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sabato 27 ottobre 2012

TRINITAPOLI : IMU niente sgravi per le fasce più deboli.



La discussione che si è tenuta ieri in Consiglio Comunale sulla determinazioni delle aliquote IMU ci conferma che, diversamente da quanto annunciato in campagna elettorale e scritto anche nel programma della lista Rinascita Trinitapolese, l’indirizzo politico della maggioranza consiliare snobba la tutela delle fasce più deboli della popolazione trinitapolese.
Infatti, l’Amministrazione Comunale ha deciso di lasciare inalterate le aliquote decise dal Governo (0,4 per la prima casa e 0,76 per le seconde case).
Tale scelta è stata presentata dalla maggioranza come coraggiosa.
Ma se da un lato è vero che non sono state aumentate le aliquote è anche vero, dall’altro, che l’Amministrazione poteva scegliere  diminuirle, come accaduto ad esempio nel comune di Genova, dando priorità, in un periodo di crisi economica, agli interessi dei cittadini.
I consiglieri di opposizione hanno lanciato un importante segnale di attenzione nei confronti di alcune categorie svantaggiate presentando ben 11 emendamenti in Consiglio Comunale.
In particolare hanno chiesto la riduzione dell’ aliquota per immobili locati con regolare contratto, la riduzione dell’aliquota per immobili concessi in uso gratuito a parenti di primo grado, l’elevazione della detrazione IMU in favore di soggetti anziani over 65, l’elevazione della detrazione IMU in favore di soggetti a basso reddito, l’elevazione della detrazione IMU in favore di soggetti con invalidità, l’elevazione della detrazione IMU in favore di soggetti con mutuo a carico,  l’elevazione della detrazione IMU in favore di soggetti disoccupati con mutuo a carico, l’elevazione della detrazione IMU in favore di soggetti con famiglia monoparentale,  l’elevazione della detrazione IMU in favore di soggetti con famiglia numerosa, l’elevazione della detrazione IMU in favore di soggetti portatori di handicap.
La maggioranza ha respinto in blocco tutti gli emendamenti trincerandosi dietro il parere contrario del dirigente dell’ufficio finanziario del comune.
A nulla è servito il tentativo dell’opposizione di rimandare il punto per consentire agli uffici comunali di verificare gli effetti contabili dei singoli emendamenti.
La maggioranza ha preferito chiudersi a riccio rifiutando ogni tipo di proposta dell’opposizione e dimostrando di non voler venire incontro alle esigenze dei cittadini.
Certo le proposte di riduzione dell’aliquota per i ceti svantaggiati non erano certamente sufficienti a scongiurare un momento di crisi senza precedenti ma andavano sicuramente nella direzione della salvaguardia dei più deboli.
Ma, evidentemente, la tutela dei più deboli non interessa a questa maggioranza.

La segreteria politica di Sinistra Ecologia e Libertà

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