L'assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati ha sottoscritto questa mattina a Trinitapoli il protocollo d’intesa tra la Regione Puglia, la Provincia di Barletta - Andria - Trani, l'ATO Puglia, l'Acquedotto Pugliese e il Consorzio di Bonifica della Capitanata per l'assunzione e l'avvio in esercizio dell'impianto di affianamento per il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue dell'impianto di depurazione a servizio del Comune di Trinitapoli (BT) da parte di Acquedotto pugliese. Hanno partecipato il Presidente della Provincia di Barletta – Andria – Trani Francesco Ventola, i Consiglieri regionali Arcangelo Sannicandro e Franco Pastore, il Direttore della Pianificazione dell’ATO Puglia Vito Colucci, il Direttore generale del Consorzio di Bonifica di Capitanata Giuseppe Marchesino e il Direttore Generale dell’AQP Massimiliano Bianco. L’impianto di affinamento per il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue è stato realizzato dal Consorzio di Bonifica della Capitanata, nell’ambito del PO FESR 2000 - 2006 in adiacenza all’impianto di depurazione dei reflui urbani a servizio del Comune di Trinitapoli dal quale preleva le acque depurate altrimenti destinate ad essere immesse nel recapito finale, Canale Cinquemetri e quindi in mare. L’impianto di affinamento ha una capacità massima di trattamento, espressa in termini idraulici, di 300 mc/h (metri cubi ora) ed invia le acque affinate ad un bacino di accumulo di 900.000 metri cubi che alimenta la rete di distribuzione irrigua realizzata e gestita dal Consorzio. L’impianto ha già funzionato a livello sperimentale nelle stagioni irrigue 2009 e 2010 e nel corso della stagione 2011. L'Acquedotto pugliese, gestore dell’impianto depurativo dei reflui urbani a servizio del Comune di Trinitapoli ai sensi della Convenzione per la gestione del SII, acquisirà la gestione anche dell’impianto di affinamento in virtù di quanto disciplinato dalla normativa regionale che ha ricompreso nella gestione del Servizio Idrico Integrato anche l’affinamento delle acque reflue laddove necessario a perseguire gli obiettivi di qualità stabiliti dal Piano di Tutela delle Acque (PTA). Quest'ultimo ha definito un primo elenco degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane da destinare al riutilizzo, già progettati o in fase di realizzazione o già realizzati, tra i quali risulta essere compreso l’impianto di Trinitapoli (BT), e ha stabilito criteri di priorità. Il protocollo sottoscritto oggi stabilisce anche che, i volumi idrici non richiesti dall'utenza irrigua o quelli prodotti al di fuori della stagione irrigua dal 1° aprile al 30 novembre di ogni anno dovranno essere comunque affinati e accumulati nel relativo bacino di accumulo realizzato dal Consorzio.
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