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venerdì 8 luglio 2016

ANDRIA : AUMENTI IMU - TARI E TASI 2015. LA SENTENZA DEL TAR E’ ORMAI GIA’ SCRITTA.

IL TRIBUNALE DELLA BASILICATA SI E’ ESPRESSO PER GLI IDENTICI CASI A MATERA E FRANCAVILLA ED HA CONDANNATO I COMUNI CHE HANNO DELIBERATO IN RITARDO LE TARIFFE (PROPRIO COME HANNO DELIBERATO IN GRAVE RITARDO AD ANDRIA).

L’esito del ricorso presentato dal Ministero “contro” gli aumenti tariffari per IMU -TARI e TASI 2015 anche nel comune di Andria sembra essere già stato scritto ed erano in tanti a non avere dubbi sull’esito di tale provvedimento. Se è vero che è appena giunta notizia che il Tar ha annullato la Tasi 2015 di Matera perché la delibera venne approvata oltre il termine massimo (esattamente come accaduto ad Andria) è anche vero che per la stessa motivazione lo stesso Tar ha condannato il comune di Francavilla per la Tari. Per entrambi gli enti lucani dunque il Tar di Basilicata, accogliendo il ricorso fatto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha annullato le deliberazioni dei consigli comunali che hanno determinato le tariffe dei servizi relativi alla Tasi (i servizi indivisi) per il comune di Matera e la Tari (i rifiuti urbani) per il Comune di Francavilla. Le due sentenze emesse ieri giovedì 7 luglio 2016 dal Collegio presieduto da Giuseppe Caruso e composto da Pasquale Mastrantuono e Benedetto Nappi, seguono un analogo sviluppo dei fatti e concludono in modo analogo. In entrambi i casi la delibera di approvazione delle tariffe erano state adottate oltre il termine di approvazione del bilancio di previsione. Il Ministero aveva invitato i comuni ad annullare i provvedimenti in autotutela ma in entrambi i casi le amministrazioni non hanno ottemperato e il Ministero ha presentato ricorso al Tar (proprio come accaduto ad ANDRIA). Il comune di Matera si è costituito in giudizio e lo ha fatto eccependo sia l’inammissibilità del ricorso (sostenendo “la limitazione dell'impugnabilità da parte del MEF ai soli regolamenti comunali in materia di entrate, con esclusione dei provvedimenti applicativi di quei regolamenti“) sia l’infondatezza.
Ma i giudici hanno stabilito che: “l’impugnata deliberazione di approvazione delle aliquote Tasi è stata adottata soltanto in data 28 agosto 2015 (AD ANDRIA AVVENUTA ADDIRITTURA IL 31 AGOSTO 2015) quindi ben oltre lo spirare del termine del 30 luglio 2015 fissato dal decreto del Ministero dell’interno e neppure sussistono dubbi circa la natura perentoria del termine stesso stanti le conseguenze sanzionatorie derivanti dalla relativa inosservanza e consistenti nella proroga ope legis delle tariffe ed aliquote valevoli per gli esercizi precedenti nonché nella mancanza di effetti per l’anno in corso di eventuali deliberazioni tardive.
Stesso discorso anche per il Comune di Francavilla che aveva approvato la delibera il 3 agosto 2015.
Ora quindi la patata bollente passa al Tribunale che si sta occupando del “caso Andria” ed anche in questo caso l’esito sembrerebbe scontato anche se da Palazzo San Francesco hanno sempre minimizzato la questione trincerandosi dietro motivazioni che, evidentemente, ieri il Tar Basilicata ha demolito. Per i Cittadini quindi si tratta di buone prospettive di veder consolidato il risparmio ottenuto pagando nel 2015 secondo le vecchie aliquote, come consigliato da moltissimi consulenti, mentre per le casse comunali e per il bilancio della città la prospettiva di reperire le relative poste in bilancio o qualcosa di molto peggio.

Area Comunicazione Sociale

Associazione “Io Ci Sono!”

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