Stiamo
continuando a sollecitare tutti i residenti del quartiere a svolgere
correttamente, con regolarità, impegno e qualche sacrificio il nuovo servizio
di raccolta differenziata partito lo scorso 1° settembre.
A fronte di questo impegno civico, però, non possiamo
tacere alcune situazioni a dir poco incresciose che avrebbero potuto essere
tollerate nei primi giorni di partenza del nuovo servizio ma che ora, a
distanza di molti giorni, sono sinonimo di un vero e proprio disservizio e di
inadempienza da parte dei gestori. Nella giornata di mercoledì 12 settembre
u.s. si è addirittura verificata la situazione più drammatica: i contenitori
dell’umido sono stati svuotati addirittura alle ore 21,15 di sera quando le
regole sono ben altre e ciò avrebbe dovuto avvenire sin dalla mattinata. Non
stiamo quì a raccontare cosa abbia comportato questo ritardo, anche perché
scrivere delle puzze è un conto, respirarle è altra cosa e forse qualcuno
dovrebbe respirare i residui dell’umido tenuti in casa alcuni giorni per capire
di cosa stiamo parlando ma evidentemente le puzze, ai piani alti, non arrivano.
Questo è stato solo un esempio delle numerose e
ripetute carenze di un servizio che per richiedere sforzi ai cittadini deve
essere esso per primo ineccepibile, continuativo e credibile altrimenti
significherebbe aver gettato al vento tanti milioni di euro.
In quanto al conferimento del vetro ad oggi campane
per la raccolta non se ne vedono e qualcuno forse si è messo in testa che gente
anziana possa trasportare queste pesanti buste contenenti contenitori in vetro
a distanza di chilometri. Pazzia pura.
Non entriamo nel merito delle altre numerose questioni
già ampiamente dibattute e ancora senza risposta, come il malfunzionamento del
numero verde e di altri numeri telefonici dove pure risponde qualcuno ma pare
che il foglietto sul quale vengono presi gli appunti sparisca magicamente e si
dissolva nel contenitore della carta.
Poiché viviamo in un ambiente dove è sempre molto
facile scaricare le responsabilità genericamente sulla collettività, sui
cittadini, sui quartieri e sulle categorie, senza mai individuare direttamente
le responsabilità e gli obblighi, chiediamo all’Assessore all’Ambiente
Francesco Lotito la convocazione immediata delle Associazioni andriesi,
compresa la nostra, per fare il punto della situazione e per evitare che chi
incassa i milioni continua a fare i
cavoli propri senza essere controllato e si scaricano sui cittadini
responsabilità altrui, anche se tra i cittadini ce ne sono alcuni che vanno
sicuramente sculacciati, proprio come bisognerebbe fare con molti politici e
dirigenti.
ATTENDIAMO FIDUCIOSI, ALTRIMENTI CI ADEGUEREMO E
NESSUNO VENGA POI A ROMPERCI .
Il Presidente: Pietro Carnicelli
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