In questi giorni, abbiamo assistito ad un “dibattito” riguardante la questione dei ricorsi avverso il trasferimento del mercato settimanale, cause perse dal Comitato Quartiere Libero e pagate dal Comune.
Non entriamo nel merito della questione, perché ciò è stato fatto egregiamente dal nostro Consigliere comunale, Dott. Inchingolo, le cui perplessità sono state confermate da quanto dichiarato dall’Avv. Ingravalle.
Tale questione ha surriscaldato gli animi del gruppo consiliare di Andria 2010 e del consigliere Lullo.
L’intervento del gruppo di Andria 2010 è il classico intervento di chi cerca di arrampicarsi sugli specchi, non affrontando la questione oggetto della disputa. Per esempio, che significa “Ed a questo punto chiediamo al consigliere Inchingolo, a proposito di stile, chi gli ha fornito una determinazione dirigenziale…”. Non è forse diritto di qualsiasi consigliere comunale visionare gli atti del Comune? O forse le determinazioni in questione sono coperte da chissà quale segreto di stato? Tralasciando il contenuto, il linguaggio utilizzato non è stato certamente dei migliori. Il gruppo Andria 2010 non si smentisce mai, perché, quando non ha motivazioni politiche da utilizzare, ci ha abituati a un linguaggio arrogante ed offensivo, che non dovrebbe appartenere a chi si fa promotore di un cambiamento epocale della nostra Città. L’ultima chicca che ci ha poi riservato quel gruppo consiliare, è quella del consigliere avv. Pollice, che ha proprio dimenticato che il credito del Comune verso il Comitato trova fondamento in ben due sentenze dell’Autorità Giudiziaria.
E veniamo al Consigliere Lullo.
Anche il consigliere Lullo si è attenuto alla linea del proprio gruppo consiliare, cioè quella di utilizzare un linguaggio offensivo, senza dare alcuna seria risposta.
Non si è affrontata nel merito la questione, ma si è passati a tirare in ballo persone e questioni personali che nulla hanno a che vedere con questa vicenda.
Innanzitutto, vogliamo ricordare al consigliere Lullo, che siamo ancora in una democrazia, in cui c’è la libertà di stampa, e che la Gazzetta del Mezzogiorno è libera di comporre i propri titoli, senza chiedere autorizzazioni a nessuno.
Non avendo motivazioni politiche con le quali smontare la tesi del consigliere Inchingolo, Lullo la butta sul privato.
Al consigliere Lullo evidenziamo che il Dr. Inchingolo, dopo anni di duro lavoro come medico ospedaliero a tempo pieno nell’unità operativa di Neurochirurgia dell'Ospedale di Andria, ha legittimamente maturato un sacrosanto diritto alla pensione (il cui importo è, per la verità, inferiore a quello "sparato" sulla stampa).
L'incarico, ormai scaduto, svolto presso una asl pugliese é maturato per criteri di professionalità ed esperienza, considerati necessari alla delega attribuitagli, quella di coordinare il settore territoriale dell'urgenza-emergenza.
Per continuare, il consigliere Lullo ha tirato in ballo anche una persona che nulla ha a che vedere con questa vicenda, cioè la Dott. Miracapillo del Movimento Consumatori. Quell’associazione ha sempre svolto opera meritoria nel fornire servizi ai consumatori, e considerato che mette a disposizione del Comune una persona per tre giorni a settimana, quanto percepito in virtù di una convenzione è niente rispetto alle migliaia di euro che quest’Amministrazione sperpera in contributi di varia specie. Anche in questo caso chiediamo a Lullo: che c’azzecca questa cosa?
Non contento del fango buttato, il consigliere Lullo ha chiamato in causa un’altra persona che nulla centrava con la questione, ossia l’ex Sindaco e componente del direttivo del nostro partito, Vincenzo Zaccaro. Anche qui però toppando alla grande, perchè volevamo ricordare al consigliere di centro-destra che vi è una norma che prevede che quando un amministratore pubblico viene assolto, è l'Ente Pubblico che paga il difensore. Caldarone è stato assolto e quindi era assolutamente legittimo che fosse il Comune a pagare la parcella del suo avvocato. Anzi, al consigliere va rammentato che se Zaccaro avesse quantificato le sue prestazioni a tariffa, ben più elevato sarebbe stato il compenso.
Insomma, una vera e propria caduta di stile da parte del gruppo di Andria 2010 e del consigliere Lullo.
Al nostro consigliere comunale rinnoviamo la più totale fiducia per il lavoro certosino di “vigilante della legalità”, che quotidianamente svolge e lo invitiamo ad andare avanti, con la frase che Virgilio, nella Divina Commedia, usa per descrivere gli ignavi: “Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna, non ragioniam di lor, ma guarda e passa.”.
f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà - Andria
Michele Lorusso - Valentina Lomuscio
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