IL
TRIBUNALE DELLA BASILICATA SI E’ ESPRESSO PER GLI IDENTICI CASI A
MATERA E FRANCAVILLA ED HA CONDANNATO I COMUNI CHE HANNO DELIBERATO
IN RITARDO LE TARIFFE (PROPRIO COME HANNO DELIBERATO IN GRAVE RITARDO
AD ANDRIA).
L’esito
del ricorso presentato dal Ministero “contro” gli aumenti
tariffari per IMU -TARI e TASI 2015 anche nel comune di Andria sembra
essere già stato scritto ed erano in tanti a non avere dubbi
sull’esito di tale provvedimento. Se è vero che è appena giunta
notizia che il Tar ha annullato la Tasi 2015 di Matera perché la
delibera venne approvata oltre il termine massimo (esattamente come
accaduto ad Andria) è anche vero che per la stessa motivazione lo
stesso Tar ha condannato il comune di Francavilla per la Tari. Per
entrambi gli enti lucani dunque il Tar di Basilicata, accogliendo il
ricorso fatto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha
annullato le deliberazioni dei consigli comunali che hanno
determinato le tariffe dei servizi relativi alla Tasi (i servizi
indivisi) per il comune di Matera e la Tari (i rifiuti urbani) per il
Comune di Francavilla. Le due sentenze emesse ieri giovedì 7 luglio
2016 dal Collegio presieduto da Giuseppe Caruso e composto da
Pasquale Mastrantuono e Benedetto Nappi, seguono un analogo sviluppo
dei fatti e concludono in modo analogo. In entrambi i casi la
delibera di approvazione delle tariffe erano state adottate oltre il
termine di approvazione del bilancio di previsione. Il Ministero
aveva invitato i comuni ad annullare i provvedimenti in autotutela ma
in entrambi i casi le amministrazioni non hanno ottemperato e il
Ministero ha presentato ricorso al Tar (proprio come accaduto ad
ANDRIA). Il comune di Matera si è costituito in giudizio e lo ha
fatto eccependo sia l’inammissibilità del ricorso (sostenendo “la
limitazione dell'impugnabilità da parte del MEF ai soli regolamenti
comunali in materia di entrate, con esclusione dei provvedimenti
applicativi di quei regolamenti“) sia l’infondatezza.
Ma
i giudici hanno stabilito che: “l’impugnata deliberazione di
approvazione delle aliquote Tasi è stata adottata soltanto in data
28 agosto 2015 (AD ANDRIA AVVENUTA ADDIRITTURA IL 31 AGOSTO 2015)
quindi ben oltre lo spirare del termine del 30 luglio 2015 fissato
dal decreto del Ministero dell’interno e neppure sussistono dubbi
circa la natura perentoria del termine stesso stanti le conseguenze
sanzionatorie derivanti dalla relativa inosservanza e consistenti
nella proroga ope legis delle tariffe ed aliquote valevoli per gli
esercizi precedenti nonché nella mancanza di effetti per l’anno in
corso di eventuali deliberazioni tardive.
Stesso
discorso anche per il Comune di Francavilla che aveva approvato la
delibera il 3 agosto 2015.
Ora
quindi la patata bollente passa al Tribunale che si sta occupando del
“caso Andria” ed anche in questo caso l’esito sembrerebbe
scontato anche se da Palazzo San Francesco hanno sempre minimizzato
la questione trincerandosi dietro motivazioni che, evidentemente,
ieri il Tar Basilicata ha demolito. Per i Cittadini quindi si tratta
di buone prospettive di veder consolidato il risparmio ottenuto
pagando nel 2015 secondo le vecchie aliquote, come consigliato da
moltissimi consulenti, mentre per le casse comunali e per il
bilancio della città la prospettiva di reperire le relative poste in
bilancio o qualcosa di molto peggio.
Area Comunicazione Sociale
Associazione “Io Ci Sono!”
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