Il candidato sindaco di Trani ha aperto ufficialmente la sua campagna elettorale
“Ci batteremo per un’amministrazione né migliore, né peggiore, ma certamente diversa. Vogliamo fortemente lacerare l’intreccio di interessi precostituiti che può soffocare la città per avviare la tessitura della grande tela degli interessi condivisi”. È uno dei messaggio lanciati da Ugo Operamolla durante l’emozionante e coinvolgente evento che si è tenuto nella gremitissima sala del cinema Impero e che ha segnato l’apertura ufficiale della sua campagna elettorale.
Il primo pensiero del candidato sindaco di Trani è andato ai volontari dell’Oer, colpiti dall’incendio doloso che ha mandato in fumo due ambulanze e un’auto medica. “Sono indignato, è un episodio gravissimo, vorrei che tutti insieme esprimessimo solidarietà ai volontari e ci impegnassimo a sostenere un’associazione meritoria come l’Oer per fare in modo che presto possa tornare alla propria nobile attività”.
Dopo la sentita e doverosa parentesi, Operamolla è tornato alla politica: “Non siamo un blocco monolitico”, ha ammesso il candidato sindaco, riferendosi alla coalizione che sostiene la sua candidatura, composta da Sinistra Ecologia e Libertà, Verdi, Italia dei Valori, Partito Socialista, le associazioni e i movimenti Etica e Politica, Liberamente Democratici e Il Vaso di Pandora, ma anche dal Terzo Polo, vale a dire Udc, Mpa, Futuro e Libertà, Trani Futura e Liberal, presenti in sala con i loro rappresentanti. “La differenziazione delle posizioni, la pluralità dei punti di vista sono convinto rappresentino la forza di questa squadra eterogenea, che non intende semplicemente sostituire un gruppo dirigente con un altro, ma vuole introdurre un modo diverso di intendere l’amministrazione della città. E per raggiungere questo obiettivo dobbiamo essere capaci di guardare oltre gli steccati politici e i personalismi”. “Io stesso”, ha sottolineato Operamolla, interrotto più volte nel suo discorso dagli applausi, “non ritengo di avere ambizioni politiche o di guidare un progetto politico in senso stretto. Questo non vuol dire essere qualunquisti, ma essere impegnati solo ed esclusivamente affinché la nostra città abbia quel ruolo importante che le compete a livello provinciale e regionale. Lavoreremo per coniugare le esigenze degli agricoltori e dei pescatori, il turismo e la cultura, la vivibilità e la socialità, la produzione e il rispetto dell’ambiente. Urge una sensibilità sociale che protegga le fasce deboli della popolazione e bisogna incentivare gli investimenti e le attività produttive perché questo significa creare nuovi posti di lavoro e prospettive per i nostri giovani”.
E a proposito dei giovani Operamolla dimostra di avere le idee chiarissime: “Possiamo contare su un gruppo composto da giovani e meno giovani, con i primi pronti ad attingere dall’esperienza dei secondi e con i più esperti ben disposti a mettere a disposizione il proprio bagaglio di vissuto e conoscenza. Sono ben lieto di poter contare su tanti giovani pronti a sposare il nostro progetto e ad amministrare Trani in modo serio e competente”.
Sulle motivazioni che lo hanno spinto ad impegnarsi in prima persona, Operamolla non ha dubbi: “Non ho mai smesso di indignarmi davanti alle occasioni che Trani continua a perdere e alle potenzialità che restano inespresse per la mancanza di idee. Ho ancora voglia di combattere e di provare il piacere del confronto. Sulla decisione hanno influito i miei giovani amici, che mi hanno fatto capire di aver bisogno di un punto di riferimento, il punto di riferimento di una classe dirigente nuova, diversa, capace: questo mi ha responsabilizzato molto. Non secondario si è rivelato il fattore sentimentale. Non dimentico mai di avere un debito nei confronti di Trani, città che mi ha fatto vivere serenamente insieme alla mia famiglia e mi ha fatto sentire circondato da tanto affetto. Ora è arrivato il momento di ricambiare. E in questo modo voglio abbattere due feticci della tipica pigrizia nostrana”, ha confidato il candidato sindaco, utilizzando simpaticamente due espressioni dialettali: “chi te lo fa fare?” e “che vai facendo?”. “Siamo fortemente convinti che solo nel grande giardino del benessere collettivo possa crescere la pianta del benessere individuale. Nessuno in questa città può pensare di stare bene se non stanno bene tutti, se non vengono tutelati i diritti di chiunque”.
“Stiamo tutti insieme”, ha concluso Operamolla, con un appello accorato, “affinché questo percorso non sia né di uno, né di pochi, ma sia di tutti affinché si possa stare meglio e credere in un futuro migliore”. Il calore e gli applausi convinti delle oltre seicento persone accorse al cinema Impero hanno testimoniato il gradimento per le idee di Operamolla e della sua coalizione. Tutto lascia presupporre che il consenso sia destinato ad aumentare esponenzialmente nel corso della campagna elettorale.
