In
merito alle problematiche legate alle concessioni per il commercio su
area pubblica, di cui alla Direttiva Bolkenstein, si sta assistendo
alla divulgazione di una mole
di notizie ed informazioni, a volte esatte, spesso fuorvianti ed
addirittura false, che stanno confondendo sempre più gli operatori
ambulanti e gli addetti ai lavori.
A
nome dell’ANVA
Confesercenti provinciale B.A.T.
s’intende, con questo comunicato, contribuire a chiarire alcuni
aspetti preponderanti delle molteplici problematiche derivanti
dall’applicazione della Direttiva e delle conseguenti norme Statali
e Regionali succedutesi sinora, anche alla
luce ed in seguito alla pubblicazione del cosiddetto “Decreto
Milleproroghe” e del relativo parere espresso dalla Conferenza
delle Regioni del 19 gennaio u.s.
Innanzitutto
bisogna precisare che la Direttiva Bolkenstein è una Direttiva
Europea e come tale gli Stati membri della Ue sono obbligati ad
applicarla. Coinvolge
il commercio ambulante di tutti i Paesi europei ed in particolare
l’Italia, ma anche la Spagna, dove è previsto un regime di licenze
e/o autorizzazioni, e quindi di concessioni pubbliche, per
l’esercizio dell’attività.
Su
tale Direttiva le Associazioni di Categoria Confesercenti e
Confcommercio, sin dal lontano 2011 (a proposito, dov’erano i
partiti ed i movimenti di protesta nati, solo
oggi, per
sollecitare il Governo ad adottare provvedimenti per escludere gli
ambulanti dalla Direttiva Bolkenstein?), in
decine di incontri, audizioni Parlamentari e con richieste formali,
hanno provato ad indurre i vari rappresentanti di Governo ad ottenere
l’esclusione della categoria degli ambulanti dalle normative
inerenti la succitata Direttiva.
È
stato solo davanti ad un
muro di dinieghi a tali richieste
che, strategicamente, si è allora lavorato per raggiungere
quantomeno lo scopo di garantire
la titolarità del proprio posteggio a tutti gli operatori ambulanti
interessati.
Risultato
raggiunto nell’ “
Intesa Stato – Regioni del 2012
” nella quale e stato stabilito, attraverso un meccanismo
complesso, di assegnare le nuove concessioni a chi ha acquisito
maggiore esperienza lavorativa sul posteggio; ossia, partecipando al
bando comunale ove si esercita l’attività, si riassegnerà, in
ossequio alla citata “Intesa”, la concessione
alla occupazione del posteggio occupato per ulteriori 12 anni.
Quindi non si
fa perdere il posto di lavoro agli ambulanti
in quanto i
contenuti della stessa rappresentano, al contrario, una certezza per
le Imprese ambulanti.
Tale
meccanismo, nel nostro territorio provinciale è stato spiegato
ampiamente, in incontri appositamente organizzati da Concommercio e
Confesercenti territoriali nei mesi scorsi, sia dai Dirigenti
dell’ufficio competente della Regione Puglia (cui va il nostro
ringraziamento, in particolare alla Dott.ssa Lisi) che dai
rappresentanti di settore delle succitate Confederazioni, anche
attraverso incontri pubblici svolti a Barletta, Andria e Trani.
Orbene,
il D.L.
30/12/2016, n. 244 meglio noto come “Milleproroghe”,
a differenza di quanto strumentalmente ed entusiasticamente affermato
dai precitati rappresentanti di partiti e movimenti nati nell’ultima
ora, relativamente alla concessione della proroga al 2018 dei bandi
per il rinnovo delle concessioni, non può essere assolutamente
inteso come il primo passo per l’abolizione della Bolkenstein,
anzi, paradossalmente, la proroga avrebbe potuto portare ad
accelerarne l’ applicazione nel caso l’Europa dovesse bocciare il
rinvio.
Così
come già avvenuto per le concessioni balneari, ci sarebbe stata
addirittura la possibilità che, dall’Europa, potesse essere
richiesto di procedere immediatamente alla messa in gara di tutte le
concessioni, compreso quelle dei posteggi degli ambulanti.
In
tal senso è intervenuto, in
soccorso ed a favore degli operatori ambulanti,
il parere espresso dalla “Conferenza
delle Regioni il 19 gennaio u.s”. che
ha inequivocabilmente
chiarito che il percorso intrapreso è nella sua dirittura d’arrivo
per cui, ferma
restando l’Intesa del 5 luglio 2012 della Conferenza Unificata, la
proroga al 31 dicembre 2018 è stata concessa a quei Comuni che, alla
data di entrata in vigore del Decreto Milleproroghe, non
avevano/hanno ancora provveduto all’approvazione dei Bandi; nelle
more degli adempimenti da compiersi da parte dei Comuni meno
virtuosi, vengono comunque salvaguardati i diritti degli operatori
ambulanti uscenti, comunque acquisiti secondo la precitata “Intesa
del 2012”.
Con
essa si è voluto quindi dare priorità alla professionalità e alla
continuità aziendale degli operatori ambulanti e delle loro famiglie
che vanno valorizzate sia per il loro significato economico, sia
soprattutto per il servizio diffuso ai consumatori, garantito da
sempre nelle piazze delle nostre città e sull’intero territorio
regionale.
Per
questo motivo Confesercenti e la cugina Confcommercio hanno sostenuto
le Regioni che hanno dato ai Comuni indicazione di non interrompere i
bandi già predisposti e la Regione Puglia per il buon lavoro svolto,
avendo dato indicazioni veritiere,chiare e precise ai Comuni
pugliesi, molti dei quali, i più virtuosi, hanno messo già in atto
le procedure indicate dalla stessa Regione.
Detto
ciò, si sottolinea ancora una volta che, per Confesercenti BAT, il
commercio ambulante merita una forte attenzione, soprattutto in
questa fase delicata di transizione verso la nuova normativa, perché
è un settore economico di notevole rilevanza e rappresenta una fetta
importante delle vendite del settore commerciale delle piccole
imprese.
Non
si capisce, conseguentemente il perché della nascita di tante
polemiche, fortemente pretestuose, che hanno contribuito, ed ancora
contribuiscono, unicamente a dividere, anziché unire una categoria
già fortemente in crisi.
Purtroppo,
nel marasma e nella più totale confusione creatasi a seguito delle
succitate strumentalizzazioni, Confesercenti
può affermare orgogliosamente di aver detto sempre, sin dal 2011, la
verità (unica) su quanto stava succedendo a livello Istituzionale
sulla Direttiva Bolkenstein,
senza giri di
parole e senza prendere in giro la buona fede degli ambulanti che pur
venivano a sollecitare interventi impossibili ascoltati in giro da
chi aveva interesse a confondere loro le idee.
Per
tale motivo, ANVA Confesercenti BAT, con l’auspicio che si sia agli
atti finali di una estenuante querelle, chiede alla Regione Puglia,
ed alle Amministrazioni Comunali della Provincia BAT che ancora non
hanno provveduto alla emanazione dei Bandi, la massima collaborazione
per la gestione del passaggio alla nuova regolamentazione
esprimendosi con direttive chiare e precise sulle procedure da
seguire per l’emanazione dei Bandi, al fine di consentire ai
commercianti di salvaguardare i propri diritti. È necessario evitare
di trasferire sugli stessi le interpretazioni, i tempi ed i modi
procedurali da seguire che potrebbero danneggiarli ulteriormente
nella presentazione delle istanze relative ai Bandi.
Il Direttore
Confesercenti Prov.le BAT
dott. R. M. Landriscina
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