Le mafie si rafforzano
quando l’individuo è insofferente alle regole, quando la politica tradisce la
sua missione di servizio al bene pubblico, quando si svuotano i servizi sociali
e i progetti educativi, quando cade la qualità culturale e la “fibra etica” di
un Paese”.
Sono
le parole di don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, che ha curato la
prefazione del libro scritto da Nisio Palmieri “Criminali di Puglia” - 1973/1994:
dalla criminalità negata a quella organizzata, edito da La Meridiana.
Lo
stesso Don Ciotti cita anche Gesualdo Bufalino, scrittore siciliano che afferma
che “ … a sconfiggere la mafia potrebbe farcela solo un esercito di insegnanti.
La mafia teme la scuola più della giustizia, l’istruzione taglia l’erba sotto i
piedi della cultura mafiosa”.
L’autore
del libro fotografa due facce della nostra Puglia; una bella, fertile di
ricchezze umane e sociali, propensa all’associazionismo, alla cultura, al
lavoro, all’accoglienza; l’altra, tragica e dolorosa, con la sua espansione ma
anche frammentazione in svariati gruppi e clan, capaci di specializzazioni
criminali, di alimentare il malaffare.
Molto
interessante è il parallelismo dell’analisi della quarta mafia con la denuncia
delle sottovalutazioni, dei segnali d’allarme, delle collusioni in ambito
politico, economico, amministrativo. Non mancano i meriti riconosciuti ai tanti
magistrati e alle forze di polizia per l’impegno profuso nel loro lavoro.
Alla
presentazione del libro, che si terrà venerdì 22 marzo alle ore 9.30
nell’Auditorium dell’Istituto Tecnico Agrario Umberto I di Andria, oltre a
Nisio Palmieri, parteciperà anche il dottor Giuseppe Leonetti del presidio
Libera di Andria. Leonetti è l’autore della Tesi di Laurea discussa presso
l’Università di Bologna dal titolo “, Il fenomeno mafioso in Puglia. Un’analisi
sociologica - giuridica”.
Previsto
anche l’intervento dell’Assessore alla Trasparenza e Legalità della Provincia
di Barletta - Andria - Trani, Sabino Troia.
L’evento
è organizzato con la collaborazione del presidio Libera di Andria con cui l’Ita
di Andria ha avviato un rapporto di collaborazione per l’attuazione di progetti
sulla legalità.
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