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sabato 16 giugno 2012

BISCEGLIE : Gastroenterite, muore neonato sette medici nel registro degli indagati

Disposta autopsia: il piccolo è deceduto il 12 giugno. Il reato contestato:cooperazione in omicidio colposo

Sarà l’autopsia a stabilire perché un bimbo di appena sette mesi sia morto, il 12 giugno scorso, dopo un’inutile corsa all’ospedale di Bisceglie. Tutto per quella che sembrava una banale gastroenterite, peraltro piuttosto frequente nei neonati. Mentre sette tra medici dell’ospedale di Bisceglie e pediatra di base sono finiti iscritti nel registro degli indagati della procura di Trani, con l’accusa di cooperazione in omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto in vista proprio dell’esame autoptico disposto, ieri mattina, dalla pm Mirella Conticelli, per accertare cosa sia successo al piccolo Giovanni (nome di fantasia), portato dai genitori da Trani al pronto soccorso del «Vittorio Emanuele II» di Bisceglie in preda a forti coliche, il 10 e il 12 giugno scorsi. Al pronto soccorso il bimbo era stato visitato già domenica scorsa, ma era stato dimesso dopo poco, perché non gli sarebbe stato riscontrato nulla di grave. I problemi erano continuati e i genitori, lunedì, lo avevano portato dal pediatra di base. Anche quest’ultimo, però, li aveva tranquillizzati.
La mattina del 12, in preda a coliche sempre più forti, i genitori erano ritornati al pronto soccorso di Bisceglie. Secondo quanto denunciato ai carabinieri di Bisceglie, però, avrebbero atteso due ore prima che il bambino venisse visitato e preso in cura da qualcuno. Dopo altre due ore, il piccolo era morto. L’avvocato che assiste la coppia di Trani, Massimiliano de Gennaro, ora dice: «I genitori del piccolo, che non aveva ancora sette mesi, vogliono solo conoscere la verità, non cercano colpevoli. Vogliono soltanto capire - tiene a sottolineare il legale - perché il loro primo e unico figlio, che era sanissimo, sia morto». L’incarico per l’autopsia, che dovrebbe essere eseguita la prossima settimana, è stato affidato ieri mattina al medico legale Biagio Solarino, che si avvarrà della consulenza del pediatra Nicola Laforgia. I periti dovranno dire - sia sulla base dell’esame autoptico che delle cartelle cliniche già sequestrate dai carabinieri all’ospedale di Bisceglie - se ci siano state condotte omissive o commissive da parte dei medici che hanno assistito, in momenti diversi, il bimbo. Nel registro degli indagati sono finiti i nomi del pediatra di base, dei medici del pronto soccorso e poi quello dei pediatri e dell’anestesista che hanno visitato il bambino durante le due visite all’ospedale biscegliese.

Carmen Carbonara
Fonte : Corriere

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