Trinitapoli mostra ancora la propria capacità di essere una comunità avanti con i tempi.
Quest'anno l'estate trinitapolese ed i suoi pochi eventi sono all'insegna del "FAI DA TE". Dopo l'esempio del 1 Maggio, in cui i lavoratori si finanziarono la propria festa e consegnarono le corone ai caduti di tutte le guerre, ( ndr. onorando anche il 25 Aprile ) interamente con i propri soldi.
Questa volta i casalini si sono superati ed hanno stupito la provincia intera, autofinanziandosi senza batter ciglio, la Festa Patronale e lo storico spettacolo del "Mareccome"( Canti satirici, locali).
Entrambi gli eventi sono stati accolti da un folto pubblico, che orgoglioso di contribuire direttamente agli eventi, si è sentito partecipe in maniera completa.
Fa specie pensare a come sono stati spesi molti soldi negli ultimi anni, senza ottenere la stessa partecipazione e gioia, possiamo ricordare il Premio Cavalieri di Malta e tutte le polemiche per lo spettacolo a pagamento, nonostante fosse finanziato interamente o quasi da soldi pubblici. Oppure l'estate trinitapolese 2011 e 2012 targhate centro-destra, le quali non hanno lasciato nessun segno, se non conti da pagare.
Il comune rischia il dissesto finanziario ed ha breve avremo il responso, molti addetti ai lavori, si chiedono cosa succederà . I cittadini a quanto pare non se lo chiedono.
Perchè ?
Facile a dirsi, perchè le tasse sono aumentate già al massimo, i servizi lo saranno a breve, la risposta è scritta nelle bollette e non soffia nel vento come direbbe Bob Dylan.
I casalini a quanto pare, hanno deciso di ignorare le beghe politiche e le loro strategie di comunicazione farlocche.
I casalini di fatto, hanno già licenziato, la classe politica attuale e hanno voltato pagina, il tutto è da confermarsi preferibilmente alla prima competizione elettorale disponibile.
Di positivo, in prospettiva, c'è tutta la voglia di partecipare e di rispondere al fallimento del comune, che la cittadinanza ci vuole mettere, già da ora!
Nessuno aspetta salvatori o confida in pseudo-giovani dal talento molto nascosto.
Nei prossimi mesi la crisi economica dovrebbe peggiorare in Italia e a Trinitapoli potrebbe sentirsi di meno, visto che la nostra economia è molto arretrata e dipende molto dall'agricoltura.
In tale prospettiva secondo molti economisti anche tra i più catastrofisti, queste comunità dovrebbero superare la tempesta con meno fatica.
Di certo, abbiamo riscoperto, il senso di appartenenza e di responsabilità dei cittadini, fieri di contribuire e rimanere letteralmente indifferenti, alle voglie di protagonismo di alcuni "Nani". I quali promossi a "Giganti", pavoneggiano in attesa che il Titanic su cui ballano, affondi definitivamente senza lasciar tracce, se non nel "Mareccome";di questa sventurata e sciagurata compassata politica.
Quest'anno l'estate trinitapolese ed i suoi pochi eventi sono all'insegna del "FAI DA TE". Dopo l'esempio del 1 Maggio, in cui i lavoratori si finanziarono la propria festa e consegnarono le corone ai caduti di tutte le guerre, ( ndr. onorando anche il 25 Aprile ) interamente con i propri soldi.
Questa volta i casalini si sono superati ed hanno stupito la provincia intera, autofinanziandosi senza batter ciglio, la Festa Patronale e lo storico spettacolo del "Mareccome"( Canti satirici, locali).
Entrambi gli eventi sono stati accolti da un folto pubblico, che orgoglioso di contribuire direttamente agli eventi, si è sentito partecipe in maniera completa.
Fa specie pensare a come sono stati spesi molti soldi negli ultimi anni, senza ottenere la stessa partecipazione e gioia, possiamo ricordare il Premio Cavalieri di Malta e tutte le polemiche per lo spettacolo a pagamento, nonostante fosse finanziato interamente o quasi da soldi pubblici. Oppure l'estate trinitapolese 2011 e 2012 targhate centro-destra, le quali non hanno lasciato nessun segno, se non conti da pagare.
Il comune rischia il dissesto finanziario ed ha breve avremo il responso, molti addetti ai lavori, si chiedono cosa succederà . I cittadini a quanto pare non se lo chiedono.
Perchè ?
Facile a dirsi, perchè le tasse sono aumentate già al massimo, i servizi lo saranno a breve, la risposta è scritta nelle bollette e non soffia nel vento come direbbe Bob Dylan.
I casalini a quanto pare, hanno deciso di ignorare le beghe politiche e le loro strategie di comunicazione farlocche.
I casalini di fatto, hanno già licenziato, la classe politica attuale e hanno voltato pagina, il tutto è da confermarsi preferibilmente alla prima competizione elettorale disponibile.
Di positivo, in prospettiva, c'è tutta la voglia di partecipare e di rispondere al fallimento del comune, che la cittadinanza ci vuole mettere, già da ora!
Nessuno aspetta salvatori o confida in pseudo-giovani dal talento molto nascosto.
Nei prossimi mesi la crisi economica dovrebbe peggiorare in Italia e a Trinitapoli potrebbe sentirsi di meno, visto che la nostra economia è molto arretrata e dipende molto dall'agricoltura.
In tale prospettiva secondo molti economisti anche tra i più catastrofisti, queste comunità dovrebbero superare la tempesta con meno fatica.
Di certo, abbiamo riscoperto, il senso di appartenenza e di responsabilità dei cittadini, fieri di contribuire e rimanere letteralmente indifferenti, alle voglie di protagonismo di alcuni "Nani". I quali promossi a "Giganti", pavoneggiano in attesa che il Titanic su cui ballano, affondi definitivamente senza lasciar tracce, se non nel "Mareccome";di questa sventurata e sciagurata compassata politica.
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