Oggi c’è. Con regolare Atto Pubblico, in data 17 maggio 2011 è stata costituita l’Associazione di Categoria delle Microimprese denominata “ACAB - Associazione Commercianti Ambulanti Bat”. Un’Associazione che rappresenta gli interessi legittimi delle Imprese Ambulanti in qualunque forma costituite sotto forma di microimpresa con un numero massimo di dipendenti pari a 9.
Il Presidente eletto a guidare l’Associazione per i primi tre anni è il sig. CAPOGNA Giacinto di Andria, commerciante ambulante, il quale ha subito dichiarato: “finalmente abbiamo concretizzato il sogno di costituire la prima vera Associazione Settoriale che pone al centro delle finalità statutarie la difesa degli interessi della Categoria degli Ambulanti della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Stiamo vivendo un momento di crisi drammatica per il cosiddetto popolo delle partite iva ed in particolare per quello dell’Ambulantato che solo nella nostra provincia sviluppa un indotto di oltre ottomila addetti. Siamo una forza sindacale, sociale ed economica enorme con una straordinaria potenzialità di incidere sulle scelte delle Amministrazioni Locali. E’ vero, bisogna essere uniti per manifestare la nostra forza ma nel corso degli anni abbiamo saputo dimostrare che, quando guidati da persone serie ed oneste che hanno fatto la storia del Sindacato e quando le Associazioni di Categoria non si sono svendute, le battaglie le abbiamo combattute ed anche vinte in molte circostanze. Oggi è il momento di prendere coscienza di questa potenzialità e di metterla a disposizione di noi stessi e non di altri che hanno interessi molto lontani da quelli della Categoria, avendo dimostrato in molte circostanze di soccombere senza avere il coraggio di assumere posizioni scomode e soprattutto senza il coraggio di manifestarle apertamente perché, evidentemente, in forte collusione con interessi differenti e diversi dai nostri”.
Il vice Presidente eletto, sig. Tortora Sebastiano, anch’egli ambulante con esperienza sindacale ha poi affermato: “con la nostra Associazione vogliamo anche dare a tutti la possibilità di essere difesi e rappresentati, accrescendo il lavoro fin qui svolto da qualcuno che ha sempre anteposto la propria passione, coerente con il proprio impegno professionale e a noi vicino. Aderire all’Acab significa avere l’opportunità di essere una forza senza spendere un patrimonio in quote associative. Infatti per poter far parte di alcune Associazioni “storiche” oggi vengono richiesti, tra pagamento di quote tessera “alla mano” e quote associative versate tramite i contrin Inps, cifre che possono anche raggiungere i 400 euro l’anno. Roba da ricchi. Proprio per garantire questo ruolo “sociale” dell’Associazione abbiamo determinato una quota di adesione di soli 10 euro annuali. Una cifra irrisoria ma impegnativa per far parte di un circuito che porrà in essere azioni sindacali di elevatissimo spessore. Metteteci alla prova e saremo in campo, ovunque”.
Il Delegato dell’Acab di Barletta, sig. Lanotte Ruggiero, anch’egli commerciante ambulante, ha concluso: “un sincero ringraziamento a chi ci ha indirizzato verso questa nuova avventura che sarà tanto più entusiasmante quanto più sarà slegata da lacci e laccioli che spesso hanno trasformato l’azione sindacale in azione politica subalterna con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Oggi siamo uniti con un unico importante obiettivo: il dovere morale e professionale di essere artefici del nostro destino. NON E’’ POCO e dovrebbero essere in migliaia a condividere questo percorso aperto a tutti”.
All’Associazione hanno aderito anche commercianti ambulanti storici come i Fratelli Inchingolo e tantissimi altri che intravedono in questo nuovo modo di fare attività di tutela degli interessi dei commercianti un’opportunità tutta nuova caratterizzata e basata su principi da sempre temuti dal mondo politico ed amministrativo abituato ad annientare le posizioni di contrasto mediante la denigrazione del concorrente/avversario o con l’adulazione del medesimo utilizzando lo strumento della “compensazione” come accaduto nella maggiora parte dei casi, in molti comuni.
Nei prossimi incontri si avvierà un programma di iniziative tra le quali il progetto “FIERI in FIERA”; un Progetto che ha alla base la riqualificazione dei centri urbani mediante l’organizzazione di eventi fieristici tradizionali in luoghi simbolo delle città come i Centri Storici. In altre realtà da noi frequentate, dal Centro al Nord Italia è stato ben compreso il valore dei mercati e delle fiere mentre da noi è solo strumento di campagna elettorale. Cambiare non sempre significa guardare avanti, se ciò che sta davanti è solo retorica. A volte il cambiamento sta nella rivalutazione e nella riappropriazione delle nostre radici, della nostra storia e della nostra cultura. Probabilmente ai tanti “professionisti” questi concetti sfuggono perché non sono loro materia. Questo è anche il momento di riflettere su errori che abbiamo commesso nel credere di poterci fidare di certe persone e di essere caduti nella trappola dell’adulazione (prodigare a qualcuno lodi o attenzioni esagerate, per compiacenza, per viltà o per interesse).
