Le
notizie allarmanti che continuano a giungere in queste ore, dopo la chiusura
della discarica di Andria in contrada San Nicola La Guardia, continuano a
suscitare enorme preoccupazione tra i cittadini di Andria ma non solo. Le
condizioni in cui versa l’ambiente nel territorio della Provincia di Barletta
Andria Trani, dopo i disastri ambientali le cui conseguenze, anche e
soprattutto sulla salute umana, sono ancora tutte da accertare, come nel caso
della vicina Trani, richiede una mobilitazione collettiva non solo in termini
di indignazione ma anche di azione reale finalizzata a comprendere quali siano
le condizioni in cui versa l’ambiente che ci circonda e dal quale attingiamo
anche i prodotti di cui ci nutriamo ogni giorno. Se fossero riscontrate, come
crediamo possibile, le rilevazioni effettuate dall’ARPA secondo la quale
Agenzia sarebbero rilasciati pericolosi contaminanti attraverso il percolato,
con una concentrazione di ferro in quantità preoccupanti, allora la situazione
non è grave ma gravissima e il mondo associazionistico non intende restare
fermo, a guardare. Una condizione di emergenza che non può vedere indifferente
il territorio in tutte le sue parti, a cominciare dal mondo dei professionisti,
quello medico scientifico e sociale, più in generale. Uno stato di emergenza
che deve immediatamente dar vita ad un confronto istituzionale visto che la
Regione Puglia ha imposto la chiusura dell’impianto di Andria con la
conseguenza che, nonostante i proclami, i fiumi di denaro pubblico per campagne
di sensibilizzazione ambientale inutili, dispendiose e finanche strumentali, la
Provincia BAT è rimasta ormai priva di discariche per i Rifiuti Solidi Urbani.
Se dalla raccolta differenziata non è ancora pervenuto un seppur minimo segnale
di vantaggio per i cittadini, almeno dal punto di vista degli sgravi economici
prospettati e promessi, allora si rischia seriamente di vedere vanificati tutti
questi enormi sforzi compiuti dagli utenti. Come componenti della 4^ Consulta
Ambiente del comune di Andria sollecitiamo il confronto pubblico e, nel
contempo, chiediamo che la stessa Consulta vada a costituirsi parte Civile e
Lesa in caso di accertamento di gravi responsabilità per l’inquinamento e
contaminazione della falda con conseguenze sulle colture.
Comitato Quartiere
Europa
Componente 4^
Consulta Ambientale della città di Andria
Il Coordinatore:
Savino Montaruli
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