“SGOMBERO di locali pericolanti” e “Requisizione di un edificio del Demanio dello Stato per garantire il diritto all’abitazione di 18 nuclei familiari della cittadina salinara”. Queste le 2 ordinanze disposte dall’Amministrazione Comunale di Margherita di Savoia PER “garantire e tutelare l’incolumità pubblica e privata”, ed evitare così una presunta catastrofe.
Il Comune di Margherita di Savoia, infatti, il 30 gennaio scorso, con l’ordinanza n°17/2012 ha disposto lo sgombero immediato dei locali della ex scuola media e del mercato coperto dal Comune, fino a quel momento occupati da 18 nuclei familiari, in quanto dichiarati pericolanti dal Genio Civile della Provincia BAT e dall’Ufficio Tecnico Comunale. L’ordinanza di sgombero ha creato un disagio sociale tra le famiglie che, all’improvviso, si sono ritrovate senza una casa. Ma, dal canto suo, l’Amministrazione si è attivata per cercare una soluzione abitativa per le famiglie sgomberate.
A seguito di un controllo della situazione immobiliare locale, per valutare quali edifici potessero essere adeguati ad accogliere le famiglie rimaste senza abitazione, è stato individuato come idoneo un immobile di proprietà del Demanio dello Stato e dato in concessione ai Padri Trinitari di Andria, i quali utilizzano l’edificio solo durante i mesi estivi per dare ospitalità ai disabili. E’ stata quindi emessa un’ordinanza di requisizione immediata dell’ufficio fino al 31-12-2013 (la requisizione, a differenza dell’espropriazione, è un atto giuridico con cui si priva un soggetto dei suoi diritti di possesso di un bene solo per gravi ed urgenti necessità pubbliche).
Comprendendo l’importanza dei servizi resi dall’Istituto e quindi per garantirne le attività, nonostante la requisizione, l’Amministrazione Comunale si è adoperata per mettere a disposizione alcune strutture recettive del Comune, a cui i Padri Trinitari si sarebbero potuti appoggiare per continuare tranquillamente a svolgere le proprie attività. “Il 10 Febbraio scorso, i rappresentanti dell’Amministrazione e dell’Istituto hanno partecipato ad un sopralluogo presso l’edificio, e nella stessa occasione – si legge nel verbale – entrambi le parti stabilivano che la consegna dell’immobile sarebbe avvenuta il 16 Febbraio 2012”. Ma, contrariamente agli accordi presi, il 13 Febbraio, l’Istituto ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia chiedendo di annullare l’ordinanza di requisizione e di sospenderne immediatamente l’efficacia. Il TAR, due giorni dopo, con l’ordinanza n°100/2012 del 15 Febbraio, ha accolto la domanda di sospensione inaudita altera parte, cioè non ascoltata l’altra parte, quindi, l’Amministrazione Comunale di Margherita di Savoia.
E, dunque, lo stesso giorno, il 15 Febbraio, il Comune ha chiesto la difesa legale all’Avvocatura dello Stato di Bari, in quanto il Sindaco, nell’adozione delle due ordinanze, ha agito in qualità di ufficiale di Governo, secondo quanto stabilito dall’art. 54 del Dlgs. 267/2000.
(A cura di Vincenzo Riontino Fonte : Stato Quotidiano)
Il Comune di Margherita di Savoia, infatti, il 30 gennaio scorso, con l’ordinanza n°17/2012 ha disposto lo sgombero immediato dei locali della ex scuola media e del mercato coperto dal Comune, fino a quel momento occupati da 18 nuclei familiari, in quanto dichiarati pericolanti dal Genio Civile della Provincia BAT e dall’Ufficio Tecnico Comunale. L’ordinanza di sgombero ha creato un disagio sociale tra le famiglie che, all’improvviso, si sono ritrovate senza una casa. Ma, dal canto suo, l’Amministrazione si è attivata per cercare una soluzione abitativa per le famiglie sgomberate.
A seguito di un controllo della situazione immobiliare locale, per valutare quali edifici potessero essere adeguati ad accogliere le famiglie rimaste senza abitazione, è stato individuato come idoneo un immobile di proprietà del Demanio dello Stato e dato in concessione ai Padri Trinitari di Andria, i quali utilizzano l’edificio solo durante i mesi estivi per dare ospitalità ai disabili. E’ stata quindi emessa un’ordinanza di requisizione immediata dell’ufficio fino al 31-12-2013 (la requisizione, a differenza dell’espropriazione, è un atto giuridico con cui si priva un soggetto dei suoi diritti di possesso di un bene solo per gravi ed urgenti necessità pubbliche).
Comprendendo l’importanza dei servizi resi dall’Istituto e quindi per garantirne le attività, nonostante la requisizione, l’Amministrazione Comunale si è adoperata per mettere a disposizione alcune strutture recettive del Comune, a cui i Padri Trinitari si sarebbero potuti appoggiare per continuare tranquillamente a svolgere le proprie attività. “Il 10 Febbraio scorso, i rappresentanti dell’Amministrazione e dell’Istituto hanno partecipato ad un sopralluogo presso l’edificio, e nella stessa occasione – si legge nel verbale – entrambi le parti stabilivano che la consegna dell’immobile sarebbe avvenuta il 16 Febbraio 2012”. Ma, contrariamente agli accordi presi, il 13 Febbraio, l’Istituto ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia chiedendo di annullare l’ordinanza di requisizione e di sospenderne immediatamente l’efficacia. Il TAR, due giorni dopo, con l’ordinanza n°100/2012 del 15 Febbraio, ha accolto la domanda di sospensione inaudita altera parte, cioè non ascoltata l’altra parte, quindi, l’Amministrazione Comunale di Margherita di Savoia.
E, dunque, lo stesso giorno, il 15 Febbraio, il Comune ha chiesto la difesa legale all’Avvocatura dello Stato di Bari, in quanto il Sindaco, nell’adozione delle due ordinanze, ha agito in qualità di ufficiale di Governo, secondo quanto stabilito dall’art. 54 del Dlgs. 267/2000.
(A cura di Vincenzo Riontino Fonte : Stato Quotidiano)
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