In
questo momento storico, come mai prima d’ora, è forte il bisogno di
chiarezza e di correttezza dei comportamenti, soprattutto in politica.
Da più parti si alzano chiare ed autorevoli voci che esprimono il
bisogno di recuperare una adeguata moralità dalla quale non può
prescindere la competizione elettorale, a partire dall’atteggiamento dei
candidati sindaci.
Si
potrebbe dire che può bastare seguire le norme in materia ma, se è vero
che la legge è il minimo etico, ben altro si può chiedere agli uomini,
ben altro ci si deve aspettare da chi si propone per essere Primo
Cittadino.
Queste
le ragioni che mi inducono a proporre agli altri candidati alla carica
di Sindaco della nostra Città, alcune regole che indirizzino i
comportamenti di ciascuno nella convinzione, anzi certezza, di
incontrare la condivisione di tutti.
“In
occasione delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio p.v. al fine
di stabilire il giusto rapporto tra la politica e la Gente, orientato a
garantire una campagna elettorale seria, leale e di confronto sui
programmi, i candidati a Sindaco di Canosa, si impegnano pubblicamente
a:
1) privilegiare sempre le ragioni delle idee e dei programmi nella ricerca del consenso;
2) condurre una campagna elettorale sobria e rispettosa delle difficoltà che la gente comune vive in questo momento storico;
3) non attaccare l’avversario politico sul piano personale per ferirne la dignità;
4) non
usare la sudditanza ed il ricatto psicologico e non usare il denaro per
condizionare scorrettamente o “comprare” il favore dell’elettorato con
strumentali rimborsi spese ed innumerevoli rappresentanti di lista;
5) rispettare gli spazi elettorali previsti evitando di imbrattare la Città;
6) non
far sostare donne, uomini e giovani, dinanzi ai seggi elettorali, al
fine di assicurare la serenità nell’esercizio del diritto di voto;
7) far rispettare le regole elettorali dai partiti, movimenti e liste;
8) invitare i candidati consiglieri alla coerenza con le suddette indicazioni.
Tutto
potrebbe essere riassunto, rendendo non necessario quanto sopra, nella
richiesta di rispettare alla lettera le leggi vigenti ed i regolamenti
attuativi: in fondo solo questo è quello che viene raccomandato.
Se tale proposta, come credo, sarà condivisa, a tali regole manca probabilmente un epilogo: la sanzione per
chi non le rispetta. Ma un codice etico non può che prevedere che la
condanna venga dagli stessi “garantiti” da un simile strumento: i
Cittadini. Valuteranno loro con il loro voto, giudici attenti e ci
auguriamo severi.
Il candidato Sindaco per il centrodestra, dott. Sabino CAPORALE
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