Domenica 12 marzo
presso il Teatro Curci per la 33.ma Stagione
dell'Associazione
Cultura e Musica "G. Curci"
Gli uomini
viaggiano lontano per ammirare l'altezza delle montagne, delle enormi
onde, del mare, del corso così lungo dei fiumi, dell'immensità
dell'oceano, dei movimenti delle stelle; e passano accanto a se
stessi senza meravigliarsi.
(S.Agostino)
(S.Agostino)
In esclusiva
regionale , per l'Associazione Cultura e Musica "G. Curci"
di Barletta, nell'ambito della 33.ma Stagione Concertistica,
domenica, 12 marzo con porta alle ore 18,00 e inizio alle ore 18,30,
appuntamento attesissimo con la pù famosa orchestra multietnica ,
l'Orchestra di Piazza Vittorio, che racconta
un
ideale viaggio di 80 minuti,
intorno al mondo, attraverso gli uomini, gli artisti e le loro
musiche. L’Orchestra
di Piazza Vittorio,
con Il Giro del Mondo in 80 minuti, direzione artistica e musicale di
Mario Tronco. Produzione artistica e arrangiamenti Mario Tronco, Pino
Pecorelli, Leandro Piccioni. Drammaturgia: Mario Tronco, Giulia
Steigerwalt, Daniele Spanò, vuole riconfermare , dopo il grandioso
successo riscosso negli ultimi anni con Il Flauto Magico secondo
L’Orchestra di Piazza Vittorio, la sua capacità di sintetizzare in
un racconto fiabesco, la ricchezza della multietnicità.
Doveva succedere,
prima o poi. In fondo l'Orchestra Multietnica di Piazza Vittorio è
di per sé un viaggio intorno al mondo, sempre e comunque, forte di
quella sorprendente ricchezza offerta dalla sua originale e
irripetibile storia. Nata simbolicamente, ma anche letteralmente
intorno a quella piazza che è un crocevia di lingue e nazionalità,
l'orchestra diretta da Mario Tronco è una voce altra, che rispecchia
le singole personalità dei musicisti, col loro carico di retaggi
diversi, a volte anche molto lontani tra di loro, ma che alla fine
crea un mondo a se stante che è la sintesi di tutte le lingue, di
tutte le nazionalità.
Sulla nave in partenza verso l’ignoto si imbarcano i musicisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Ad accoglierli con le loro valigie cariche di oggetti, suoni e ricordi, Mario Tronco il loro condottiero/comandante. I viaggiatori in partenza si apprestano a raccontare il mondo attraverso le musica e le loro vicende.
E’ notte sulla banchina del porto di Belesh illuminata dalla sola luna, è ormeggiata una zattera. L’equipaggio suona una canzone dolce, cantata da una donna con un abito rosso luccicante, sembra appena scappata da un party, canta per tenersi sveglia. “Non voglio dormire, voglio solo abbracciarti e sognare”. In penombra, un ragazzo africano dall’aspetto principesco, osserva la scena e si unisce al suo canto sottovoce per non farsi scoprire e quella cosa che ha in mano, che sembra una canna da pesca, inizia a suonare.
Siamo al giorno seguente, un uomo vestito da Gladiatore legge un annuncio: “Alle 21,00 di oggi parte una barca per un lungo e meraviglioso viaggio dalla meta sconosciuta, il biglietto è gratuito, l’unica condizione per potersi imbarcare e portare con se una canzone. Un solo bagaglio è consentito”.
Simon, così si chiama l’uomo, guarda l’orologio e si accorge che mancano soltanto 80 minuti. Ha pochissimo tempo, il suo sogno è partire, ma non ha nulla con sé. Solo il suo abito da lavoro. Lavora al Colosseo fa le foto con i turisti vestito da Gladiatore, quel viaggio è la sua occasione.
Intanto al porto è quasi il tramonto e sulla zattera si lavora per la partenza. Iniziano ad arrivare i primi viaggiatori.
