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News dalle Città della BAT

giovedì 13 maggio 2010


TRINITAPOLI : TRINITAPOLI PAESE FALLITO DA LIQUIDARE ? O DA RICOSTRUIRE A DESTRA ?
Per chi non lo avesse ancora capito il nostro paese sta attraversando uno stadio di trasformazione profonda. Un lento processo di metamorfosi che lo sta cambiando su più fronti: il punto interrogativo che dovremmo tutti porci è quale sarà il risultato finale di questa trasformazione ? Cosa saremo ? Una nuova farfalla oppure un insetto sgradevole e ripugnante alla vista ? Proviamo a fare alcune considerazioni fuori dal coro, che tuttavia moltissimi lettori giudicheranno molto scomode, ma non per questo non veritiere. Il nostro paese sta cambiando in seguito a due sorprendenti mutazioni, la prima riguardante il fronte sociale e la seconda quello economico. Noi del partito La Destra denunciamo un fenomeno crescente a Trinitapoli quello dei “bamboccioni”. Trentenni che anche se fidanzati da anni non possono formare una famiglia per mancanza di lavoro oppure altri che anche se hanno una famiglia stentano a tirare avanti . Poi aggiungiamo quelle famiglie che per problemi economici si sfaldano, noi vogliamo denunciare un fenomeno che tutti vivono direttamente o indirettamente ma nessuno ne parla e la politica locale non fa niente per arginare questo fenomeno che sta logorando lentamente la nostra comunità. Ovviamente i più colpiti sono i più poveri che non hanno conoscenze o parenti importanti che li sistemano, noi vogliamo dare voce a loro denunciando che così non si va da nessuna parte . Il mutamento economico del paese ha permesso l'entrata di milioni di comunitari e extracomunitari , con il solo scopo di offrire loro una occupazione (solitamente di manovalanza) mal retribuita: questo ha consentito a grandi e piccole aziende agricole e industriali di sostenere minori oneri per l'attività ed al contempo ha abbassato molto i livelli reddituali degli agricoltori trinitapolesi. Oltre a questo straordinario evento economico per gli operai trinitapolesi, abbiamo dovuto assistere anche alla proliferazione di microcriminalità nella nostra città. Tutto questo perchè l'integrazione (che non esiste di fatto) ci è sempre stata disegnata come una grande opportunità di crescita per il paese. A distanza di anni abbiamo visto solo crescere la criminalità, lo sfruttamento della prostituzione ed il disagio di chi vive nella città assediato da tante etnie. L'attività produttiva agricola che era il cuore ed al tempo stesso la ricchezza del paese: creando posti di lavoro e producendo benessere sta scomparendo. Da oltre vent’anni abbiamo intrapreso la strada opposta: smobilizzando le fabbriche ed importando da fuori quello che un tempo realizzavamo in casa nostra. Fermatevi un momento a riflettere la mattina quando vi alzate: quasi niente viene più prodotto o lavorato a Trinitapoli. Il che si traduce in centinaia di posti di lavoro che mancano all'appello ed in milioni di euro di fatturato in meno. Da paese un tempo agricolo e industriale siamo diventati un paese avventuriero e senza obbiettivi chiari. Queste semplici considerazioni vorrei che siano al centro del dibattito politico trinitapolese indipendentemente dal colore politico, ma dubito che il centro-sinistra che governa da oltre trent’anni voglia ascoltare queste “fesserie” .
Io mi rivolgo principalmente al popolo del centro-destra (partiti, associazioni, intellettuali) invitandolo a discutere prima dei problemi del paese e dopo di eventuali candidati o leader coinvolgendo maggiormente i cittadini.

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