Questa sera 25 giugno, i consiglieri del gruppo d’opposizione “Vie Nuove”, Anna Maria Tarantino, Pasquale Lamacchia e Carlo Storelli
hanno hanno organizzato in viale Vittorio Veneto un’assemblea pubblica per riferire alla cittadinanza del consiglio comunale sulla TARSU (tassa sui rifiuti) e sull'aumento del 50 % che tanto è indigesto ai cittadini.
I
consiglieri illustreranno i costi della filiera dello smaltimento
dei rifiuti, facendo emergere un aumento ingiustificato del 30% rispetto
ai comuni del Consorzio Sia, del quale Trinitapoli fa parte.
I
comuni del bacino ATO FG4 si sono incontrati il 3 aprile scorso per
stabilire le nuove tariffe TARSU, fissando da 61 euro a 84 euro il costo
per tonnellata di rifiuti da conferire in discarica. Dopo aver
esaminato le cartelle emesse dal Comune di Trinitapoli, i consiglieri di
minoranza hanno notato un costo di 107 euro a tonnellata: ciò
implicherebbe un guadagno ingiustificato per le casse comunali, in
quanto la TARSU, tassa che copre il servizio di raccolta e smaltimento
rifiuti, non può generare profitto.
Il
gruppo “Vie Nuove” ha così chiesto e ottenuto un consiglio comunale per
rendere nulle le cartelle Tarsu emesse e rivedere le tariffe, ma la maggioranza a rigettato la mozione e si rifiuta di ritirare le delibere.
Questo il fatto di cui parleranno i consiglieri, oggi si presume che si decideranno durante l'assemblea delle azioni di protesta contro l'amministrazione che fino ad oggi si rifiuta di ritirare le delibere , anche se il sindaco propone una commissione per rivedere gli atti e magari correggere i possibili errori che comunque lui ritiene non affatto dolosi ma esclusivamente amministrativi.
Le carte sono state lanciate la puntata è altissima ; in ballo c'è la credibilità delle parti, infatti è difficile spiegare che si è sbagliato due volte sulla stessa azione amministrativa la TARSU (tassa sui rifiuti) in due momenti distinti , a maggio quando con un interrogazione Piccinino - Brandi fece ritirare le delibere riscontrando un errore di calcolo (sull'aliquota da applicare dell'ecotassa) che però riportava l'aumento sempre al 50 %.
Il centro-sinistra accusato dai suoi stessi ex-compagni oggi riaccasati nel centro-destra di aver rovinato negli anni Trinitapoli, assapora la rivincita con questa azione di forza.
Infatti il comune ha due opzioni se dovesse riscontrare l'errore : ritirare la delibera oppure consentire ai consiglieri di fare un ricorso collettivo contro il comune.
Le conseguenze possono essere nel primo caso gravi per la maggioranza che si vedrà costretta presumibilmente a chiedere le dimissioni dell'assessore o a rimuovere il dirigente di settore. Oppure disastrose, davanti ad eventuali spese legali da pagare se il ricorso collettivo venisse accolto.
Dopo un anno di amministrazione Di Feo questo diventa un importante punto cruciale , forse la battaglia decisiva che può smontare la tanto acclamata "Rinascita Trinitapolese" ed avviare la rifondazione politica di una nuova classe dirigente di senistra.
Altro
tema da discutere sarà quello della raccolta “porta a porta”: secondo
Tarantino, Lamacchia e Storelli, infatti, il servizio di raccolta, che
dovrebbe far diminuire sensibilmente il costo in bolletta per i
cittadini, sarebbe rimasto stazionario e non avrebbe ottenuto la soglia
del 30% prevista; il costo del servizio è inoltre aumentato da 700.000
euro a 1.640.000 euro.
I
consiglieri di minoranza invitano i cittadini a partecipare all'assemblea pubblica di oggi , durante la quale si deciderà nel
merito con i cittadini.
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