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giovedì 5 dicembre 2013

BISCEGLIE : "TANGO Terapia". sabato 7 dicembre presso La Vetta dei Divi

“Quest'incantesimo, questa ventata, il tango, sfida gli anni affaccendati; di polvere e di tempo, l'uomo dura meno della leggera melodia, che è solo tempo…”
Jorge Luis BORGES -El Tango
Se con Borges il tango è incantesimo, ventata, e sfida gli anni affaccendati, con Tango Terapia, esso sfida e vince anche la malattia.
"Un Bene Culturale Immateriale", così l'UNESCO ha definito il Tango Argentino, che dal 2009 è Patrimonio dell'Umanità. Ma anche "Patrimonio per la Salute". Numerose, infatti, sono le ricerche che hanno dimostrato le sue funzioni terapeutiche per malattie che coinvologono il fisico e la psiche e per tale ragione esso viene già utilizzato come integrazione dei trattamenti riabilitativi.
E' noto oramai al mondo scientifico quali siano i benefici associati alla danza in generale e al Tango in particolare in diverse patologie, dalle malattie legate alla sfera mentale alle neoplasie, alle malattie cardiache. L'Associazione Americana di "Dance Therapy" organizza da anni workshop tenuti da medici e danza-terapisti per l'utilizzo del Tango Argentino nelle donne con diagnosi di tumore al seno.
I Servizi di Medicina Integrativa offrono corsi di Musico-terapia e Danza-terapia con effetti positivi sui pazienti in termini di rilassamento, creatività, piacere e auto-espressione; dall'altra parte, hanno mostrato anche un'influenza positiva sulla riduzione del dolore e sui sentimenti di isolamento che spesso si accompagnano a malattie gravi.
La Tangoterapia nasce in Argentina nel 2008. Il National Institute of Health americano ha riscontrato che oltre la metà dei pazienti neoplastici statunitensi si rivolge, oltre al contatto con le strutture oncologiche, a interventi complementari e non tradizionali e ha implementato pertanto la ricerca per indagarne l'efficacia e per farli rientrare negli interventi forniti ai pazienti per una migliore qualità dell'assistenza e per considerare l’essere umano in senso olistico.
Anche in Italia presso l'Ospedale Sant'Andrea di Roma già dal 2011 viene sperimentata la Tangoterapia su pazienti oncologici. L'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma offre corsi di Tangoterapia alle pazienti che hanno subito interventi di chirurgia oncologica al seno.

E’ in questo solco che si inscrive “Tango terapia”, il progetto-evento in programma sabato 7 dicembre presso Matrogiacomo Ricevimenti -La Vetta dei Divi a Bisceglie (BT). Nell’unico ristorante panoramico che domina Bisceglie da cui si può abbracciare con lo sguardo la sesta provincia, si svolgerà questo progetto innovativo pro LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori)
Promosso dalla LILT Sezione Provinciale di Barletta-Andria-Trani, dalla ASL BAT, e Patrocinato dalla Provincia Barletta-Andria-Trani e dal Comune di Bisceglie, l’evento si svolgerà in due tempi tra Ragione e Sentimento.
A partire dalle 20,00 gli interventi scientifici del dott. Stefano Porziotta e della dott.ssa Samantha Cornacchia della prima session di tango terapia, su “il ballo come cura” e “la fisica in ballo-i primi passi” e l’esibizione dei pazienti oncologici che seguono questo programma riabilitativo (un gruppo di 30 partecipanti tra i 18-70 anni che hanno vissuto una malattia oncologica o che sono ancora in trattamento anti neoplastico). In seguito, dalle 22,00 si darà spazio al sentimento con l’esibizione delle scuole di tango e la milonga sino a notte inoltrata. Tango DJ da Bologna: Melenita.
-Il progetto articolato e appassionante di Tango Terapia si propone di realizzare un percorso di tipo supportivo, di sostegno, di riavvio all'autonomia funzionale in pazienti oncologici, concependo la tango-terapia come una delle possibilità psicoterapeutiche in ambito di Medicina Integrativa in cui è profondamente impegnata la mediazione corporea. Un metodo efficace per ristabilire l'equilibrio psico-fisico in quanto persona innanzitutto; superare il disagio ed il senso di colpa per la nuova dimensione corporea; migliorare l'autostima, l’espressività e le relazioni interpersonali.
-Tra gli obiettivi di questo metodo terapeutico vi è quello di promuovere un'esperienza emozionale che avvicini ad una più profonda conoscenza della psiche, consentendo la diagnosi, il trattamento e la ricerca, soprattutto nel momento in cui il paziente deve superare una malattia che mina così nel profondo il corpo e la psiche, con il fine di ritrovare l'equilibrio spezzato dalla malattia.

