Nei locali del “Twins' Pub” di
Canosa, davanti ad un'attenta platea e all'assessore alle Politiche Giovanili
Gianni Quinto, i Mai Personal Mood hanno presentato al pubblico il loro primo
album ufficiale, “Cactus”. Il titolo dell'opera nasce quasi per caso, stando a
quanto emerso dalla conferenza stampa tenutasi all'insolito orario delle 12, ma
nel contempo è quello migliore nel dimostrare «una metafora essenziale: il cactus cresce in un ambiente ostile, arido, sopravvive
in condizioni difficili. Abbiamo creato un prodotto originale partendo da una
realtà provinciale, povera di idee ed impulsi, e portandola nella confusione
della metropoli».
Con questo i Mai Personal Mood non
intendono denigrare affatto le loro origini (non per altro i video e i bootleg
sono stati realizzati in Puglia – la Regione ha anche patrocinato e
cofinanziato la distribuzione -, mentre le tracce sono state registrate tra
Bari e Firenze, sede della casa discografica “Forears”), ma dimostrare come
possa svilupparsi qualcosa di vivo in una terra sottovalutata. Il loro stile
ricercato e unico prende chiaramente spunto dai gruppi delle scene alternativa
ed elettronica. Le influenze di mostri sacri come INXS, MGMT, Depeche Mode o
Air sono eloquenti nella loro produzione musicale. Dieci le canzoni, dalle
quali emerge l'uso dei synth o di strumenti inutilizzati nella più comune
categoria del pop commerciale, come vocoder o theremin.
Il disco, comunque, si discosta
dalle armonie e dall'orecchiabilità del loro precedente EP “L'heure dEPart” per
lasciar spazio all'introspezione di testi brevi ma intensi introdotti da titoli
criptici ed enigmatici, in apparenza distanti da ciò che intendono raccontare.
Una ventina di brani - come ha precisato il polistrumentista Andrea Messina -
sono stati scartati dalla lista. «Né verranno recuperati in seguito», perché
«bisogna guardare avanti e non al passato».
In seguito verrà lanciato il primo singolo tratto dal disco,
“Guadalupe”, accompagnato da un videoclip girato anche nel Teatro Comunale
“Raffaele Lembo”. L'album, inoltre, è ascoltabile on-line dal sito ufficiale
della band canosina ( http://maipersonalmood.bandcamp.com/album/cactus ) o scaricabile tramite il circuito iTunes.
Leonardo
Mangini
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