“Il Medico, difatti, è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. A tal fine il medico e tenuto a promuovere una cultura civile tesa all’utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva” (art. 5 – Codice deontologico).
Si tratta della prevenzione primaria che associazioni, movimenti e singoli cittadini stanno promuovendo a Barletta, città che rischia di avere a breve una cementeria autorizzata a bruciare 65.000 tonnellate di combustibile da rifiuti all’anno.
Da cittadina e presidente dell’associazione Beni Comuni ho partecipato all’iniziativa e invitato ufficialmente gli enti promotori ad appoggiare quella che considero una vitale battaglia di responsabilità collettiva.
Credo che nella metafora della squadra calcistica usata dal Dirigente Sanitario Asl Bat, dott. Giovanni Gorgoni, spetti ai tifosi e all’intero staff della squadra, insieme, il ruolo di custodi dell’ambiente nel quale si gioca per permettere al bomber (il paziente) di fare sempre centro.
Ad onta dell’assenza delle istituzioni (ad eccezione delle ‘meteore’ Francesco Ventola e Maria Campese), numerosi i saluti, gli interventi e le testimonianze che, nonostante i problemi legati al taglio del turnover in reparti chiave, hanno evidenziato l’eccellenza del polo oncologico della Asl Bat.
‘Una Asl che sul territorio si distingue nell’attività di prevenzione secondaria grazie alla dotazione di macchinari all’avanguardia (Pet ma anche Tac, Mammografo, Scintografia) che favoriscono la diagnosi precoce. Risultato raggiunto grazie allo strenue impegno del dott. Francesco Salerno che con la mente, l’anima ed il cuore ha guidato il Dipartimento sino a renderlo fiore all’occhiello della sanità pugliese’, ha ricordato il dott. Pasquale Di Fazio, direttore Unità Operativa Complessa di Medicina Nucleare.
Ebbene, godiamo di una virtuosa realtà che pare, però, essere avulsa dall’ambiente circostante.
Eppure i dati parlano chiaro. La LILT, associazione promotrice, ‘vanta’ un considerevole numero di iscritti, l’equipe medica serve un bacino di utenti in costante aumento e Barletta, dagli studi a disposizione, non gode certo di buona salute essendo identificata, ai sensi del Piano Regionale di Qualità dell'Aria, come zona C, area critica da risanare.
A breve verranno resi noti i primi dati del Registro Tumori, alcuni dei quali, in seguito alla validazione ottenuta dall’AIRTUM (Associazione Italiana Registro Tumori), sono stati presentati ieri. L’auspicio è che quanto prima vengano promossi e avviati studi epidemiologici in grado di rilevare la distribuzione e la frequenza di tutte malattie e degli eventi di rilevanza sanitaria nella popolazione del territorio della sesta provincia.
In attesa di ciò, chiediamo alla Asl Bat ma anche all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Bat, rappresentato dal presidente, dott. Benedetto Delvecchio, di esserci accanto, in via preventiva, nella difesa della nostra comunità.
Ricordiamo che la Asl Bat è uno dei soggetti accreditati alla Conferenza di Servizi nel procedimento regionale che rilascerà o meno l’AIA (autorizzazione integrata ambientale) alla Buzzi Unicem per il coincenerimento di considerevoli quantità di rifiuti. Saremo presenti anche noi, augurandoci di avere accanto i nostri medici. Ci auguriamo anche che tutti accolgano l’invito di Mons. Filippo Salvo, nostro sostenitore: ‘interroghiamoci sulla qualità del mondo in cui viviamo. Non limitiamoci a lamentarci dei disagi sociali ed economici ma promuoviamo, tutti, un cambio di mentalità per favorire stili di vita rispettosi dell’ambiente’.
Sabrina Salerno
Si tratta della prevenzione primaria che associazioni, movimenti e singoli cittadini stanno promuovendo a Barletta, città che rischia di avere a breve una cementeria autorizzata a bruciare 65.000 tonnellate di combustibile da rifiuti all’anno.
Da cittadina e presidente dell’associazione Beni Comuni ho partecipato all’iniziativa e invitato ufficialmente gli enti promotori ad appoggiare quella che considero una vitale battaglia di responsabilità collettiva.
Credo che nella metafora della squadra calcistica usata dal Dirigente Sanitario Asl Bat, dott. Giovanni Gorgoni, spetti ai tifosi e all’intero staff della squadra, insieme, il ruolo di custodi dell’ambiente nel quale si gioca per permettere al bomber (il paziente) di fare sempre centro.
Ad onta dell’assenza delle istituzioni (ad eccezione delle ‘meteore’ Francesco Ventola e Maria Campese), numerosi i saluti, gli interventi e le testimonianze che, nonostante i problemi legati al taglio del turnover in reparti chiave, hanno evidenziato l’eccellenza del polo oncologico della Asl Bat.
‘Una Asl che sul territorio si distingue nell’attività di prevenzione secondaria grazie alla dotazione di macchinari all’avanguardia (Pet ma anche Tac, Mammografo, Scintografia) che favoriscono la diagnosi precoce. Risultato raggiunto grazie allo strenue impegno del dott. Francesco Salerno che con la mente, l’anima ed il cuore ha guidato il Dipartimento sino a renderlo fiore all’occhiello della sanità pugliese’, ha ricordato il dott. Pasquale Di Fazio, direttore Unità Operativa Complessa di Medicina Nucleare.
Ebbene, godiamo di una virtuosa realtà che pare, però, essere avulsa dall’ambiente circostante.
Eppure i dati parlano chiaro. La LILT, associazione promotrice, ‘vanta’ un considerevole numero di iscritti, l’equipe medica serve un bacino di utenti in costante aumento e Barletta, dagli studi a disposizione, non gode certo di buona salute essendo identificata, ai sensi del Piano Regionale di Qualità dell'Aria, come zona C, area critica da risanare.
A breve verranno resi noti i primi dati del Registro Tumori, alcuni dei quali, in seguito alla validazione ottenuta dall’AIRTUM (Associazione Italiana Registro Tumori), sono stati presentati ieri. L’auspicio è che quanto prima vengano promossi e avviati studi epidemiologici in grado di rilevare la distribuzione e la frequenza di tutte malattie e degli eventi di rilevanza sanitaria nella popolazione del territorio della sesta provincia.
In attesa di ciò, chiediamo alla Asl Bat ma anche all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Bat, rappresentato dal presidente, dott. Benedetto Delvecchio, di esserci accanto, in via preventiva, nella difesa della nostra comunità.
Ricordiamo che la Asl Bat è uno dei soggetti accreditati alla Conferenza di Servizi nel procedimento regionale che rilascerà o meno l’AIA (autorizzazione integrata ambientale) alla Buzzi Unicem per il coincenerimento di considerevoli quantità di rifiuti. Saremo presenti anche noi, augurandoci di avere accanto i nostri medici. Ci auguriamo anche che tutti accolgano l’invito di Mons. Filippo Salvo, nostro sostenitore: ‘interroghiamoci sulla qualità del mondo in cui viviamo. Non limitiamoci a lamentarci dei disagi sociali ed economici ma promuoviamo, tutti, un cambio di mentalità per favorire stili di vita rispettosi dell’ambiente’.
Sabrina Salerno
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