Il giorno dell’election day, già di per sé
turbato da una serie di interventi e di sospetti su presunti voti di scambio, è
stato anche turbato da notizie che parlano di bombe, fuoco e fiamme in alcuni
comuni della Provincia di Barletta Andria Trani. Il gravissimo episodio di
Canosa di Puglia, dove la paura è tornata a scuotere la città nel cuore della
notte alle 2,20 circa, quando un boato ha causato enormi danni ad un discount
gestito da un tranese, con gli investigatori che seguono la pista
dell’avvertimento attraverso un gesto dimostrativo la cui matrice sarebbe
ancora ignota, indagando tra episodio di racket estorsivo oppure atto
intimidatorio, si intreccia con altri due episodi altrettanto gravi, sia per
l’accresciuto allarme sociale che per i danni provocati ai titolari delle
imprese che si ritrovano, da un giorno all’altro, senza un lavoro e con tanti
danni cui far fronte cioè l’incendio di due giostrine nella stessa notte, una a
Trani e l’altra ad Andria.
A Trani, verso le ore 5 del mattino, il fuoco
e le fiamme hanno “divorato” un’attrazione ludica distruggendola. La giostrina
per bambini era allocata all'interno della Villa Comunale e le cause sono,
anche in questo caso, al vaglio degli inquirenti, senza alcuna esclusione,
mentre ad ad Andria, verso le ore 2,30 della stessa notte, un’altra giostrina
per bambini, allocata sempre a ridosso della villa comunale, è stata
completamente distrutta, divorata dalle fiamme.
Gli eventuali collegamenti tra i due casi
delle “giostrine” sono elemento di approfondimento investigativo quindi nelle
prossime ore sicuramente elementi di valutazione saranno più chiari.
A proposito dei tre episodi è stato il Presidente
di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, accorso sul luogo dell’incendio al fianco
del Titolare dell’attrazione, ad intervenire dicendo: “sono certo che al
termine della massacrante campagna elettorale che li sta portando a raccogliere
voti per i propri amici politici in carica, anche i miei colleghi delle altre
Associazioni si Categoria si faranno sentire come sicuramente faranno, se
eletti, anche tutte quelle centinaia di aspiranti al governo delle città i
quali, almeno sino ad ora, sugli episodi pare non abbiano ancora espresso
nessun segnale di solidarietà verso i danneggiati. A parte la necessità di
stemperare gli animi, sono molto preoccupato per la recrudescenza di episodi
che, quando le cose sembrerebbero essere sotto controllo e tranquille, si ripresentano
in modo dirompente e, come accaduto anche nel recente passato, preoccupante.
Proprio per questa capacità di covare sotto la cenere, essi vanno sempre
attentamente analizzati e affrontati con forme preventive significative. Sono
sicuro che queste analisi siano tutte al vaglio degli inquirenti e degli
investigatori quindi la massima fiducia nella Magistratura ma quello che mi
preme sottolineare è il clima di fortissima tensione sociale che si è creato in
questo territorio, apparentemente tranquillo ma sempre pronto a dare segnali di
insofferenza appena ne ha l’occasione. I tre episodi di queste ore, a
cominciare da quello gravissimo di Canosa di Puglia, allarmano particolarmente
le Categorie Produttive quindi i commercianti e le Imprese che si vedono
costantemente sotto pressione e sotto attacco. Al di la dell’enorme danno
subito dagli esercenti di Canosa, di Trani e di Andria per i tre episodi che
hanno completamente distrutto le loro attrazioni, come nel caso delle
giostrine, e a parte la nostra scontata solidarietà, voglio ribadire l’urgenza
di una task force che non sia solo di natura emergenziale ma strutturata.
Ancora i comuni, i Sindaci e le Associazioni non hanno maturato la coscienza
del sentirsi fortemente coinvolti in questi episodi gravissimi e basti vedere
quante poche costituzioni di Parti Civili ci siano per comprendere il senso
delle mie affermazioni. Le Istituzioni quindi, si facciano più presenti e anche
più vicine, non solo con le pacche sulle spalle e con i discorsi di circostanza
di fronte alle camere, ma non lasciando soli gli Imprenditori vittime dei danni
causati da questi episodi, che siano dolosi o accidentali ma che sempre enormi
danni procurano. Crediamo che l’attenzione debba restare alta, altissima e che
nessuno venga lasciato in solitudine sui territori a fronteggiare un ambiente
sempre più pericoloso ed intollerante. Una condizione di estrema difficoltà che
sta rendendo sempre più profondo il solco tra la cruda realtà delle Aziende
fortemente indebitate e quella patinata e falsa che emerge dagli spot
quotidiani dove in vendita c’è anche il futuro delle persone.” – ha concluso il
leader sindacale andriese.
Area Soci
UNIMPRESA
BAT
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