Nuova
opportunità per gli imprenditori agricoli dei comuni di Canosa di Puglia,
Gravina in Puglia, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Spinazzola, sino al 30 settembre 2013.
Il
GAL Murgia Più lancia due bandi relativi alla Misura 311 Az. 5, per la
creazione ed il potenziamento della filiera biomasse /biogas e di quella
relativa ad energia eolica e solare.
A
disposizione dagli imprenditori agricoli che presenteranno domanda di
finanziamento, sono aiuti economici saranno pari al 40% dell'investimento per
l'allestimento degli impianti finalizzati alla produzione ed al commercio di
energia.
I
bandi incentivano la produzione di energia da fonti rinnovabili da un lato per
ridurre gli ambientali, dall'altro per indurre gli imprenditori agricoli a
cercare nuove forme di reddito sostenibili. I beneficiari del finanziamento,
esclusivamente imprenditori agricoli in forma singola o associata, potranno
infatti anche vendere a gestori di energia elettrica l'energia prodotta.
Sono
finanziati in particolare la realizzazione di nuovi impianti e l'acquisto di
attrezzature per la produzione e la vendita di energia solare e/o da eolico,
limitati ad una potenza elettrica nominale complessiva di 0,65 MW, ossia impianti
di minieolico (con aereo generatori di potenza compresa tra i 3 kw e i 200 kw)
e impianti di fotovoltaico da sovrapporre alla copertura di serre già esistenti
o ad edifici dell’azienda agricola utilizzati nell’ambito delle attività
agricole ovvero come abitazione dell’imprenditore agricolo. In entrambi i casi,
il progetto dovrà avere importo massimo
di 100.000 euro.
Sono
ammissibili al finanziamento anche gli impianti alimentati da biogas e quelli
alimentati da biomasse (ed in particolare da residui di campo delle aziende
agricole, sottoprodotti derivati dall’espianto di colture arboree, paglia,
pula, stocchi, effluenti zootecnici, stallatico, fieni e trucioli da lettiera,
sottoprodotti della gestione del bosco, residui dalla manutenzione del verde,
sottoprodotti della trasformazione delle olive, sottoprodotti della
trasformazione dell’uva, sottoprodotti della trasformazione del pomodoro,
sottoprodotti della trasformazione di ortaggi e della frutta, sottoprodotti
della lavorazione della birra, sottoprodotti della lavorazione dei cereali, di
frutti e semi oleosi, della trasformazione delle barbabietole da zucchero,
panello di spremitura di alga, sottoprodotti dell’industria della
panificazione, della pasta alimentare, dell’industria dolciaria, della
torrefazione del caffè), mentre non godranno di agevolazioni impianti per la
produzione di biocarburanti e bioliquidi. L’importo
massimo di spesa ammissibile ai benefici, nel caso di impianti a biomasse, è
pari a 679.000 euro.
Circa
gli impianti a biomasse, è necessario assicurare che, una volta portato a
regime l'impianto, il 50% in peso della biomassa provenga da “filiera corta”, ossia da luoghi di
produzione/origine ubicati all’interno di un raggio di 70 chilometri dall’impianto
di utilizzazione e che la biomassa venga ottenuta nell'ambito di intese di
filiera o contratti quadro ai sensi degli articoli 9 e 10 del decreto
legislativo 27 maggio 2005, n. 102.
Per
essere considerate attività agricole connesse, la produzione e la cessione di
energia da biomasse devono inoltre rispettare utilizzare, almeno al 51%,
biomasse prodotte dall’azienda proponente.
Maggiori
informazioni, allegati tecnici e bando su: http://www.galmurgiapiu.it/news.asp?idNews=268&idmenu=4,
scrivendo a murgiapiu@libero.it o telefonando al tel.0883.684116 - fax 0883.685028
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