La danza è la prima espressione artistica del genere umano, essa è stata ed è parte dei rituali, è preghiera, è momento di aggregazione della collettività nelle feste popolari e anche occasione di aggregazione tra persone (un esempio attuale ne è la danza nelle discoteche). Dagli albori della vita umana e nel corso dei secoli questa arte è sempre stata lo specchio della società, del pensiero e dei comportamenti umani. La danza è un importante strumento di espressione globale della persona. La sua capacità di sostenere il benessere attraverso la manifestazione delle emozioni era già nota in molte popolazioni primitive che attraverso i balli tradizionali mimavano i propri stati affettivi individuali o di gruppo. L’uso delle potenzialità terapeutiche della danza in una forma più sistematica risale a tempi più recenti in cui si sono sviluppate diverse forme di “danzaterapia” che comprendono metodi che utilizzano il movimento del corpo, in modi più o meno strutturati e in relazione ad obiettivi diversi. Tutti accomunati dal riconoscimento del rapporto che unisce mente e corpo e che si pone alla base della possibilità di intervenire mediante la danza per favorire e sostenere la salute mentale e lo sviluppo psicologico.

Dal punto di vista psicologico, ballare il tango facilita lo sviluppo emozionale e le capacità espressive del corpo. La persona crea un contatto intimo con gli aspetti più profondi del proprio mondo interiore. Sul piano sociale, quindi, si crea un forte legame con il partner e con gli altri ballerini del gruppo. Questo stare insieme favorisce lo sviluppo dell'espressione di sè e della comunicazione: nascono nuove reti sociali attraverso l'incontro con se stessi e con altri.
Il paziente oncologico è un paziente che affronta un percorso di malattia molto duro, che mortifica le sue emozioni vitali, la capacità del corpo di sperimentare emozioni positive: il tango è in grado di vivificare queste emozioni profonde che sono legate alla passione, alla nostalgia, alla sensualità e alla perdita. Tali emozioni profonde non sono mediate dalla ragione, ma attivate dalla musica, dalla poetica del canto, dal particolare tipo di legame che il tango richiede alla coppia di ballerini.
Attraverso il movimento, la musica, le parole, l'abbraccio con il partner, la mente migliora l'umore e si libera da pensieri negativi, può sentire di nuovo emozioni che provengono da un corpo fonte non più solo di malattia, ma di piacere. Gli stimoli prodotti dal ballo presentano inoltre un'influenza positiva sul sistema immunitario, facilitando gli effetti delle terapie e rafforzando i meccanismi di difesa.
Il tango dunque come strumento della percezione del sé, del riappropriarsi della sensualità del proprio corpo, non solo fonte di dolore ma anche di piacere. Un tango unico ballato a ritmo del cuore e dell'anima. Il progetto si propone di essere un progetto pilota.


-         Interverranno: prof. Francesco Schittulli, Presidente nazionale LILT e Presidente della Provincia di Bari; Francesco Ventola, Presidente Provincia Barletta-Andria-Trani; Francesco Spina, Sindaco di Bisceglie, Doriana Stoico, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bisceglie; Michele Ciniero, Presidente LILT Sezione Provinciale di Barletta-Andria-Trani, promotore e organizzatore dell’evento; Giovanni Gorgoni, Direttore Generale ASL BAT; Samantha Cornacchia e Stefano Porziotta, relatori. 

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