“Ci batteremo per un’amministrazione né migliore, né peggiore, ma certamente diversa. Vogliamo fortemente lacerare l’intreccio di interessi precostituiti che può soffocare la città per avviare la tessitura della grande tela degli interessi condivisi”. È uno dei messaggio lanciati da Ugo Operamolla durante l’emozionante e coinvolgente evento che si è tenuto nella gremitissima sala del cinema Impero e che ha segnato l’apertura ufficiale della sua campagna elettorale.
Il primo pensiero del candidato sindaco di Trani è andato ai volontari dell’Oer, colpiti dall’incendio doloso che ha mandato in fumo due ambulanze e un’auto medica. “Sono indignato, è un episodio gravissimo, vorrei che tutti insieme esprimessimo solidarietà ai volontari e ci impegnassimo a sostenere un’associazione meritoria come l’Oer per fare in modo che presto possa tornare alla propria nobile attività”.
Dopo la sentita e doverosa parentesi, Operamolla è tornato alla politica: “Non siamo un blocco monolitico”, ha ammesso il candidato sindaco, riferendosi alla coalizione che sostiene la sua candidatura, composta da Sinistra Ecologia e Libertà, Verdi, Italia dei Valori, Partito Socialista, le associazioni e i movimenti Etica e Politica, Liberamente Democratici e Il Vaso di Pandora, ma anche dal Terzo Polo, vale a dire Udc, Mpa, Futuro e Libertà, Trani Futura e Liberal, presenti in sala con i loro rappresentanti. “La differenziazione delle posizioni, la pluralità dei punti di vista sono convinto rappresentino la forza di questa squadra eterogenea, che non intende semplicemente sostituire un gruppo dirigente con un altro, ma vuole introdurre un modo diverso di intendere l’amministrazione della città. E per raggiungere questo obiettivo dobbiamo essere capaci di guardare oltre gli steccati politici e i personalismi”. “Io stesso”, ha sottolineato Operamolla, interrotto più volte nel suo discorso dagli applausi, “non ritengo di avere ambizioni politiche o di guidare un progetto politico in senso stretto. Questo non vuol dire essere qualunquisti, ma essere impegnati solo ed esclusivamente affinché la nostra città abbia quel ruolo importante che le compete a livello provinciale e regionale. Lavoreremo per coniugare le esigenze degli agricoltori e dei pescatori, il turismo e la cultura, la vivibilità e la socialità, la produzione e il rispetto dell’ambiente. Urge una sensibilità sociale che protegga le fasce deboli della popolazione e bisogna incentivare gli investimenti e le attività produttive perché questo significa creare nuovi posti di lavoro e prospettive per i nostri giovani”.
E a proposito dei giovani Operamolla dimostra di avere le idee chiarissime: “Possiamo contare su un gruppo composto da giovani e meno giovani, con i primi pronti ad attingere dall’esperienza dei secondi e con i più esperti ben disposti a mettere a disposizione il proprio bagaglio di vissuto e conoscenza. Sono ben lieto di poter contare su tanti giovani pronti a sposare il nostro progetto e ad amministrare Trani in modo serio e competente”.
Sulle motivazioni che lo hanno spinto ad impegnarsi in prima persona, Operamolla non ha dubbi: “Non ho mai smesso di indignarmi davanti alle occasioni che Trani continua a perdere e alle potenzialità che restano inespresse per la mancanza di idee. Ho ancora voglia di combattere e di provare il piacere del confronto. Sulla decisione hanno influito i miei giovani amici, che mi hanno fatto capire di aver bisogno di un punto di riferimento, il punto di riferimento di una classe dirigente nuova, diversa, capace: questo mi ha responsabilizzato molto. Non secondario si è rivelato il fattore sentimentale. Non dimentico mai di avere un debito nei confronti di Trani, città che mi ha fatto vivere serenamente insieme alla mia famiglia e mi ha fatto sentire circondato da tanto affetto. Ora è arrivato il momento di ricambiare. E in questo modo voglio abbattere due feticci della tipica pigrizia nostrana”, ha confidato il candidato sindaco, utilizzando simpaticamente due espressioni dialettali: “chi te lo fa fare?” e “che vai facendo?”. “Siamo fortemente convinti che solo nel grande giardino del benessere collettivo possa crescere la pianta del benessere individuale. Nessuno in questa città può pensare di stare bene se non stanno bene tutti, se non vengono tutelati i diritti di chiunque”.
“Stiamo tutti insieme”, ha concluso Operamolla, con un appello accorato, “affinché questo percorso non sia né di uno, né di pochi, ma sia di tutti affinché si possa stare meglio e credere in un futuro migliore”. Il calore e gli applausi convinti delle oltre seicento persone accorse al cinema Impero hanno testimoniato il gradimento per le idee di Operamolla e della sua coalizione. Tutto lascia presupporre che il consenso sia destinato ad aumentare esponenzialmente nel corso della campagna elettorale.
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