La richiesta: "limite massimo di 30 km/h in tutte le aree residenziali, ad eccezione delle arterie a scorrimento veloce. 30 km/h significa offrire l’opportunità a chi conduce dei veicoli motorizzati di reagire prontamente ed evitare eventuali imprevisti che si possono verificare in strada: bambini che giocano, pedoni incauti, ciclisti sprovveduti o animali che attraversano all’improvviso."
Dal sito www.salvaciclisti.it parte l'iniziativa per ricordare al parlamento una delle richieste contenute nel disegno di legge "salvaciclisti" che aspetta ancora di essere discusso.
Qui il link per firmare la petizione online e qui un interessante documento di approfondimento in merito.
Un pedone può essere ucciso dall’imprudenza, dalla disattenzione, dalla non curanza, in ogni caso dall’eccessiva velocità . Per rendersene conto basta pensare che investire una persona a 50, a 75 o a 100 km/h equivale a spingerla giù dal balcone del terzo, del settimo o del tredicesimo piano di un palazzo. Le possibilità di sopravvivenza ad un impatto di questo tipo non serve neppure calcolarle.
Si stima che ridurre di un solo chilometro orario la velocità media nel nostro Paese farebbe diminuire la mortalità stradale del quattro per cento. Ridurre la velocità media di 20 km/h significa dimezzare i decessi sulla strada.
In 10 anni sono state oltre 10.000, tra ciclisti e pedoni, le vittime delle strade italiane a causa della velocità, è il momento di meritare il 30 e Lode: firma la petizione e diffondila.
Per info: http://bari.salvaiciclisti.it/2012/09/05/46/
Fonte : www.beppegrillo.it
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