“Quest'incantesimo,
questa ventata, il tango, sfida gli anni affaccendati; di polvere e di tempo,
l'uomo dura meno della leggera melodia, che è solo tempo…”
Jorge Luis BORGES -El Tango
Se con Borges il tango è incantesimo,
ventata, e sfida gli anni affaccendati, con Tango Terapia, esso sfida e vince
anche la malattia.
"Un Bene Culturale
Immateriale", così l'UNESCO ha definito il Tango Argentino, che dal 2009 è
Patrimonio dell'Umanità. Ma anche "Patrimonio per la Salute". Numerose,
infatti, sono le ricerche che hanno dimostrato le sue funzioni terapeutiche per
malattie che coinvologono il fisico e la psiche e per tale ragione esso viene
già utilizzato come integrazione dei trattamenti riabilitativi.
E'
noto oramai al mondo scientifico quali siano i benefici associati alla danza in
generale e al Tango in particolare in diverse patologie, dalle malattie legate
alla sfera mentale alle neoplasie, alle malattie cardiache. L'Associazione Americana di "Dance
Therapy" organizza da anni workshop tenuti da medici e danza-terapisti per
l'utilizzo del Tango Argentino nelle donne con diagnosi di tumore al seno.
I
Servizi di Medicina Integrativa offrono corsi di Musico-terapia e Danza-terapia
con effetti positivi sui pazienti in termini di rilassamento, creatività,
piacere e auto-espressione; dall'altra parte, hanno mostrato anche un'influenza
positiva sulla riduzione del dolore e sui sentimenti di isolamento che spesso
si accompagnano a malattie gravi.
La
Tangoterapia nasce in Argentina nel 2008. Il National Institute of Health
americano ha riscontrato che oltre la metà dei pazienti neoplastici
statunitensi si rivolge, oltre al contatto con le strutture oncologiche, a
interventi complementari e non tradizionali e ha implementato pertanto la
ricerca per indagarne l'efficacia e per farli rientrare negli interventi
forniti ai pazienti per una migliore
qualità dell'assistenza e per
considerare l’essere umano in senso olistico.
Anche
in Italia presso l'Ospedale Sant'Andrea di Roma già dal 2011 viene sperimentata
la Tangoterapia su pazienti oncologici. L'Istituto Nazionale Tumori Regina
Elena di Roma offre corsi di Tangoterapia alle pazienti che hanno subito
interventi di chirurgia oncologica al seno.
E’ in questo solco che si
inscrive “Tango terapia”, il progetto-evento
in programma sabato 7 dicembre presso Matrogiacomo Ricevimenti -La Vetta dei Divi
a Bisceglie (BT). Nell’unico ristorante panoramico che domina Bisceglie da
cui si può abbracciare con lo sguardo la sesta provincia, si svolgerà questo
progetto innovativo pro LILT (Lega
Italiana per la Lotta contro i Tumori).
Promosso dalla LILT Sezione
Provinciale di Barletta-Andria-Trani, dalla ASL BAT, e Patrocinato dalla
Provincia Barletta-Andria-Trani e dal Comune di Bisceglie, l’evento si svolgerà
in due tempi tra Ragione e Sentimento.
A
partire dalle 20,00 gli interventi
scientifici del dott. Stefano Porziotta e della dott.ssa Samantha Cornacchia
della prima session di tango terapia, su “il ballo come cura” e “la fisica in
ballo-i primi passi” e l’esibizione dei pazienti oncologici che seguono questo
programma riabilitativo (un gruppo di 30 partecipanti tra i 18-70 anni che
hanno vissuto una malattia oncologica o che sono ancora in trattamento anti
neoplastico). In seguito, dalle 22,00
si darà spazio al sentimento con
l’esibizione delle scuole di tango e la milonga sino a notte inoltrata. Tango DJ da
Bologna: Melenita.
-Il progetto articolato e
appassionante di Tango Terapia
si propone di realizzare un percorso di tipo supportivo, di sostegno, di
riavvio all'autonomia funzionale in pazienti oncologici, concependo la
tango-terapia come una delle possibilità psicoterapeutiche in ambito di
Medicina Integrativa in cui è profondamente impegnata la mediazione corporea.
