Le auto ibride (a trazione elettrica/benzina) e le auto totalmente elettriche siano esentate dal pagamento delle strisce blu. E’ la proposta avanzata nei giorni scorsi dalla Provincia di Barletta – Andria – Trani in un tavolo tecnico che ha riunito il Presidente della Provincia Francesco Spina, il Vicepresidente con delega alle Politiche Ambientali Luigi Antonucci, il Dirigente del Settore Ambiente Vito Bruno e gli Assessori all’Ambiente dei Comuni della Provincia.
L’iniziativa si sposa in perfetta sintonia con il Piano Energetico Provinciale, adottato dal Consiglio provinciale nell’ottobre del 2013 ed oggi all’attenzione della Regione Puglia, e con il Protocollo d’Intesa stipulato tra Provincia e Comuni sulla mobilità elettrica, in un’ottica di efficienza dei consumi energetici e di utilizzo di fonti rinnovabili.
«Abbiamo posto all’attenzione degli Assessori all’Ambiente dei dieci Comuni della Provincia un progetto particolarmente interessante e coerente con le linee programmatiche della nostra Amministrazione in ambito ambientale – ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta – Andria – Trani Francesco Spina -. L’uso di automobili ibride o elettriche comporta notevoli vantaggi per l’ambiente e la salute pubblica, in ragione della contrazione delle emissioni di Co2 e della riduzione delle sorgenti emissive. Pertanto abbiamo proposto alle dieci Amministrazioni comunali di valutare l’ipotesi di esentare i conducenti di questi mezzi dal pagamento del grattino per la sosta sulle strisce blu».
«Molte delle problematiche ambientali che affliggono le nostre città sono legate al traffico veicolare: per questo riteniamo questa idea molto valida ed efficace nell’ambito delle iniziative a sostegno delle buone pratiche – ha aggiunto il Vicepresidente della Provincia con delega alle Politiche Ambientali Luigi Antonucci -. Abbiamo portato questo progetto all’attenzione delle Amministrazioni comunali, fiduciosi di poterlo rendere concreto sul nostro territorio. Nel frattempo, d’intesa con la struttura tecnica ed il Dirigente del Settore Ambiente della Provincia Vito Bruno, stiamo completando tutte le verifiche di carattere giuridico ed amministrativo che definiscano un Protocollo d’Intesa con il coinvolgimento dell’Aci (Automobili Club Italia) e delle aziende automobilistiche interessate».
L’iniziativa si sposa in perfetta sintonia con il Piano Energetico Provinciale, adottato dal Consiglio provinciale nell’ottobre del 2013 ed oggi all’attenzione della Regione Puglia, e con il Protocollo d’Intesa stipulato tra Provincia e Comuni sulla mobilità elettrica, in un’ottica di efficienza dei consumi energetici e di utilizzo di fonti rinnovabili.
«Abbiamo posto all’attenzione degli Assessori all’Ambiente dei dieci Comuni della Provincia un progetto particolarmente interessante e coerente con le linee programmatiche della nostra Amministrazione in ambito ambientale – ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta – Andria – Trani Francesco Spina -. L’uso di automobili ibride o elettriche comporta notevoli vantaggi per l’ambiente e la salute pubblica, in ragione della contrazione delle emissioni di Co2 e della riduzione delle sorgenti emissive. Pertanto abbiamo proposto alle dieci Amministrazioni comunali di valutare l’ipotesi di esentare i conducenti di questi mezzi dal pagamento del grattino per la sosta sulle strisce blu».
«Molte delle problematiche ambientali che affliggono le nostre città sono legate al traffico veicolare: per questo riteniamo questa idea molto valida ed efficace nell’ambito delle iniziative a sostegno delle buone pratiche – ha aggiunto il Vicepresidente della Provincia con delega alle Politiche Ambientali Luigi Antonucci -. Abbiamo portato questo progetto all’attenzione delle Amministrazioni comunali, fiduciosi di poterlo rendere concreto sul nostro territorio. Nel frattempo, d’intesa con la struttura tecnica ed il Dirigente del Settore Ambiente della Provincia Vito Bruno, stiamo completando tutte le verifiche di carattere giuridico ed amministrativo che definiscano un Protocollo d’Intesa con il coinvolgimento dell’Aci (Automobili Club Italia) e delle aziende automobilistiche interessate».
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