Un giovane cubano con una valigia alta due metri da cui escono musicisti. Due arabi che cercano di corrompere il capitano per imbarcare più valige. Un improbabile cantante di tango. Uno scettico indio. Un africano con una piccolissima valigia magica grazie alla quale riesce a cantare in qualsiasi lingua. Ognuno di loro ha qualcosa di straordinario dentro la valigia. Questa è una storia allo stesso tempo fantasiosa e autobiografica, in cui l’Orchestra di Piazza Vittorio si racconterà attraverso il suo modo di fare e pensare la musica. Si possono percorrere milioni di chilometri in una vita, senza mai scalfire la superficie della vita stessa, ne imparare nulla dalle genti sfiorate. Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare, chiunque abbia una storia da raccontare.
In tutto questo, Simon ce la farà ad arrivare in tempo?
Sulla nave in partenza verso l’ignoto si imbarcano i musicisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Ad accoglierli con le loro valigie cariche di oggetti, suoni e ricordi, Mario Tronco il loro condottiero/comandante. I viaggiatori in partenza si apprestano a raccontare il mondo attraverso le musica e le loro vicende.
E’ notte sulla banchina del porto di Belesh illuminata dalla sola luna, è ormeggiata una zattera. L’equipaggio suona una canzone dolce, cantata da una donna con un abito rosso luccicante, sembra appena scappata da un party, canta per tenersi sveglia. “Non voglio dormire, voglio solo abbracciarti e sognare”. In penombra, un ragazzo africano dall’aspetto principesco, osserva la scena e si unisce al suo canto sottovoce per non farsi scoprire e quella cosa che ha in mano, che sembra una canna da pesca, inizia a suonare.
Siamo al giorno seguente, un uomo vestito da Gladiatore legge un annuncio: “Alle 21,00 di oggi parte una barca per un lungo e meraviglioso viaggio dalla meta sconosciuta, il biglietto è gratuito, l’unica condizione per potersi imbarcare e portare con se una canzone. Un solo bagaglio è consentito”.
Simon, così si chiama l’uomo, guarda l’orologio e si accorge che mancano soltanto 80 minuti. Ha pochissimo tempo, il suo sogno è partire, ma non ha nulla con sé. Solo il suo abito da lavoro. Lavora al Colosseo fa le foto con i turisti vestito da Gladiatore, quel viaggio è la sua occasione.
Intanto al porto è quasi il tramonto e sulla zattera si lavora per la partenza. Iniziano ad arrivare i primi viaggiatori.
Un giovane cubano con una valigia alta due metri da cui escono musicisti. Due arabi che cercano di corrompere il capitano per imbarcare più valige. Un improbabile cantante di tango. Uno scettico indio. Un africano con una piccolissima valigia magica grazie alla quale riesce a cantare in qualsiasi lingua. Ognuno di loro ha qualcosa di straordinario dentro la valigia. Questa è una storia allo stesso tempo fantasiosa e autobiografica, in cui l’Orchestra di Piazza Vittorio si racconterà attraverso il suo modo di fare e pensare la musica. Si possono percorrere milioni di chilometri in una vita, senza mai scalfire la superficie della vita stessa, ne imparare nulla dalle genti sfiorate. Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare, chiunque abbia una storia da raccontare.
In tutto questo, Simon ce la farà ad arrivare in tempo?
Il nuovo,
attesissimo spettacolo dell’Orchestra
vi incanterà con le sue musiche originali, la suggestiva scenografia
ed i meravigliosi costumi di scena. Un perfetto meccanismo ad
orologeria, uno spettacolo vivace, allegro e colorato, denso di ritmi
ed emozioni, che accompagneranno lo spettatore in questo ideale giro
del mondo dal quale non vorrete più tornare!
Per informazioni
tel. 0883/528026 - 380 3454431 info@culturaemusica.it ;
www.culturaemusica.it; www.facebook.com/asscurci;
@asscurci - Botteghino Teatro Curci 0883 332456
Nessun commento:
Posta un commento