“Come volevasi
dimostrare, ci risiamo. La strategia dei soli annunci oggi – ha dichiarato il
Consigliere Regionale Francesco Ventola - ci restituisce il problema come un
boomerang: gli agricoltori si ritrovano con le cartelle esattoriali che
impongono il pagamento richiesto dal Consorzio di Bonifica”.
E’ questo ciò che
sta succedendo in questi giorni a seguito del pagamento chiesto agli
agricoltori dal Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia con riferimento al
fatidico contributo 630, quello relativo ai “presunti” interventi di bonifica
nel comprensorio agrario di riferimento.
“Ce ne occupammo lo
scorso anno non appena insediati in Consiglio regionale – ha ribadito Francesco
ventola -. Come gruppo consiliare “Oltre
con Fitto” proponemmo un apposito ordine del giorno che il governatore
Emiliano, a parole, condivise assumendo l’impegno che nel giro di due mesi
avrebbe affrontato e risolto la questione Consorzi e quindi anche quella degli
avvisi di pagamento del beffardo tributo 630. Si tratta di un tributo con il
quale si chiede ai proprietari dei terreni agricoli e beni immobili di pagare
per servizi non resi che proprio perché non effettuati sono anche causa di
danni alle coltivazioni. Per questo gli agricoltori parlano della beffa che si
aggiunge al danno. Si pensi alla
inondazione dei campi per la mancata manutenzione dei canali di deflusso delle
acque, per fare solo uno dei tantissimi esempi possibili, con la rovina di
terrenti, coltivazioni, impianti e produzioni.
Passati gli
annunci, i problemi restano con la beffa , per gli agricoltori destinatari
delle cartelle, di dover adempiere ad un obbligo mentre Emiliano conferma ogni
giorno di più l’inconsistenza politico-amministrativa.
I pugliesi non sono
i sudditi da portare in prima linea nella battaglia tutta personale ed interna
al PD, alla sua leadership ed alle lotte di potere dei singoli. I pugliesi
hanno bisogno di coerenza tra gli impegni assunti e le decisioni concrete.
Ora i nostri agricoltori sono costretti a pagare le
cartelle esattoriali ma li invitiamo contestualmente a fare ricorso alle
Commissioni tributarie. Sia politicamente, sia fornendo la nostra assistenza,
confermiamo il nostro impegno al loro fianco. Il credito chiesto da Emiliano al
suo insediamento, per capire i problemi e poter proporre soluzioni, è
ampiamente scaduto anche perché molto, troppo, si è giocato sulla buona fede e
sul senso di responsabilità altrui.
Gli agricoltori
devono fare i conti con le condizioni reali delle proprie aziende agricole,
piccolissime o meno piccole che siano. Non si può affermare impunemente che
loro rappresentano un pezzo importantissimo della nostra identità sociale e
produttiva se poi si continua a mantenere in piedi carrozzoni come il Consorzio
di Bonifica Terre d’Apulia reiterando il balzello del rinnovo della gestione
commissariale e la conferma di tributi come il 630 avendo ampiamente discusso
sulla sua ingiusta, iniqua ed insostenibile applicazione. Non si può illudere
la gente.
Dallo scorso mede
di luglio sono passati 6 mesi, serviti solo a trasformare gli “avvisi di
pagamento” in “cartelle esattoriali”. Questi sono i problemi concreti – ha
quindi riferito conclusivamente il Consigliere ventola - che come
rappresentanti dell’interesse pubblico non siamo disposti a tollerare mentre il
Presidente Emiliano riempie le prime pagine con conflitti di attribuzioni
di competenze frutto più di scontri
personali tra due galletti dello stesso pollaio, il PD”.
L’Ufficio stampa
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