A presto anche uno spazio web con interscambi commerciali e report informativi a disposizione gratuita di tutti.
Non ignorateci.
Il Presidente eletto a guidare l’Associazione per i primi tre anni è il sig. CAPOGNA Giacinto di Andria, commerciante ambulante, il quale ha subito dichiarato: “finalmente abbiamo concretizzato il sogno di costituire la prima vera Associazione Settoriale che pone al centro delle finalità statutarie la difesa degli interessi della Categoria degli Ambulanti della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Stiamo vivendo un momento di crisi drammatica per il cosiddetto popolo delle partite iva ed in particolare per quello dell’Ambulantato che solo nella nostra provincia sviluppa un indotto di oltre ottomila addetti. Siamo una forza sindacale, sociale ed economica enorme con una straordinaria potenzialità di incidere sulle scelte delle Amministrazioni Locali. E’ vero, bisogna essere uniti per manifestare la nostra forza ma nel corso degli anni abbiamo saputo dimostrare che, quando guidati da persone serie ed oneste che hanno fatto la storia del Sindacato e quando le Associazioni di Categoria non si sono svendute, le battaglie le abbiamo combattute ed anche vinte in molte circostanze. Oggi è il momento di prendere coscienza di questa potenzialità e di metterla a disposizione di noi stessi e non di altri che hanno interessi molto lontani da quelli della Categoria, avendo dimostrato in molte circostanze di soccombere senza avere il coraggio di assumere posizioni scomode e soprattutto senza il coraggio di manifestarle apertamente perché, evidentemente, in forte collusione con interessi differenti e diversi dai nostri”.
Il vice Presidente eletto, sig. Tortora Sebastiano, anch’egli ambulante con esperienza sindacale ha poi affermato: “con la nostra Associazione vogliamo anche dare a tutti la possibilità di essere difesi e rappresentati, accrescendo il lavoro fin qui svolto da qualcuno che ha sempre anteposto la propria passione, coerente con il proprio impegno professionale e a noi vicino. Aderire all’Acab significa avere l’opportunità di essere una forza senza spendere un patrimonio in quote associative. Infatti per poter far parte di alcune Associazioni “storiche” oggi vengono richiesti, tra pagamento di quote tessera “alla mano” e quote associative versate tramite i contrin Inps, cifre che possono anche raggiungere i 400 euro l’anno. Roba da ricchi. Proprio per garantire questo ruolo “sociale” dell’Associazione abbiamo determinato una quota di adesione di soli 10 euro annuali. Una cifra irrisoria ma impegnativa per far parte di un circuito che porrà in essere azioni sindacali di elevatissimo spessore. Metteteci alla prova e saremo in campo, ovunque”.
Il Delegato dell’Acab di Barletta, sig. Lanotte Ruggiero, anch’egli commerciante ambulante, ha concluso: “un sincero ringraziamento a chi ci ha indirizzato verso questa nuova avventura che sarà tanto più entusiasmante quanto più sarà slegata da lacci e laccioli che spesso hanno trasformato l’azione sindacale in azione politica subalterna con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Oggi siamo uniti con un unico importante obiettivo: il dovere morale e professionale di essere artefici del nostro destino. NON E’’ POCO e dovrebbero essere in migliaia a condividere questo percorso aperto a tutti”.
All’Associazione hanno aderito anche commercianti ambulanti storici come i Fratelli Inchingolo e tantissimi altri che intravedono in questo nuovo modo di fare attività di tutela degli interessi dei commercianti un’opportunità tutta nuova caratterizzata e basata su principi da sempre temuti dal mondo politico ed amministrativo abituato ad annientare le posizioni di contrasto mediante la denigrazione del concorrente/avversario o con l’adulazione del medesimo utilizzando lo strumento della “compensazione” come accaduto nella maggiora parte dei casi, in molti comuni.
Nei prossimi incontri si avvierà un programma di iniziative tra le quali il progetto “FIERI in FIERA”; un Progetto che ha alla base la riqualificazione dei centri urbani mediante l’organizzazione di eventi fieristici tradizionali in luoghi simbolo delle città come i Centri Storici. In altre realtà da noi frequentate, dal Centro al Nord Italia è stato ben compreso il valore dei mercati e delle fiere mentre da noi è solo strumento di campagna elettorale. Cambiare non sempre significa guardare avanti, se ciò che sta davanti è solo retorica. A volte il cambiamento sta nella rivalutazione e nella riappropriazione delle nostre radici, della nostra storia e della nostra cultura. Probabilmente ai tanti “professionisti” questi concetti sfuggono perché non sono loro materia. Questo è anche il momento di riflettere su errori che abbiamo commesso nel credere di poterci fidare di certe persone e di essere caduti nella trappola dell’adulazione (prodigare a qualcuno lodi o attenzioni esagerate, per compiacenza, per viltà o per interesse).
A presto anche uno spazio web con interscambi commerciali e report informativi a disposizione gratuita di tutti.
Non ignorateci.
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