Con riferimento all’adeguamento TARSU va precisato a chiare lettere che insiste un obbligo di adeguamento – come peraltro certificato da numerosi pareri delle varie sezioni regionali della Corte dei Conti – dal lontano 2004 e ciò in previsione dell’ingresso della TIA. Tale obbligo è stato annualmente disatteso dalle precedenti Amministrazioni, tanto da trovarsi nel 2010 con un tasso di copertura del costo di poco superiore al 50%.
Qui il problema non è dove e come recuperare il costo non coperto dalla tassazione TARSU, ma disattendere o meno un obbligo di legge.
Con riferimento poi ai fantomatici 3 milioni di euro in più di trasferimenti, anche in questo caso corre l’obbligo di chiarire.
In fase di redazione del bilancio di previsione l’unica informazione certa disponibile era che, in attuazione del Decreto sul Federalismo, le voci individuate nel bilancio di previsione come trasferimenti sarebbero state assorbite dalla Compartecipazione I.V.A. e dal Fondo Sperimentale di Riequilibrio (FSR). Circa le somme spettanti, nulla era stato comunicato.
Si smentisce categoricamente che il Ministero avesse pubblicato in via “informale” dati sulle spettanze prima della approvazione del Bilancio: i dati ministeriali, strumento di lavoro indispensabile e di certezza in materia o sono pubblicati o non sono pubblicati! In assenza di detti dati “pubblici” nulla può essere iscritto in bilancio.
L’IFEL (centro studi dell’ANCI) in data 4 giugno 2011 - e non il Ministero - sul proprio sito ha prodotto una simulazione, comune per comune, delle spettanze da federalismo con, altresì, schema di allocazione in bilancio delle citate entrate. Solo nei primi giorni di giugno sono state definite le modalità di riparto del Fondo Sperimentale di Riequilibrio con un accordo fra Governo ed Enti Locali. Quindi, prima di detta data, risultava impossibile definire anche solo a livello presuntivo le spettanze da federalismo, infatti la prima nota sulle spettanze 2011 è apparsa sul sito del Ministero il 20/06/2011.
Venendo allo specifico, si evidenzia che i trasferimenti fiscalizzati e derivanti da compartecipazione I.V.A. e compartecipazione al Fondo Sperimentale di Riequilibrio ammontano ad € 21.498.855,40 a fronte di trasferimenti consolidati nel 2010 pari ad € 25.323.662,00.
Ai 25.323.662,00 di euro vanno, per il 2011, sottratti i tagli ai trasferimenti (pari ad € 2.773.512,49) e la somma di € 386.664,94 corrisposta per il solo 2010. Pertanto, le spettanze da federalismo attese sono pari ad € 22.163.484,57. Quanto invece comunicato dal Ministero ammonta ad € 21.498.855,40, quindi con un introito inferiore di oltre € 600.000,00.
Nei trasferimenti fiscalizzati sono da annoverarsi tutti i contributi ordinari compresa la compartecipazione IRPEF ed i trasferimenti compensativi per I.C.I. da abitazione principale e altri contributi generali tra cui i contributi per I.V.A. trasporti e per I.V.A. sui servizi esternalizzati. La compartecipazione IRPEF pur essendo fino al 2010 corrisposta dallo Stato, andava iscritta tra le poste del Titolo I del Bilancio in quanto per sua natura “imposta” alla stregua di quella che sarà la compartecipazione I.V.A..
Pertanto, quando si afferma che l’Ente avrebbe ricevuto 3.000.000 di euro in più si dimostra la non perfetta conoscenza delle tecniche contabili e della materia con il voluto intento di screditare l’operato tecnico prima di tutto.
Orbene, alla luce dei valori sopra riportati è chiaramente evidente che quanto fiscalizzato e trasferibile all’Ente risulta inferiore di oltre € 600.000 rispetto al dovuto.
Vogliamo ancora parlare di maggiori trasferimenti erariali?
Vogliamo ancora parlare di riduzione della tariffazione TARSU, quando in precedenza si sono commesse illegittimità, pure a voler tacere delle mancate riscossioni accumulatesi negli anni?”.
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