«Lo
scioglimento anticipato del Consiglio Comunale di Barletta pone fine
nella maniera più forte all'esperienza di centrosinistra guidata dal
Sindaco Maffei.
In
questi mesi la coalizione ha vissuto reiterati momenti di difficoltà
non sempre chiari nei loro contorni politici: in controluce si vedeva la
forza di una lobby trasversale che voleva utilizzare l'esperienza di
governo come agente per i propri affari.
Era
necessario mettere un punto fermo. Si poteva farlo con un dibattito
pubblico e partecipato ma il modo prescelto, ovvero quello delle
dimissioni dei consiglieri nelle stanze di un pubblico ufficiale, è per
noi il modo peggiore per chiudere un'esperienza politica.
La
crisi di questa amministrazione, chiara ormai da tempo, doveva assumere
le forme del confronto limpido nei luoghi della rappresentanza,
giungendo, come era probabile, allo stesso risultato ma guadagnando in
chiarezza nei confronti della città.
Spiace
vedere che a questo errato modo di portare alle estreme conseguenze
un'esperienza logora, abbia preso parte anche un consigliere che
rappresentava questo partito nell'assise cittadina.
Il
merito doveva essere discusso pubblicamente. Il metodo, le dimissioni
davanti al notaio, hanno ammazzato ogni forma possibile di confronto.
Prendiamo
le distanze da questo atteggiamento e ci faremo carico, come segreterie
provinciale e regionale di seguire direttamente l'evoluzione di questa
vicenda prendendo ad esempio le buone pratiche che stanno maturando
nelle Città di Genova, Cagliari, Napoli, Palermo e Milano, affinchè
queste possano arginare il politicismo e la dinamica degli "accordicchi"
ispirando un percorso nuovo anche nella città di Barletta.»
ANNALISA PANNARALE (Coordinatrice regionale Sel), VINCENZO BRUCOLI (Coordinatore provinciale Sel)

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