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lunedì 24 gennaio 2011

BAT : la Fp Cgil si mobilita nella Bat, assemblee all’Inail e all’Agenzia delle Entrate

Assemblee con i lavoratori alla presenza dei numeri uno della Funzione Pubblica Cgil, Morelli e Boldorini: “impegno” contro il “declassamento” dell’Inail, guai in vista per i lavoratori della Direzione Provinciale delle Entrate. Massimo Marcone, Fp Cgil Bat: “Difendere i servizi pubblici per salvaguardare i diritti di tutti”.


Due giorni di assemblee sindacali nella provincia di Barletta – Andria – Trani alla presenza dei numeri uno della Funzione Pubblica Cgil. Roberto Morelli, coordinatore nazionale Fp Cgil Inail, ha incontrato i lavoratori dell’Istituto Nazionale per gli Infortuni sul Lavoro della Bat investiti dalla iattura del “declassamento” della sede deciso dalla Direzione Centrale. Il provvedimento si traduce in tagli indiscriminati al personale ed alle funzioni. Il coordinatore nazionale Fp Cgil Agenzie Fiscali, Luciano Boldorini, ha parlato agli impiegati dell’Agenzia delle Entrate che devono vedersela con un accordo per il rinnovo contrattuale non sottoscritto dalla Fp Cgil. Il sindacato, infatti, giudica negativamente l'introduzione di elementi di valutazione e di selezione dei lavoratori di tipo arcaico ed a discrezione dei dirigenti.

Il futuro dell’Inail di Barletta, lo ricordiamo, è stato scritto da un report redatto dalla Direzione Centrale nel quale si traccia un’immagine ben diversa da quella reale. Numeri che servono solo a giustificare il “declassamento”. Il portafoglio aziendale, per esempio, è di gran lunga superiore rispetto a quello descritto nel rapporto dell’Istituto in cui compaiono oltre 1000 unità in meno. La Direzione Centrale trascura anche il fatto che i dati nella Bat sono in crescita: da qualche mese il Comune di Spinazzola è passato sotto la competenza della sede provinciale di via Amerigo Vespucci. Stessa cosa tra qualche tempo accadrà anche per i Municipi di Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando.

Nell’incontro con i dipendenti dell’Inail il coordinatore nazionale Fp Cgil Inail, Roberto Morelli, ha assicurato “impegno per fare in modo che la Direzione Centrale possa rivedere i criteri con i quali sono stati decisi i tagli e possa anche aggiornare il report in questione con numeri che parlino della reale situazione della sede della nuova provincia”. Modificare il report potrebbe portare anche ad una revisione del provvedimento stesso di “declassamento”. Non solo, in tutta Italia saranno tagliate 10 posizioni dirigenziali, due delle quali in Puglia: a Barletta e a Brindisi. Forse, la Direzione dovrebbe anche spiegare i motivi di questo accanimento nei confronti del Mezzogiorno.

Guai in vista anche per i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate. A livello nazionale è stato siglato un accordo che prevede delle modifiche al contratto di categoria. La funzione Pubblica della Cgil ha deciso di non sottoscrivere questo documento. I motivi li ha spiegati il coordinatore nazionale Fp Cgil Agenzie Fiscali, Luciano Boldorini, ai dipendenti della sede di via Andria. “Il sindacato – ha detto Boldorini – ritiene che i criteri di valutazione previsti da questo patto concedano ai direttori regionali un potere discrezionale estraneo ad ogni logica contrattuale impostata sulla parità delle parti. In altre parole, si rende, di fatto, il sindacato, e di conseguenza i lavoratori, subalterno alle logiche aziendali”. Per la Fp Cgil, l'accordo altro non è se non un tentativo non dichiarato di costruire percorsi di carriera preferenziali per alcuni eletti, in deroga alle norme previste dal CCNL, l’unico strumento normativo che, ad oggi, tutela e difende i diritti e le aspettative di carriera di tutti. “Si vogliono far passare per modernità ed innovazione proposte – ha concluso il coordinazione nazionale Fp Cgil Agenzie Fiscali, Boldorini – che riportano i lavoratori indietro negli anni limitando ogni forma di tutela”.

“Il vero problema – ha tuonato Massimo Marcone, segretario della Funzione Pubblica della Cgil Bat – sono i tagli indiscriminati decisi dalle ultime leggi Tremonti-Brunetta. Sforbiciate di miliardi e miliardi di euro alle pubbliche amministrazioni con le quali, come con un colpo di spugna, sono stati ridotti, se non addirittura chiusi, numerosi servizi pubblici. Il problema sono, non solo i lavoratori, ma anche e soprattutto i servizi che le pubbliche amministrazioni dovrebbero fornire per assicurare il benessere dei cittadini. Difendere il pubblico impiego per noi della Cgil Bat – ha commentato Marcone – significa salvaguardare i diritti di tutti”.


Leonardo Ingravallo

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