa
solenne a spese della cittadinanza ed elevano pubbliche preghiere recando in
processione l’immagine della SS. Vergine chiamata della Fonte»”.
Lo
storico canosino Gerardo Angelo
Chiancone(1908-1989) descrisse la festa: «Otto giorni dopo, domenica in
Albis, processione della Madonna della Fonte, quasi un annunzio, un inno, un
invito alla primavera. Trofei ricchi di verde di fiori, dei primi frutti dei
campi, baccelli di fave e di piselli, rametti con piccole mandorle verdi,
tenerissime, gustose nell’acerbo sapore del mallo e del seme bianco,
gelatinoso, lunghi nastri multicolori raccolti da una coccarda. La processione
si snoda, seguita dalla banda e dai fedeli, per le solite strade in una gloria
di sole primaverile, tra le strade del centro di Canosa ».
Sotto
sublimi auspici rinasce la “Festa della
Madonna della Fonte e delle Primizie”, attraverso un programma articolato che
quest’anno propone all’inaugurazione, prevista alle
ore 18,00 di sabato 11 aprile, il
convegno intitolato “Origini dell’Uva di
Troia” e l’esposizione di opere
pittoriche a tema realizzate dall’artista
salentina Arianna Greco: «Il vino è da
sempre una gioia per il palato… ma non solo. Ho cercato di rendere “immortale”
questa bevanda plasmandola a mio modo, attraverso i miei pennelli e così il
vino è diventato per me colore, gioia per gli occhi e non più solo per il
palato». In
contemporanea saranno aperti e visitabili gli
stand espositivi enogastronomici con l’animazione a cura di vari gruppi
folcloristici.
Grande
attesa per il “1° Concorso dei Madonnari” che si svolgerà nel centro cittadino
nella giornata di domenica 12 aprile
alle ore 10,00. Seguirà alle ore 10,30 la benedizione degli agricoltori e dei
mezzi agricoli, con la celebrazione della Santa Messa, alle ore 11,00 nella
Basilica Cattedrale di San Sabino e al termine alle ore 12,00 circa l’icona
della Madonna della Fonte sarà portata in processione. Alle ore 18,00 sarà inaugurato il concorso “Vini e Oli tra produttori
agricoli” accompagnato da inedite performance di sculture vegetali. Alle
ore 20,00 ci saranno le premiazioni dei vincitori dei due concorsi: “1° Concorso dei Madonnari” e “Vini e Oli tra produttori agricoli” seguite
dalla “Sagra delle strascinate di grano arso” che accontenterà i
palati più sopraffini. A partire dalle ore 21,00, la Festa della
“Madonna della Fonte e delle Primizie” sarà allietata dall’esibizione in
piazza Vittorio Veneto del famoso gruppo folk “I Cantori di Carpino”,
con danzatori della Tarantella del Gargano ed il gruppo di ballo Progetto Aria
Sonora di Sannicandro Garganico. I Cantori di Carpino, premiati come “Testimoni della Cultura Popolare”
sono i massimi rappresentanti della musicalità dell’area del Gargano, maestri
nell’arte del canto “alla carpinese”, “alla montanara” e “alla rodiana”, suonando
una tarantella struggente e appassionata, arricchita dai suoni unici di tamburelli, castagnole e
chitarra battente. Grazie alla loro memoria e alla
forte energia che trasmettono nelle esibizioni non si sono perse quelle
tradizioni che hanno reso Carpino uno dei templi della musica tradizionale
italiana e la capitale della tarantella del Gargano. Il prossimo week
end dedicato a “Maria SS della
Fonte, Primizia della Nuova Umanità”, si presenta con una festa solenne
cittadina che sarà caratterizzata da riti religiosi e da
incontri culturali e conviviali, in un
mix di fede, tradizione, arte, musica, folclore, puntando particolarmente alla
promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli ed enogastronomici tipici e
di qualità del territorio.
Bartolo
Carbone
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