Si erano organizzati in aperta campagna, tra Andria e Corato. Una vedetta con la radiotrasmittente avvertiva i complici che i 'clientì erano puliti, poi lo scambio: coca in cambio di soldi, come se gli spacciatori fossero dei casellanti. A volte, dicono i carabinieri, c'era pure la fila delle macchine ad aspettare il turno d’acquisto.
E' finito così il business del 45enne Antonio Di Stefano, del 39enne Michele Lorusso e del 24enne Damiano Pastore, tutti andriesi e già noti alle forze dell’ordine, arrestati dai cc di Trani con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
A tradirli proprio il via vai sospetto di auto in campagna, che specie nelle serate venivano ispezionate dalla torcia della vedetta per controllare che tutto fosse a posto e che ha portato i militari a capire che nella zona si stava effettuando qualche traffico poco chiaro.
E' finito così il business del 45enne Antonio Di Stefano, del 39enne Michele Lorusso e del 24enne Damiano Pastore, tutti andriesi e già noti alle forze dell’ordine, arrestati dai cc di Trani con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
A tradirli proprio il via vai sospetto di auto in campagna, che specie nelle serate venivano ispezionate dalla torcia della vedetta per controllare che tutto fosse a posto e che ha portato i militari a capire che nella zona si stava effettuando qualche traffico poco chiaro.

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