La nostra città, da oltre un mese, sta subendo un grave periodo
di stasi politico-amministrativo oltre
che istituzionale! Sono note a
tutti le ragioni
di questo stallo, noi continuiamo
a chiedere a gran voce e da
diverso tempo che ad Andria sia
fatta chiarezza e che le siano ridate, immediatamente, la dignità e l’autorevolezza istituzionale.
Il PD tiene alta l’attenzione
sull’emergenza sicurezza. Purtroppo, ad occupare le pagine di cronaca locale, ultimamente,
sono per la maggior parte episodi di criminalità: l’ordigno esplosivo,
l’attentato ad un imprenditore andriese, sono solo alcuni degli avvenimenti
di cronaca che macchiano quella parte della nostra città che non vuole più
sottostare. Nonostante l’evidente e
tenace impegno di tutte le forze dell’ordine, la questione
sicurezza diventa sempre più seria e problematica.
Non più tardi di un mese fa i
commercianti della nostra città sono
stati preda di numerosi atti intimidatori ad opera di “loschi personaggi” che hanno preso
in ostaggio l’intera città per diversi
giorni.
Da tempo abbiamo chiesto un confronto politico (attraverso anche la convocazione di un consiglio
comunale monotematico) per
l’assunzione immediata di
provvedimenti che consentano di fronteggiare, in modo
efficace e risolutivo, la recrudescenza di
atti criminosi. Ad oggi, nessuna risposta.
Occorre ribadire che il nostro intervento è sempre stato mosso dalla
consapevolezza che il problema sicurezza è una
questione di ordine pubblico ma è
anche una questione culturale che va affrontata
con la repressione e con la prevenzione. Bisogna avviare azioni concrete di diffusione della cultura della legalità e dell’antimafia, dell’integrazione
e dell’accoglienza.
E che dire in merito alla
sicurezza ambientale? La città vive in un
degrado che è sotto gli occhi
di tutti: sempre più sporcizia; segnalazioni frequenti di ratti
anche in edifici pubblici. Il canale Ciappetta-Camaggio è una
fogna a cielo aperto. L’acqua che vi
scorre è tutt’altro che pulita, specialmente nel tratto in
cui vengono riversate le acque putride e maleodoranti del depuratore.
La città non può attendere oltre.
È tempo di reagire, di darsi da fare
attraverso l’attuazione di un progetto
chiaro per il bene dell’intera
comunità.
Capogruppo consiliare
PD
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