“Le denunce odierne del “Consorzio Puglia Turismi“ e di
Federcultura, sulla sostanziale inconsistenza di una reale politica di
promozione turistica della Puglia, confermano quanto già segnalato da altri
protagonisti non meno attendibili del settore, insieme smentendo le
trionfalistiche auto-celebrazioni dell’assessore regionale al Turismo prof.ssa
Godelli, spasmodicamente e talora anche sgradevolmente impegnata a rivendicare
inesistenti meriti della sua sempre più costosa protesi detta
“Pugliapromozione”.
Affidate a regie non professionali, selezionate con criteri
che un noto sociologo comunista ha documentato essere non imparziali, le
straordinarie potenzialità turistiche della nostra Regione sono in gran parte
vanificate, tant’è che il settore si attesta da noi intorno al 7% di PIL, a
fronte di una media nazionale dell’11%, per non parlare di picchi fino al 17%
raggiunti da Regioni come il Trentino.
In passato ho denunciato, per esempio, il pasticciaccio
della Borsa Internazionale del Turismo Religioso, che funzionava benissimo
prima di essere capoticamente smontata per poi essere riproposta con costi più
alti e con risultati molto più modesti. Oggi leggo con autentico sconcerto che
la prof.ssa Godelli si oppone con motivazioni vetero-ideologiche alla
realizzazione di campi da golf che garantirebbero, con un turismo di qualità,
quella destagionalizzazione che rappreesenta la vera sfida, finora
colpevolmente mancata, delle nostre politiche turistiche.
Si imporrebbe una riflessione seria, se la prof.ssa Godelli
non si arroccasse sistematicamente nella difesa anche dell’indifendibile.”
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