UN’ALTRA BRUTTA STORIA DI SCARSO SENSO CIVICO E DEL
FALLIMENTO POLITICO DI CHI RAPPRESENTA L’INTERO TERRITORIO.
I CITTADINI? COSA 'E NIENTE.
Si sta consumando un’altra brutta storia tutta politica e
di scarsissimo valore civico ed istituzionale. Chi pensava che almeno in questi
momenti il parere, l’opinione, la valutazione dei cittadini potesse essere
minimamente tenuta in considerazione deve amaramente prendere atto che tutto
questo non solo non c’è stato ma addirittura su ciò si continua spudoratamente a
giocare sporco affermando di voler dare la parola al popolo mediante un
paventato percorso referendario del quale la politica non ne ha mai voluto
sapere al punto di negare quelle minime regole necessarie perché quel percorso
potesse essere intrapreso e portato a termine. Una grande confusione che sta spazzando via quel minimo
di credibilità istituzionale che, invece, proprio in questi momenti avrebbe
dovuto avere uno slancio e ricercare motivi e azioni di riscatto. Sulla storia
della provincia Bat non rimarrà molto da scrivere e mentre ci si affanna a voler
fare credere ai cittadini che le province di domani saranno ancora quelle di una
volta e quelle che sono ancora oggi, atteggiamento ingannevole, disonesto ed
ambiguo, molti comuni non hanno ancora deciso quale debba essere il loro destino
mentre molti altri ancora hanno sbagliato il compito in classe ed ecco che il
comune di Andria invece di presentarsi con una delibera di consiglio comunale
rispettosa del dettato normativo per evitare di finire d’”ufficio” accorpato con
la provincia di Foggia decide di fare una battaglia campanilistica,
atteggiamento così definito con parole chiare dal Ministro Patroni Griffi in una
sua recente intervista.
Lunedì prossimo tutti pensano di poter sballottare le
responsabilità alla Regione Puglia che non può certamente sostituirsi
all’autonomia dei comuni, quindi ha solamente il compito di raccogliere “le
carte” e di trasmetterle al Governo entro il termine in scadenza.
Intanto in tutta questa storia coloro che avrebbero
dovuto esercitare il proprio ruolo istituzionale, quindi i parlamentari del
territorio, tacciono e non fanno sapere nulla circa l’inesistente azione verso
il “loro” Governo al fine di consentire alle Comunità locali di
potersi eventualmente esprimere anche su una proposta alternativa che potesse
avere, però, fondamento giuridico e validità, cosa che ancora oggi non
esiste.
La Regione Puglia, quindi, farà
esattamente quello che la senatrice Dentamaro ha detto nell’incontro di Andria,
non potendo fare nulla di diverso, di contrario o di alternativo a quello che la
legge vigente ed il Governo sta chiedendo ed impone.
Andria, quindi, sarebbe già con un piede nella Fo...ggia,
anzi con tutti e due.
Quali saranno le dichiarazioni che ascolteremo dopo la
seduta di consiglio di lunedì prossimo?
Si attendono reazioni forti, soprattutto da parte dei
cittadini, ancora una volta trattati da cosa 'e niente.
Coordinamento Associazioni
Civiche Andriesi
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