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martedì 15 novembre 2016

BARLETTA : Il 18 Novembre, cerimonia di investitura di nuovi cavalieri del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Si comunica che il giorno 18 novembre 2016 alle ore 18,00 presso la Basilica Cattedrale di Santa Maria Maggiore si terrà una solenne cerimonia di investitura di nuovi cavalieri della delegazione delle Puglie del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Alla cerimonia presieduta da S.E.R. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani - Barletta - Bisceglie e Nazareth parteciperanno le autorità civili e militari.
La manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Comune di Barletta e della Provincia BAT.
Si allega l'invito alla cerimonia e alcune notizie storiche sull'Ordine.
Si prega di voler dare diffusione e risalto alla notizia.
Confidando nella collaborazione e nell'accoglimento della richiesta, ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Avv. Gaetano Lacerenza

STORIA DEL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO DI SAN GIORGIO

Secondo la tradizione, le origini della Sacra Milizia Costantiniana risalirebbero a Costantino il Grande, al quale sarebbe apparsa la Croce luminosa di Nostro Signore con la leggenda In Hoc Signo vinces, durante la vittoriosa battaglia contro Massenzio avvenuta a Ponte Milvio, nei pressi cdell’Urbe, il 28 ottobre 312, Il suo nucleo primitivo, quindi, sarebbe stato formato da cinquanta Comites scelti per la Guardia personale dell’Imperatore, ai quali era affidato il Labaro Imperiale sopra cui risplendeva la Croce ed il Monogramma di Cristo. Possono essere considerate le primitive regole scritte per l’Ordine quelle del Vescovo San Basilio, approvate nel 456 da Papa San Leone Magno con la lettera inviata all’Imperatore Marciano. I Cavalieri Costantiniani si sono distinti in più occasioni, prendendo le armi in difesa della Fede, come nel 615, sotto l’Imperatore d’Oriente Eraclio, battendosi contro gli eretici in Persia, e nel 1099, partecipando alla prima Crociata su ordine del Gran Maestro l?imperatore d’Oriente Alessio III Angelo Flavio Comneno. L’Ordine rimase legato ai Comneno anche dopo la perdita del trono nel 1453, a causa dell’invasione musulmana e la caduta di Bisanzio. Il 10 ottobre 1576, sotto il pontificato di Gregorio XIII, la Congregazione del Concilio dichiarò “Vera Religione” l’Ordine Costantiniano; tale qualità venne poi riconosciuta da Papa Sisto V con Breve del 1585. Il 24 gennaio 1628 Don Giovanni Andrea I Angelo Flavio Comneno, essendo in età avanzata, infermo e privo di discendenza, cedette l’Ordine a Francesco I Farnese, Duca di Parma. La cessione ebbe l’approvazione di Papa Innocenzo XII, con Breve del 24 ottobre 1699. L’impulso dato dal Duca all’Ordine portò anche alla costituzione di un “Reggimento Costantiniano” che partecipò alle operazioni militari intraprese dall’Imperatore Carlo VI, dalla Repubblica di Venezia, dal Gran Duca di Toscana, dall’Ordine di Malta e dal Papa per opporsi all’avanzata del Sultano Amet in Dalmazia e nel Levante. Le benemerenze acquisite dall’Ordine in campo militare assicurarono al Duca Francesco I la riconoscenza di Clemente XI, con la Bolla Militantis Ecclesiae del 27 maggio 1718. Il 26 febbraio 1727, il Duca Francesco I Farnese morì , senza discendenza ed il Gran Magistero dell’Ordine passò a suo fratello Antonio, morto anch’egli senza discendenza. Elisabetta Farnese, nipote del Duca Francesco I ed ultima di sua famiglia, sposò il Re di Spagna Filippo V. Con Bolla del 12 maggio 1738, Papa Clemente XII approvò il passaggio del Gran Magistero a Don Carlo di Borbone Infante di Spagna, figlio primogenito di Elisabetta Farnese. Nel 1734 l’Infante di Spagna Don Carlo di Borbone divenne Re di Napoli e, conseguentemente, la sede dell’Ordine fu trasferita a Napoli. Appartennero all’Ordine imperatori e re insigni come Federico Barbarossa, Riccardo Cuor di Leone, Carlo V, Filippo II di Francia, Casimiro di Polonia, Alfonso IX di Castiglia, Guglielmo II di Sicilia. Attualmente, secondo tradizione, sono molti i Cardinali e gli esponenti della aristocrazia italiana ed europea che hanno l’onore di vestire le insegne della Sacra Milizia. L’Ordine Costantiniano è potuto sopravvivere alla fine del Regno delle Due Sicilie in quanto, come previsto dalla legge internazionale, un Ordine dinastico cavalleresco non è assegnato ad un territorio nazionale né alla presidenza di uno Stato sovrano, ma è attribuito alla persona del Capo di una dinastia reale.

Oggi, il Gran Maestro è S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Calabria, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie; il Gran Priore è Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Dario Castrillon Hoyos. La sede della Gran Cancelleria è a Madrid. L’Ordine ha avuto il pubblico riconoscimento del Ministero della Giustizia, del Ministero degli Esteri e del Consiglio di Stato del Regno di Spagna. Secondo gli antichi Statuti, le finalità del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio sono “…la Glorificazione della Croce, la Propaganda della Fede e la difesa della Santa Romana Chiesa, alla quale è strettamente legata per speciali benemerenze acquisite in Oriente combattendo gli infedeli e per molteplici prove di riconoscenza e di benevolenza avute dai Sommi Pontefici. E’ così non solamente precipuo dovere dei Cavalieri di vivere da perfetti Cristiani, ma sarà proprio di essi associarsi a tutte quelle manifestazioni che concorrono all’incremento dei principi religiosi nelle masse e cooperare con tutti i mezzi perché si ridesti nella pratica la vita cristiana. L’Ordine…si propone anche di dare il suo maggior contributo di azione e attività alle due grandi opere eminentemente sociali dell’Assistenza Ospedaliera e della Beneficenza.” . L’Ordine, nel corso della sua plurisecolare e gloriosa Storia, ha sempre saputo trovare una sua particolare funzione di servizio alla Santa Chiesa Cattolica. Se nei secoli dell’avanzata dei Turchi nei Balcani i Cavalieri Costantiniani hanno saputo sacrificare la propria vita in difesa della Santa Fede e della Cristianità, oggi, all’alba del Terzo Millennio dell’Era Cristiana, i Cavalieri e le Dame della Sacra Milizia continuano, in piena comunione con la Chiesa, a combattere la loro “Buona Battaglia”, realizzando il carisma dell’Ordine in un generoso impegno di evangelizzazione che promuova la difesa dell’autentica Fede Cattolica, dell’identità Cristiana dell’Europa ed il servizio ai bisognosi, vivendo i valori della Cavalleria Cristiana.

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