Domenica e lunedì si è fatta la storia di questo Paese. La popolazione italiana ha detto chiaro e tondo che non vuole il nucleare, che ritiene che nella gestione dell’Acqua non ci deve essere spazio né per i privati, né per il profitto, che la legge deve essere uguale per tutti.
Erano 16 anni che nessun referendum raggiungeva il quorum. Negli ultimi 10 anni, per i Referendum “abrogativi”, non si era mai superata quota 25-26% di affluenza. Fare la campagna per il non voto appariva ormai un comodo modo per fermare qualunque Referendum. Questo la dice lunga sulla pesantezza di questo risultato. E’ avvenuto un miracolo.
E’ stata una campagna tutta in salita. Contro l’indifferenza, contro la disinformazione, contro chi aveva fatto di tutto per far sì che la popolazione non sapesse nemmeno della presenza di questi Referendum. E contro gli “storici nemici” dell’Acqua Pubblica e dello Stop al Nucleare. Con i loro argomenti che spesso smontare era cosa lunga. Ma che sapevamo benissimo quanto, ad un’attenta analisi, guardando ai fatti, erano poco fondati.
“E’ la vittoria di una vita”, ha detto Nichi Vendola. E’ certamente una vittoria in forte continuità con le nostre battaglie passate. Alle Regionali dello scorso anno, quando noi eravamo appena nati, fu la Puglia a dire “poche scorie, via! Smammare! Disse il Sole al nucleare”, e “Giù le mani dalla brocca! L’Acqua è nostra! Non si tocca!”, slogan della nostra campagna elettorale. Un anno dopo, con ancora più forza, a dire le stesse cose è stato tutto il Paese. Speriamo per sempre.
57% di affluenza, 95% di Si. Numeri che parlano da soli.
Abbiamo vinto anche a Trani. Anche qui più della metà dei Cittadini è andata al voto. Anche qui il Si ha stravinto. E’ stata una campagna svolta con pochi mezzi e tanta passione. Con un comitato di sole Associazioni, senza aiuti quindi, che ha saputo mettere in campo iniziative efficaci e di impatto. E con un’iniziativa che abbiamo costruito il lunedì precedente al voto che c’è costata tanta fatica, ma ci ha dato soddisfazioni.
Abbiamo vinto. Grazie Italia. Grazie Trani.
Erano 16 anni che nessun referendum raggiungeva il quorum. Negli ultimi 10 anni, per i Referendum “abrogativi”, non si era mai superata quota 25-26% di affluenza. Fare la campagna per il non voto appariva ormai un comodo modo per fermare qualunque Referendum. Questo la dice lunga sulla pesantezza di questo risultato. E’ avvenuto un miracolo.
E’ stata una campagna tutta in salita. Contro l’indifferenza, contro la disinformazione, contro chi aveva fatto di tutto per far sì che la popolazione non sapesse nemmeno della presenza di questi Referendum. E contro gli “storici nemici” dell’Acqua Pubblica e dello Stop al Nucleare. Con i loro argomenti che spesso smontare era cosa lunga. Ma che sapevamo benissimo quanto, ad un’attenta analisi, guardando ai fatti, erano poco fondati.
“E’ la vittoria di una vita”, ha detto Nichi Vendola. E’ certamente una vittoria in forte continuità con le nostre battaglie passate. Alle Regionali dello scorso anno, quando noi eravamo appena nati, fu la Puglia a dire “poche scorie, via! Smammare! Disse il Sole al nucleare”, e “Giù le mani dalla brocca! L’Acqua è nostra! Non si tocca!”, slogan della nostra campagna elettorale. Un anno dopo, con ancora più forza, a dire le stesse cose è stato tutto il Paese. Speriamo per sempre.
57% di affluenza, 95% di Si. Numeri che parlano da soli.
Abbiamo vinto anche a Trani. Anche qui più della metà dei Cittadini è andata al voto. Anche qui il Si ha stravinto. E’ stata una campagna svolta con pochi mezzi e tanta passione. Con un comitato di sole Associazioni, senza aiuti quindi, che ha saputo mettere in campo iniziative efficaci e di impatto. E con un’iniziativa che abbiamo costruito il lunedì precedente al voto che c’è costata tanta fatica, ma ci ha dato soddisfazioni.
Abbiamo vinto. Grazie Italia. Grazie Trani.
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