L’annata 2011 si profila per l’agricoltura pugliese l’annata più nera che si sia mai registrata da decenni. Un crollo dei prezzi di tutti i prodotti del territorio così drastico da influire in modo pesantissimo sui redditi delle famiglie in modo irreversibile su molte aziende; ancora e soprattutto oggi risentiamo degli effetti delle annate scorse.
Ciò nonostante i costi alla produzione continuano a lievitare, non solo per effetto dell’aumento dei carburanti, dei concimi o dei fitofarmaci,che come stimato continueranno ad aumentare negli anni.
L'agricoltura in questo periodo di crisi e presumibilmente con una nuova fase di recessione all'orizzonte , può e deve essere il salvagente per tante famiglie pugliesi, visto che il terziario non è mai decollato, il settore manufatturiero ed industriale sembra ormai certo, si avvia alla chiusura.
L'agricoltura in questo periodo di crisi e presumibilmente con una nuova fase di recessione all'orizzonte , può e deve essere il salvagente per tante famiglie pugliesi, visto che il terziario non è mai decollato, il settore manufatturiero ed industriale sembra ormai certo, si avvia alla chiusura.
I dati statistici che proponiamo sono catastrofici , infatti :
In Italia il prezzo dei prodotti agricoli è determinato dalla Grande Distribuzione Organizzata che controlla il 70% delle vendite.
Il reddito derivante dalle attività agricole è sistematicamente inferiore alla media dei settori extragricoli e la sopravvivenza delle famiglie che vivono di agricoltura dipende da redditi extra aziendali, come i sussidi di disoccupazione.
Ogni giorno in Europa chiudono 600 aziende agricole e nei prossimi 4 anni 750 mila lavoratori agricoli rischiano di scomparire.
Nel 2010 le pesche in Puglia sono state pagate agli agricoltori in media 33 centesimi di euro al kg., a fronte di un costo di produzione che oscilla dai 36 ai 40 centesimi.
La dinamica dei prezzi al ribasso ingenera un circolo perverso che spinge gli agricoltori a produrre al costo più basso possibile, con le conseguenze negative sulle qualità dei prodotti che questo comporta.
L’agricoltura non può essere ridotta a pura competizione sul mercato. La produzione di beni agroalimentari e la salvaguardia del territorio rurale hanno una funzione sociale che va tutelata. Ma la politica stenta a mettere i problemi dell’agricoltura al centro della propria agenda perché il settore agricolo impiega solo il 5% della popolazione e produce meno del 3% del PIL.
Secondo noi una risposta rapida potrebbe venire dal Turismo unito alla creazione di mercati locali a km 0 , che formano una coppia vincente contro la crisi.
La Rete GAS Puglia sta girando per la Puglia questa estate con il progetto "La strada dei sapori di Puglia" proprio per diffondere tra i cittadini e produttori locali la cultura dei gruppi di acquisto solidale come risposta alla crisi e come forma versatile di aggragazione di famiglie per effettuare acquisti collettivi i quali garantiscono un connubio fortissimo tra qualità e prezzo. Il tutto da sommarsi alla certezza di acquistare prodotti provenienti dalle nostre terre. I turisti che abbiamo incontrato hanno mostrato interesse ad acquistare i prodotti pugliesi dopo aver verificato quanto alta è la qualità . Tutto questo noi crediamo che sia importante ma onestamente stiamo verificando che è insufficente, quasi in tutti i posti in cui siamo stati (anche grandi centri turistici) il poco interesse delle istituzioni è palpabile sono pochi gli amministratori locali che conoscono i G.A.S. ancor meno si rendono conto del problema che incombe su tutto il settore agricolo pugliese. Il nostro impegno rimarrà sempre gratuito e trasparente per la collettività ma riteniamo scandaloso che nonostante i tanti assessorati all'agricoltura (regionali, provinciali e comunali) , i tanti Gruppi di azione locale finanziati per la maggiorparte con soldi pubblici non abbiano attuato nessun intervento valido per il settore. Possiamo contare tanti progetti sui mercati a Km 0 , tanti studi ma dobbiamo rilevare che secondo noi i risultati se ci sono sono per il momento insufficenti.
Michele Uva
Responsabile Rete GAS Puglia
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