L’artista barlettano ha composto a quattro mani con il conterraneo Francesco Santalucia le musiche originali eseguite dal vivo in scena e coordinato il lavoro d’ensemble del coro.
Si è conclusa da pochi giorni un’altra importante esperienza a New York del musicista barlettano Francesco Maria Crudele, in arte Papaceccio che è tornato negli States con un nuovo spettacolo, si tratta dell'“Hamlet” di Celeste Moratti, una produzione totalmente Made in USA targata "First Maria”, in scena al Teatro Circulo nello storico distretto di East Village, luogo culto della sperimentazione teatrale della grande mela. I due musicisti pugliesi, attori e perfomers della pièce hanno incentrato il concept sul lavoro d'ensemble e sulla potenza del verso shakesperiano, creando un percorso ritmico vocale di suoni e parole che si intrecciano con il pianoforte e le percussioni suonati dal vivo in scena, dove il respiro, il cluster e il reverse sono stati i tre punti cardine di sviluppo del soundtrack, che di fatto è diventato il trait d'union tra i personaggi ed il coro, ed ha portato una maturità una cifra ed una qualità stilistica molto apprezzata da critica e pubblico, come dimostrano le ottime recensioni ed il continuo sold out dello show, conferendo ai due poliedrici talenti pugliesi, oltre al prestigio, un vero e proprio originale marchio di fabbrica sul lavoro d'ensemble.
Una versione contemporanea dell'Amleto, nel quattrocentenario shakesperiano che, con la regia di Celeste Moratti, si inserisce perfettamente nel panorama del teatro sperimentale Newyorkese, background di appartenenza della celebrata regista ed attrice, milanese di nascita e membro del prestigioso Living Theatre, con un cast di nomi di spicco della scena underground da Alexander Sovronsky a Doria Bramante alla stessa regista al contempo toccante interprete di una intensa Gertrud.
"Sono fortunato, non è la prima volta che mi capita di lavorare oltreoceano al fianco di grandi nomi dello spettacolo ed ogni volta rappresenta sempre una crescita professionale ed umana; anche questa volta è stata un'esperienza grandiosa- ha dichiarato entusiasta Papaceccio- ricca di emozioni e ricordi indelebili, il grande successo di pubblico e critica dello show ma anche il lavoro creativo progettuale e futuro della neonata compagnia "First Maria" mi carica di entusiasmo, si sta già infatti pensando ad un nuovo titolo da portare in scena il prossimo autunno, e su tutto c'è lei...questa assurda inspiegabile meravigliosa città, dove ti senti al centro di tutto, una città che ti chiede tanto ma se ti fidi e dai poi ti restituisce tutto, e ti ripaga ampiamente di tutti i sacrifici che il nostro lavoro già in sua natura richiede, quindi torno nella mia amata Puglia con un rinnovato slancio."
L’esperienza newyorkese è stata ancora una volta ricca di eventi paralleli alla messa in scena dello spettacolo: dal ruolo di “regular guest” per RADIO NUOVA YORK avvicendandosi al microfono ed in selection con Alberto POLO, leader storico del gruppo "La Famiglia" e mentore del network, ai numerosi live e dj set in importanti club della città quali il The Attic, BB King, Village Uderground o Meridian 23 che hanno visto il nostro Papaceccio condividere la scena con artisti di spicco come DJ Kool Herc icona dell'hip hop, Papa Guyo storico batterista di Sly & Family Stone, i rapper Sadat X ed Illspokinn, e Danny Krivit e Little Louie Vega.
Prima del rientro in Italia l’artista poliedrico ha fatto tappa a Santo Domingo, per la registrazione del nuovo videoclip di lancio del “Toma la Luna" locale culto della movida estiva pugliese di cui da anni ormai è direttore artistico.
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