Disposta autopsia: il piccolo è deceduto il 12 giugno. Il reato contestato:cooperazione in omicidio colposo
La mattina del 12, in preda a coliche sempre più forti,
i genitori erano ritornati al pronto soccorso di Bisceglie. Secondo
quanto denunciato ai carabinieri di Bisceglie, però, avrebbero atteso
due ore prima che il bambino venisse visitato e preso in cura da
qualcuno. Dopo altre due ore, il piccolo era morto. L’avvocato che
assiste la coppia di Trani, Massimiliano de Gennaro, ora dice: «I
genitori del piccolo, che non aveva ancora sette mesi, vogliono solo
conoscere la verità, non cercano colpevoli. Vogliono soltanto capire -
tiene a sottolineare il legale - perché il loro primo e unico figlio,
che era sanissimo, sia morto». L’incarico per l’autopsia, che dovrebbe
essere eseguita la prossima settimana, è stato affidato ieri mattina al
medico legale Biagio Solarino, che si avvarrà della consulenza del
pediatra Nicola Laforgia. I periti dovranno dire - sia sulla base
dell’esame autoptico che delle cartelle cliniche già sequestrate dai
carabinieri all’ospedale di Bisceglie - se ci siano state condotte
omissive o commissive da parte dei medici che hanno assistito, in
momenti diversi, il bimbo. Nel registro degli indagati sono finiti i
nomi del pediatra di base, dei medici del pronto soccorso e poi quello
dei pediatri e dell’anestesista che hanno visitato il bambino durante le
due visite all’ospedale biscegliese.
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