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News dalle Città della BAT

mercoledì 30 dicembre 2009


BAT _ REGIONE : Lettera aperta del capogruppo del Pd, Antonio Maniglio, a Nichi Vendola


Caro Presidente,

permettimi di dirti in modo schietto, e fuori dal politichese d’ordinanza, che tu sei responsabile del clima di tensione alimentato intorno al Pd e culminato nel mancato svolgimento dell’assemblea regionale.

E il fatto che neanche oggi tu abbia trovato le parole per stigmatizzare una lesione grave alle regole democratiche, accennando piuttosto a teorie giustificazioniste, conferma la tua volontà di contrapposizione al PD.

I fatti di ieri, e le parole di oggi, sono l’approdo naturale della tua autocandidatura avanzata in nome di diversi popoli e contro quei partiti –primo fra tutti il Pd- che per cinque anni ti hanno sostenuto con correttezza e lealtà.

Ciò ha creato divisioni ed ha alimentato una situazione conflittuale e rancorosa contro i partiti, ma sarebbe meglio dire “contro il Pd”, che nel migliore dei casi sono stati dipinti come bande di politicanti. In questo modo si sono legittimati quanti, sentendosi popolo, possono osare tutto, anche impedire il regolare svolgimento della riunione del parlamentino del PD. (E fa pure un certo senso leggere sui giornali che tra i contestatori del Pd ci siano dirigenti della Regioni assunti in questa legislatura e che quindi, come dire?, non rappresentano il massimo della oggettività e del disinteresse.)

Naturalmente trovo singolare che proprio tu, che vieni da una storia legato alle forme organizzate della politica e della partecipazione, abbia virato in modo così clamoroso verso forme di neopopulismo che appartengono alla destra. Ma questo dipende, forse, dal rapporto labile che hai con i partiti e il loro modo d’essere, visto che l’ultima lacerazione che ti ha visto protagonista è di qualche giorno fa ed è relativa alla rottura con socialisti e verdi e all’affossamento del progetto di “Sinistra e Libertà”.

Tanti di noi, al contrario, e per decenni, pur non condividendo molte scelte del proprio partito, hanno scelto di stare insieme e di non vivere in solitudine l’impegno politico, supponendo di essere gli unici portatori della buona politica.

Su un punto concordo con te: la legge elettorale non è materia che compete al governo ma neppure a una maggioranza, laddove ci fosse.
Ecco perchè voglio ribadire che il gruppo del PD, rispettoso delle prerogative dell’intero Consiglio Regionale, non intende cambiare le regole del gioco con colpi di mano. Non ci siamo scandalizzati della convergenza tra Pdl e 14 consiglieri della maggioranza sulla norma delle ineleggibilità dei sindaci, non si scandalizzerà nessuno, ne sono certo, se il PD lavorerà in Consiglio Regionale per trovare una convergenza con l’opposizione come accadde al momento dell’approvazione delle legge oggi in vigore.

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