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News dalle Città della BAT

giovedì 3 dicembre 2009


ANDRIA : TRASFERIMENTO MERCATO DI ANDRIA.
GALEOTTA FU L’ORDINANZA!!!



L’Assessore al Commercio e ai Mercati, Giovanni Del Mastro, anziché prendere atto del suo fallimento nell’intera vicenda del trasferimento (mancato) del mercato settimanale di Andria, alla luce anche della sospensiva del Tar Puglia, assumendo le conseguenziali iniziative cioé, a mio avviso, DIMETTENDOSI, cerca ancora di andare a caccia di farfalle, attribuendo AI DIRIGENTI STORICI dell’Ambulantato della nostra città, tra i quali il sottoscritto si onora di appartenere, responsabilità che non esistono.
Premesso che è facile fare ciò di fronte ad una telecamera senza avere di fronte l’interlocutore tirato in ballo, cioé il sottoscritto, che pure auspico di poter, un giorno, essere invitato a dire la verità dei fatti, potendolo ancora fare, l’Assessore Del Mastro, nella sua ingenuità politica, accusa detti dirigenti di aver gonfiato il numero degli ambulanti, sino a settecento operatori.
A questo punto è opportuno rinfrescare la memoria e le idee dell’Assessore al RAMO con alcuni dati storici, che egli, in qualità di impiegato all’Ufficio Annona, conosce bene e che volutamente ignora.
Prima dello spostamento del mercato nei viali della villa comunale (e non nella villa), tale attività non era disciplinata da nessuna legge; solo con la legge 398 arrivano le regole che disciplinano tale attività. Prima di tale legge i posteggi venivano concessi dagli Assessori di turno, come dovrebbe bene ricordare l’allora impiegato Del Mastro che di permessi da sottoporre alla firma dell’Assessore di turno, che concedeva in cambio di voti nelle campagne elettorali, ne ha preparati molti.
Era così che il numero degli ambulanti arrivava a settecento. Il sottoscritto, con gli altri colleghi dirigenti non ha mai avuto il potere di firmare tali permessi, perché, fortunatamente, non è mai stato né consigliere comunale né tanto meno assessore.
Fu proprio grazie all’allora spostamento del mercato che si riuscì a stabilire UN NUMERO CERTO DEGLI OPERATORI AVENTI DIRITTO, nel numero di 660 e grazie a quello spostamento si mise fine alla concessione dei permessi e fermare l’emorragia dell’abusivismo.
All’Assessore Del Mastro, che nelle sue apparizioni in Tv ha ampiamente dimostrato di essere a corto di argomentazioni corrispondenti alla realtà, senza parlare di altri “soggetti di cordata” che solo ora si stanno occupando del caso, sui quali stendiamo un velo pietoso e non replichiamo alle inesattezze e falsità raccontate al pubblico televisivo, vorrei ricordare che il sottoscritto è stato l’unico a creare un Consorzio di Ambulanti ad Andria, avente ad oggetto statutario lo svolgimento dei mercati SU AREE ATTREZZATE.
Ricorderà, l’Assessore, che tale Consorzio presentò un Progetto finanziato dalla Regione Puglia, per realizzare un mercato attrezzato nell’area di via Barletta; area di proprietà comunale. Tale iniziativa fu presa in dovuta considerazione dall’Amministrazione Comunale precedente ma quando il Consorzio presentò la richiesta di investire 100 mila euro di finanziamenti regionali, a costo zero per la Pubblica Amministrazione di Andria, il Consiglio Comunale, “semifotocopia” di quello di oggi, bocciò quel progetto inibendo la possibilità di dare un servizio reale ai consumatori e creare una corretta concorrenza con la grande struttura commerciale esistente ad Andria.
Il Progetto avrebbe potuto anche prevedere la concessione di 120-150 posteggi, senza clientelismi o favoritismi ma con bando pubblico aperto a tutti, in modo da permettere agli ambulanti del mercato di parteciparvi, quindi sfoltendo enormemente il numero degli operatori del mercato settimanale, che sarebbe arrivato a circa 400, quindi in un numero ideale per un trasferimento in un’unica area mercatale, evitando QUELL’ORDINANZA GALEOTTA, CAUSA DEL SUO FALLIMENTO, ASSESSORE.
Senza parlare dei mercatini rionali, che abbiamo sempre proposto ma mai sono stati realizzati e dei tanti altri fondi regionali che Andria ha perso a causa di una Classe Politica e dirigente sorda ed incapace di cogliere le opportunità di finanziamento che noi abbiamo attivato e che sono andate alle altre città vicine.
Stiamo ancora aspettando le risposte alle numerose richieste di incontro sul tema che abbiamo inviato anche a Lei, caro Assessore Del Mastro e che, anche Lei, ha fatto finta non esistessero, forse perché non avevano il “visto” di nessun esponente POLITICO di SPICCO.
Quindi non cerchi di andare a caccia di RESPONSABILITA’ ALTRUI; cerchi o si sforzi di cercare la vera causa del fallimento di un progetto di trasferimento che avrebbe penalizzato oltre la metà degli Operatori, abbandonati intorno al campo sportivo a prendere ARIA FRESCA.
Se riesce, caro Assessore, a fare uno sforzo intellettuale ha ancora tempo (però deve fare presto, prima che andate tutti a casa), RIUNISCA IL TAVOLO CON LE ASSOCIAZIONI, che hanno dato prova nel tempo di saperne molto più di lei e di quanti altri politici che le stanno vicino, i quali stanno traendo da questa vicenda momenti di VISIBILITA’ che altrimenti si sarebbero sognati e accetti le proposte per spostare il mercato in un’unica zona, valutando anche le tantissime proposte che le stesse Associazioni di Categoria hanno fatto da anni e sempre inascoltate.
Vedrà che solo così potrebbe recuperare la sua immagine DI ASSESSORE CHE E’ STATO CAPACE DI LIBERARE LA VILLA COMUNALE DAGLI ESSERI UMANI, lasciandola liberamente frequentare dai cani randagi e dai bulli di turno.

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