Alla fine di un travagliato percorso, nel Consiglio di
domani, finalmente avremo le risposte che aspettiamo dall’Amministrazione La
Salvia sulla condizione finanziaria e sul bilancio del nostro Comune.
Lo dico con dispiacere ma non pensavo di dover attendere
questo momento per ottenere il riscontro agli interrogativi espressi in una mia
formale richiesta presentata oltre tre mesi fa su una questione di tanto
interesse.
Con l’insediamento, la nuova maggioranza di centrosinistra,
l’Amministrazione ed il Sindaco La Salvia, in particolare, come è normale che
sia, si sono confrontati molto con il tema centrale utilizzato in campagna
elettorale, della corretta gestione delle risorse economiche e della capacità
di amministrare la nostra Comunità, individuando obiettivi e strategie.
Ingeneroso, per non dire offensivo e tanto altro, è stato il
giudizio a nostro e mio carico: affrettato? carente di elementi oggettivi e
soggettivi per un giudizio consapevole? prevenuto? volutamente e pervicacemente
cattivo?
Può non essere importante, non per i canosini, il senso di
tutto ciò. Certo un Sindaco che ha guidato le sorti della Città per 10 anni -
con i sacrifici con i quali altri, oggi, si stanno confrontando, provando sulla
loro pelle l’impegno totalizzante necessario -, credo non meritasse tale ben
servito, ma tant’è.
Per le ragioni di sostanza innanzi citate, 100 giorni fa ho
rivolto una interrogazione al mio successore La Salvia affinchè, fuori dal
pettegolezzo, che mal si si addice alle figure istituzionali, o delle gratuite
affermazioni, si desse conto della condizione del nostro Comune nelle forme più
congeniali ed affidabili, quelle scritte.
Una cosa è la campagna elettorale, altro è il cammino
amministrativo che non può non essere condizionato dai “conti”, dagli
investimenti programmati, dalla capacità di indebitamento.
Quindi il 14 luglio scorso ho chiesto ai sensi dell’art. 30
del Regolamento del Consiglio Comunale se:
1) dal 2002 ad oggi il nostro comune sia mai stato
dichiarato in dissesto finanziario; 2) se sia mai stato dichiarato
strutturalmente deficitario; 3) dal 2007 ad oggi quale sia stato l'andamento
del nostro comune in merito al rispetto dei vincoli del patto di stabilità; 4)
il bilancio consuntivo 2011 abbia presentato qualche elemento di criticità e
quale sia stato il risultato di gestione: avanzo, disavanzo o pareggio; 5) se a
quella data ci fossero debiti fuori bilancio da riconoscere; 6) quali fossero
gli indici di tassazione locale vigenti e se si avesse intenzione di
modificarli; 7) quale sia l'indice/capacità di indebitamento del nostro comune,
se quanto finora fatto fosse conforme alle norme vigenti, se vi sono ancora
margini/possibilità di indebitamento, ovviamente, per iniziative di
investimento; 8) a quanto ammontano (se esistenti) i lavori e/o spese
effettuate dalla precedente amministrazione senza copertura finanziaria.
Come avevo scritto, era importante allora avere risposte per
una più utile discussione in Consiglio, è ancora importante oggi ,nel rispetto
dei cittadini e delle tanto abusate promesse di partecipazione, correttezza e
trasparenza.
Senza presunzione e tema di smentita, le risposte sono
inequivocabili e spiegano il perché del silenzio, di un riscontro puntuale. Il
Comune di Canosa: 1) mai è stato dichiarato in stato di dissesto finanziario;
2) mai è stato dichiarato strutturalmente deficitario; 3) ha sempre rispettato
il patto di stabilità; 4) mai riscontrato criticità. Avanzo di 853 mila euro,
certificato; 5) nessun debito fuori bilancio; 6) la risposta è negli atti di
questi giorni come approvata dalla Giunta comunale; 7) rispetto al limite
dell'8% consentito per legge, il livello da noi utilizzato è stato pari al
2,35%, consentendo, perciò, ampi margini di disponibilità da valutare per
possibili investimenti; 8) mai nessun lavoro, mai nessuna spesa assunta senza
la necessaria copertura finanziaria.
Ognuno tragga le conclusioni, si spieghi perché si arriva a
fare un manifesto politico a spese pubbliche in cui dire e non dire, raccontare
subdole inesattezze se non chiare bugie al sol fine di screditare chi ha
amministrato precedentemente, mistificando la realtà ed ingannando i
concittadini.
Ho sempre offerto la mia più ampia disponibilità, ho sempre
voluto esercitare una opposizione critica e propositiva, avendo apprezzato
molto quella altrui utilmente orientata. Anche perciò ho sin qui evitato
qualsiasi confronto infruttuoso che potesse sembrare strumentale o, peggio,
dettato da calcolo utilitaristico a solo uso e consumo proprio. L’ho dichiarato
pubblicamente e personalmente sin dal passaggio delle consegne ricevendo spesso
da taluni attacchi inqualificabili.
Chi ha cuore, chi si sente radicato e legato
indissolubilmente alla propria Comunità (chi più di un Sindaco può esserlo?)
non potrà mai, sottolineo mai, barattare qualcosa che possa colpire coloro a
cui ha dedicato anni importanti della propria vita.
In 10 anni ogni sforzo è stato fatto (certamente con errori)
per offrire il meglio possibile alla Città; i livelli di tassazione applicati
ne sono una dimostrazione. Perciò continuerò propositivamente il mio compito.
I conti predisposti dalla Amministrazione La Salvia non mi
convincono e non mi trovano d’accordo: non si può penalizzare i canosini tassando
ulteriormente le famiglie; è anche assurdo e deplorevole che si cancellino
programmi ed interventi fondamentali per Canosa, tutto è fermo, nessuna notizia
sui programmi in atto, sul prosieguo degli investimenti che rivestono un ruolo
importante nel creare le condizioni di sviluppo del nostro territorio.
L’Amministrazione di centrosinistra deve rispondere ai
quesiti e deve spiegare quali prospettive è in grado di assicurare alla Città.
Su questo tema, la mia attenzione ed il mio contributo non verranno mai meno.
L’operato della precedente Amministrazione di centrodestra
ed il mio - nel rispetto delle regole, senza mai aumentate le tasse,
realizzando servizi ed investimenti significativi con prospettive di crescita
-, qualche merito, forse, lo avranno ottenuto. Quell’impegno e quei sacrifici,
graditi o no, continueranno ad essere a disposizione di chi amministra oggi
perché le difficoltà ed il bene comune di Canosa non possono mai essere strumento
di parte. Al Consiglio Comunale l’onere di saperne essere la sintesi più idonea
e responsabile.
Il Consigliere Comunale del PdL,
Francesco VENTOLA
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