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mercoledì 10 giugno 2015

TRANI : Fumi dalla cava abbandonata

Legambiente: «Si proceda subito con la messa in sicurezza e l’analisi del rischio del sito. In Puglia le 2.579 cave dismesse rischiano di diventare luoghi privilegiati per lo smaltimento illecito di rifiuti. Serve un piano di recupero ambientale e una maggiore attenzione rispetto al moltiplicarsi dei casi di incendi di rifiuti»


«Occorre procedere subito con la messa in sicurezza e con la successiva caratterizzazione e bonifica del sito. Il caso di Trani conferma come la nostra regione sia martoriata dalle discariche illegaliDalle piccole discariche di eternit, laterizi e pneumatici fuori uso alle grandi superfici in cui è stata seppellita e accatastata l’immondizia per decenni. In questi ultimi mesi sono stati parecchi i tombamenti di rifiuti scoperti dalle Forze dell’Ordine. Purtroppo le 2.579 cave dismesse e/o abbandonate nella nostra regione rischiano di diventare luoghi privilegiati per lo smaltimento illecito di rifiuti. Invitiamo il nuovo governatore a puntare su un piano di recupero ambientale e chiediamo, nel frattempo, che si intensifichino i controlli, visto il moltiplicarsi di casi di rifiuti smaltiti illecitamente e incendiati» dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia.

«Fortunatamente, unico caso in Italia, a mettere i sigilli a queste bombe ecologiche e a monitorare costantemente la situazione - continua Tarantini - è un gruppo interforze costituito dai carabinieri del Noe, dal Corpo Forestale dello Stato e dalla Guardia di Finanza, che sta facendo rete nella lotta all’illegalità ambientale e che si avvale anche delle competenze scientifiche di Cnr e Arpa Puglia. Questo grazie al protocollo d’intesa che la Regione Puglia ha prorogato per il nono anno consecutivo. Dal 2007 ad oggi sono state ben 3.154 le aree sequestrate dall’interforza per smaltimenti illegali di ogni genere. Una risposta corale, dunque, per fronteggiare una aggressione ambientale particolarmente incisiva nella nostra regione».

Intanto il prossimo 30 giugno Legambiente presenterà la 22^ edizione del Rapporto Ecomafia.




Ufficio stampa Legambiente Puglia

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