Da
anni ripetiamo che nella città di Andria la tassa rifiuti è troppo
esosa. Dall’entrata in vigore della nuova legge che ha imposto il
calcolo della tassa in base ai metri quadrati degli immobili
risultano penalizzati coloro che godono di grandi superfici ma non
producono rifiuti.
Perché
questa discriminazione tra chi produce molti rifiuti pur avendo
piccole superfici e gli altri che invece di rifiuti ne producono
pochi?
Ci
vorrebbe un metodo che desse la possibilità di quantificare in modo
preciso i rifiuti che ognuno produce in modo che ogni nucleo
familiare paghi secondo le quantità prodotte e conferite e non solo
perché vive in un’abitazione di molti metri quadrati ma realizzata
secondo principi di decenni fa secondo cui quelle superfici dovevano
anche servire per svolgere le proprie attività che oggi sono tutte
ormai dismesse, come ce ne sono tantissime proprio ad Andria.
Nello
specifico ogni giorno viene ribadito che moltissime imprese chiudono
a causa dell’eccessiva tassazione tra la quale anche la tassa
rifiuti.
Anche
il parametro del reddito deve essere considerato perché oggi si
penalizza chi ha redditi bassi in quanto lo Stato eroga pensioni
basse ma gli Enti locali non tengono conto che detraggono per la
tassazione altissime percentuali di tale reddito.
E’
mai possibile che una famiglia che vive di reddito di pensione di
poco più di seimilacinquecento euro l’anno debba pagare per la
sola tassa rifiuti oltre milletrecento euro l’anno?
Che
proporzione è questa?
Se
poi mettiamo che fino allo scorso anno si pagava anche l’Imu
qualcuno ci dica come si possa campare in questo modo.
Lo
Stato ci aiuta il Comune mi uccide.
Il Presidente
Libera Associazione Civica Andriese
Santovito Vincenzo
Nessun commento:
Posta un commento