Il giorno 11 maggio, in una riunione allargata alle varie associazioni, partiti, nonché alla cittadinanza di San Ferdinando di Puglia è nato il Comitato Referendario “Acqua pubblica e Stop Nucleare” con il preciso compito di informare la popolazione su tre dei quesiti del Referendum del 12 e 13 giugno.
Il primo quesito riguarda
“Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica”
Scegliendo il Sì si impedisce la privatizzazione forzata della gestione dell’acqua
Il secondo quesito
“Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito”
Scegliendo il Sì si impedisce di fare profitti sull’acqua e si determina una immediata riduzione della tariffa pagata da ogni cittadino
Il terzo quesito
“ Ritorno al nucleare dell’Italia”
Scegliendo il Sì si impedisce la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia.
L’ACQUA è un bene essenziale che appartiene a tutti, noi tutti possiamo impedire che venga consegnata ai privati e alle multinazionali. Vent’anni di politiche dei vari governi succedutisi hanno permesso di trasformare un diritto in una merce a scapito della qualità del servizio e a solo beneficio dei gestori.
In Puglia l’acquedotto è una Società per azioni e pur essendo a totale capitale pubblico viene gestita secondo criteri privatistici.
Un disegno di Legge proposto dal Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” per la ripubblicizzazzione dell’Aqp giace ancora nelle commissioni competenti. Chiediamo quindi che finalmente la situazione si sblocchi e si possa passare ad una gestione effettivamente pubblica con la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori.
IL NUCLEARE significa miliardi spesi nella costruzione di centrali che saranno pronte tra circa vent’anni per coprire solo basse percentuali dei consumi di energia, creazione di pochissimi posti di lavoro, esaurimento a breve dell’uranio usato per produrre l’energia e soprattutto rischi enormi.
La pericolosità di una centrale non è mai totalmente sotto controllo, non ci sono procedure, né sistemi di sicurezza o possibili salvaguardie che riescano ad avere la meglio sulla complessità, l’imprevedibilità e la pericolosità di qualsiasi tecnologia nucleare.
Chiediamo lo sviluppo delle vere energie rinnovabili come il solare, il geotermico, il microeolico diffuse sul territorio e soprattutto dove serve l’energia, sui tetti di case scuole ed aziende vicino a dove avvengono i consumi, senza inutili dispersioni o consumo del territorio.
Gli appuntamenti prossimi sono:
sabato 28 maggio in Piazza Umberto I° con azioni divulgative e la proiezione di video con dibattito aperto alla cittadinanza.
In programma anche un bici-corteo per le strade cittadine il 2 giugno.
Hanno aderito al Comitato sino ad ora oltre a diversi cittadini, associazioni e partiti come:
Legambiente
Movimento per un comune virtuoso
Casa per la non violenza
Italia dei Valori
Forum Ambientalista
Giovani IDV
Partito Democratico
Sinistra e Libertà
Socialisti
Il Comitato invita le realtà e i cittadini non ancora aderenti a prendere parte ad esso collaborando alla iniziative programmate, al fine di una migliore ed ampia partecipazione.
Per il Comitato referendario
“Acqua Pubblica e Stop Nucleare”
Antonia Giannella
Il primo quesito riguarda
“Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica”
Scegliendo il Sì si impedisce la privatizzazione forzata della gestione dell’acqua
Il secondo quesito
“Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito”
Scegliendo il Sì si impedisce di fare profitti sull’acqua e si determina una immediata riduzione della tariffa pagata da ogni cittadino
Il terzo quesito
“ Ritorno al nucleare dell’Italia”
Scegliendo il Sì si impedisce la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia.
L’ACQUA è un bene essenziale che appartiene a tutti, noi tutti possiamo impedire che venga consegnata ai privati e alle multinazionali. Vent’anni di politiche dei vari governi succedutisi hanno permesso di trasformare un diritto in una merce a scapito della qualità del servizio e a solo beneficio dei gestori.
In Puglia l’acquedotto è una Società per azioni e pur essendo a totale capitale pubblico viene gestita secondo criteri privatistici.
Un disegno di Legge proposto dal Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” per la ripubblicizzazzione dell’Aqp giace ancora nelle commissioni competenti. Chiediamo quindi che finalmente la situazione si sblocchi e si possa passare ad una gestione effettivamente pubblica con la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori.
IL NUCLEARE significa miliardi spesi nella costruzione di centrali che saranno pronte tra circa vent’anni per coprire solo basse percentuali dei consumi di energia, creazione di pochissimi posti di lavoro, esaurimento a breve dell’uranio usato per produrre l’energia e soprattutto rischi enormi.
La pericolosità di una centrale non è mai totalmente sotto controllo, non ci sono procedure, né sistemi di sicurezza o possibili salvaguardie che riescano ad avere la meglio sulla complessità, l’imprevedibilità e la pericolosità di qualsiasi tecnologia nucleare.
Chiediamo lo sviluppo delle vere energie rinnovabili come il solare, il geotermico, il microeolico diffuse sul territorio e soprattutto dove serve l’energia, sui tetti di case scuole ed aziende vicino a dove avvengono i consumi, senza inutili dispersioni o consumo del territorio.
Gli appuntamenti prossimi sono:
sabato 28 maggio in Piazza Umberto I° con azioni divulgative e la proiezione di video con dibattito aperto alla cittadinanza.
In programma anche un bici-corteo per le strade cittadine il 2 giugno.
Hanno aderito al Comitato sino ad ora oltre a diversi cittadini, associazioni e partiti come:
Legambiente
Movimento per un comune virtuoso
Casa per la non violenza
Italia dei Valori
Forum Ambientalista
Giovani IDV
Partito Democratico
Sinistra e Libertà
Socialisti
Il Comitato invita le realtà e i cittadini non ancora aderenti a prendere parte ad esso collaborando alla iniziative programmate, al fine di una migliore ed ampia partecipazione.
Per il Comitato referendario
“Acqua Pubblica e Stop Nucleare”
Antonia Giannella
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