Un metodo efficace per ristabilire l'equilibrio psico-fisico in quanto persona
innanzitutto; superare il disagio ed il senso di colpa per la nuova dimensione
corporea; migliorare l'autostima, l’espressività e le relazioni interpersonali.
-Tra gli obiettivi di questo metodo terapeutico vi è quello
di promuovere un'esperienza emozionale che avvicini ad una più profonda
conoscenza della psiche, consentendo la diagnosi, il trattamento e la ricerca,
soprattutto nel momento in cui il paziente deve superare una malattia che mina
così nel profondo il corpo e la psiche, con il fine di ritrovare l'equilibrio
spezzato dalla malattia.
La
danza è la prima espressione artistica del genere umano, essa è stata ed è
parte dei rituali, è preghiera, è momento di aggregazione della collettività
nelle feste popolari e anche occasione di aggregazione tra persone (un esempio
attuale ne è la danza nelle discoteche). Dagli albori della vita umana e nel
corso dei secoli questa arte è sempre stata lo specchio della società, del
pensiero e dei comportamenti umani. La danza è un importante strumento di
espressione globale della persona. La sua capacità di sostenere il benessere
attraverso la manifestazione delle emozioni era già nota in molte popolazioni
primitive che attraverso i balli tradizionali mimavano i propri stati affettivi
individuali o di gruppo. L’uso delle
potenzialità terapeutiche della danza in una forma più sistematica risale a
tempi più recenti in cui si sono sviluppate diverse forme di “danzaterapia”
che comprendono metodi che utilizzano il movimento del corpo, in modi più o
meno strutturati e in relazione ad obiettivi diversi. Tutti accomunati dal
riconoscimento del rapporto che unisce mente e corpo e che si pone alla base
della possibilità di intervenire mediante la danza per favorire e sostenere la
salute mentale e lo sviluppo psicologico.
Dal punto di vista
psicologico, ballare il tango facilita lo sviluppo emozionale e le capacità
espressive del corpo. La
persona crea un contatto intimo con gli aspetti più profondi del proprio mondo
interiore. Sul piano sociale, quindi,
si crea un forte legame con il partner e
con gli altri ballerini del gruppo. Questo stare insieme favorisce lo
sviluppo dell'espressione di sè e della comunicazione: nascono nuove reti
sociali attraverso l'incontro con se stessi e con altri.
Il paziente oncologico è un
paziente che affronta un percorso di malattia molto duro, che mortifica le sue
emozioni vitali, la capacità del corpo di sperimentare emozioni positive: il
tango è in grado di vivificare queste emozioni profonde che sono legate alla passione,
alla nostalgia, alla sensualità e alla perdita. Tali emozioni profonde non sono
mediate dalla ragione, ma attivate dalla musica, dalla poetica del canto, dal
particolare tipo di legame che il tango richiede alla coppia di ballerini.
Attraverso il movimento, la
musica, le parole, l'abbraccio con il partner, la mente migliora l'umore e si
libera da pensieri negativi, può sentire di nuovo emozioni che provengono da un
corpo fonte non più solo di malattia, ma di piacere. Gli stimoli prodotti dal
ballo presentano inoltre un'influenza positiva sul sistema immunitario,
facilitando gli effetti delle terapie e rafforzando i meccanismi di difesa.
Il
tango dunque come strumento della percezione del sé, del riappropriarsi della
sensualità del proprio corpo, non solo fonte di dolore ma anche di piacere. Un
tango unico ballato a ritmo del cuore e dell'anima. Il progetto si propone di
essere un progetto pilota.
-
Interverranno: prof.
Francesco Schittulli, Presidente
nazionale LILT e Presidente della Provincia di Bari; Francesco Ventola, Presidente
Provincia Barletta-Andria-Trani; Francesco
Spina, Sindaco di Bisceglie, Doriana
Stoico, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bisceglie; Michele Ciniero, Presidente LILT Sezione Provinciale di Barletta-Andria-Trani, promotore
e organizzatore dell’evento; Giovanni
Gorgoni, Direttore Generale ASL BAT;
Samantha Cornacchia e Stefano Porziotta, relatori.
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