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News dalle Città della BAT

mercoledì 2 ottobre 2013

BAT : AUMENTO I.V.A., NESSUN RINCARO DEI PREZZI DI VENDITA AL DETTAGLIO

I CONSUMATORI STIANO TRANQUILLI, I COMMERCIANTI, COME LORO, SONO VITTIME DEL SISTEMA.
I CARNEFICI SONO I GROSSI GRUPPI DELLA DISTRIBUZIONE DI SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI PRIMARI.

Stiano tranquilli i consumatori e le loro associazioni di rappresentanza, i prezzi al consumo non sono aumentati e, almeno fino a fine anno, non aumenteranno.
Non è una rassicurazione infondata e populista ma la consapevolezza che in questo momento i prezzi di vendita al consumo e i margini di guadagno sono al minimo storico, a fronte dei un’offerta variegata e assortita come non mai.
Il problema non è e non sarà il punto percentuale di aumento dell’iva ma tutta un’ulteriore serie di rincari che si verificheranno a cominciare dal prossimo anno che, unitamente a questo secondo aumento dell’imposta sul valore aggiunto, determineranno condizioni non più sostenibili e la conseguenza sarà, oltre all’inevitabile, generalizzato aumento dei prezzi, anche la definitiva chiusura di altre centinaia di migliaia di piccole imprese, soprattutto di quelle da anni in fortissima crisi e che hanno tentato in tutti i modi di sopravvivere continuando a dare un servizio fondamentale ai cittadini.
            Rimane tutto lo sconcerto di come, politicamente, anche questa triste vicenda sia stata gestita malissimo e bene stanno facendo le associazioni e i comitati dei commercianti e dei consumatori a porre l’accento su questa scelta sciagurata ed inopportuna perché, a nostro avviso, tassare i consumi può avere senso nel momento in cui il livello dei consumi è elevato e non già quando, come in questo momento, sono al minimo storico. La conseguenza sarà che quelle maggiori entrate che i politici distratti hanno previsto potrebbero non arrivare in tale misura preventivata, con la conseguenza che i futuri provvedimenti siano ancora peggiori di questo già grave ed inaspettato.
Situazione pesante anche perché a fronte di decisioni unilaterali e non condivise, assistiamo ad un’assoluta assenza di reazione collettiva e la rassegnazione, in questi casi, è il peggio che possa accadere perché quando la rassegnazione ed il silenzio si mettono insieme significa che la morte è certa.
Intanto i consumatori e loro associazioni puntino il dito verso i veri approfittatori che sono i grossi gruppi fornitori di servizi pubblici e privati e gli aumenti, come già avvenuto per i prezzi dei carburanti, sono dietro l’angolo.
Leggendo bene le bollette ce ne accorgeremo, mentre i piccoli commercianti saranno, anche in questo caso, destinatari finali non dell’1% di aumento dell’i.v.a. ma dei tantissimi 1% che si accumuleranno nelle lunghe filiere che attraversano i prodotti dalla produzione alla distribuzione. Una filiera troppo lunga che ha contribuito a ridurre praticamente a zero l’interesse degli investitori verso il nostro Paese ma qui l’analisi si fa più profonda e ancor più drammatica.



                                                                                                             Il Presidente

Savino Montaruli

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