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mercoledì 15 gennaio 2014

BISCEGLIE : Il Consiglio comunale respinge il progetto dell'inceneritore

Un imprenditore privato, nei mesi scorsi, aveva proposto di realizzare un impianto di compostaggio con smaltimento di carcasse di animali e fanghi, provenienti da vari depuratori della Puglia, e altri rifiuti speciali di tale natura. Il progetto, da realizzarsi in zona Lama di Macina, vedeva anche allegati i contratti preliminari di acquisto, già registrati, dei terreni distanti in linea d’area un centinaio di metri dalla localizzazione dell’oasi marina. Il megaimpianto, destinato a recepire i rifiuti del bacino riguardante le province di Bari, Foggia e Bat, prevedeva anche l’incenerimento di tali rifiuti speciali e la costruzione di una canna per le esalazioni ed i fumi di 10 metri.

Il progetto, però, aveva incontrato il parere negativo dell’Arpa Puglia. Il Sindaco Francesco Spina, durante il consiglio comunale di ieri, martedì 14 gennaio, ha motivato il diniego adducendo ragioni di carattere turistico, ambientale e di sicurezza della salubrità dell’aria e della salute della popolazione e delle future generazioni.
Il primo cittadino ha evidenziato come la realizzazione di quel megaimpianto a 100 metri da una zona di particolare pregio ambientale come quella del Pantano avrebbe di fatto impedito sviluppo e soprattutto la realizzazione del nuovo ospedale che la Regione Puglia ha specificamente localizzato in quella zona.
Il Sindaco ha inoltre rimarcato che “non risulta alcun vantaggio per la città di Bisceglie e non risultano acquisite sufficienti elementi che rasserenino i cittadini biscegliesi sugli effetti delle polveri e dei fumi scaturenti dal processo di combustione previsto nel megaimpianto in questione”.
Tutta la maggioranza compatta, il Presidente del consiglio Napoletano e anche l’opposizione dell’area ex Pdl, dopo una proficua e approfondita discussione, hanno approvato l’ordine del giorno che su richiesta del Sindaco è stato esteso a tutto il territorio biscegliese e a tutti gli impianti di tale natura anche futuri. Unica eccezione il Partito Democratico che al momento del voto ha sorprendentemente dichiarato di abbandonare l’aula senza esprimersi sulla questione.

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