L’Age, associazione genitori di Andria, coglie con piacere il messaggio che questa amministrazione comunale ha lanciato, attivando da subito l’iniziativa della raccolta porta a porta a campione, in alcuni quartieri di Andria.
La nostra associazione da sempre ha manifestato attenzione verso questo argomento, ritenendolo imprescindibile nel caso in cui si vuole parlare di rispetto per l’ambiente.
Già da qualche anno, come componente del Forum per la Mobilità Sostenibile, la nostra associazione ha tenuto degli incontri con i bambini delle scuole elementari di Andria, avente come finalità la sensibilizzazione dei più piccoli all’importanza della raccolta differenziata. Questa iniziativa prevedeva il coinvolgimento dei genitori, invitati a conferire rifiuti differenziabili negli appositi contenitori, o, se non erano previsti nei loro quartieri, anche a scuola, che nel frattempo si erano fornite di tali contenitori.
Il fatto che la nostra amministrazione si sia posta tale obiettivo è veramente un passo avanti, perché dimostra di non anteporre alla salute vili interessi di chi vuole risolvere il problema con inceneritori od altro. A questo punto è Andria che deve dimostrare, a fianco all’amministrazione, di essere progredita, come l’aver ricevuto la denominazione di città vuolesi dimostrare.
Abbandoniamo il luogo comune di essere una città incivile, perché quelli che lo hanno creato sono una minoranza, la restante non può soccombere o, peggio, adeguarsi, ma combatterla in vari modi, che non sto qui ad elencare.
Dobbiamo dimostrare di essere una città intelligente. Cominciamo a chiederci, prima ancora di come smaltire velocemente i rifiuti, “come fare meno rifiuti?”, “come differenziare?” ed ancora “come i rifiuti possono diventare una risorsa?”
Quest’ultima domanda sarebbe una bella sfida per l’amministrazione comunale alla quale potrebbe rispondere creando posti di lavoro con la raccolta porta a porta, riciclando e trasformando alcuni rifiuti, come l’umido.
Per il primo punto, come il Forum per la Mobilità Sostenibile ha già fatto, l’amministrazione comunale potrebbe: invitare la dirigenza del nostro Nosocomio e di altre strutture pubbliche, a differenziare tutti i rifiuti e non solo quelli speciali; invitare gli esercizi commerciali a proporre meno i contenitori di plastica e di polistirolo; incentivare l’uso di prodotti alla spina come detersivi, latte ecc…; invitare la popolazione andriese: a consumare, anche per bere, acqua del rubinetto (considerata migliore di tanti tipi di acque minerali imbottigliate); a prediligere prodotti ricaricabili; a chiedere al proprio fruttivendolo di eliminare l’eccesso alle verdure; ad evitare di usare piatti e bicchieri di plastica; ad evitare involucri inutili; a destinare gli avanzi di cibo ad animali randagi, ecc.. Il tutto, e altro, potrebbe essere raccolto in un pratico vademecum pratico e di facile lettura. In questo modo la spazzatura non differenziabile si ridurrebbe moltissimo.
Come differenziare è compito dell’amministrazione comunale e di chi collabora con lei, molto attenti a diffondere l’informazione in maniera corretta e capillare in modo tale che il loro sforzo non sia vanificato.
Altra proposta dell’A.Ge. sarebbe quella di prevedere nella costruzione di abitazioni spazi idonei per la collocazione dei bidoni, o meglio prevedere di centralizzare, con apposito impianto, la raccolta differenziata, come avviene nei condomini americani.
Con la raccolta porta a porta il controllo diventa più facile visto che si riescirebbe facilmente a risalire a chi non rispetta le modalità di differenziare.
Altro aspetto fondamentale di questa grande prova di civiltà è quello di premiare chi, anche se con spirito di senso civico, lo faccia. Che abbia un riconoscimento per tale sforzo con una riduzione dell’imposta sui rifiuti.
Infine, ci piace pensare che sino adesso c’è stata solo confusione o cattiva informazione, come per esempio che i rifiuti differenziati vadano a finire in uno stesso contenitore, determinando sfiducia da parte del cittadino.
Perciò facciamo appello ai sentimenti di amore e di rispetto che i nostri amministratori nutrono nei confronti della nostra città, affinché si vigili sulla filiera preposta al riciclaggio dei rifiuti, perchè funzioni e che gli addetti alla raccolta dei rifiuti, adempiano al loro dovere. Siamo stanchi di vedere cassonetti strapieni e abbandonati per giorni e giorni, come quelli della plastica, vetro ecc.., di vedere quartieri belli ma deturpati da questa non curanza, come Viale Crispi, Via Don L. Sturzo e altri.
Ci auguriamo che Andria cresca anche con questa prova di senso civico.
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